- PERCHÈ MI FAI QUESTO? -

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POV: Natasha

La mia tuta si apre e non riesco ancora a capacitarmi di ciò che è successo.

Ho lo sguardo fisso per terra, sono pietrificata, a stento respiro. Mi sento vuota. Ho il cuore distrutto insieme alla mia anima

«State dicendo che ha funzionato?»

«Non ci credo. Davvero?»

gli altri stanno commentando il fatto che abbiamo tutte le gemme. Nessuno si è accorto che Calli non è tornata con noi. Stringo forte la collana nel pugno, sento il metallo premere sul guanto così forte che a momenti si sarebbe rotto o il ciondolo o il guanto. I ricordi di me e lei insieme mi affollano la mente. Quello più ricorrente è il suo sorriso

«Calliope?»

la voce di Bruce mi ripesca dalla mia mente per riportarmi alla realtà. Lo guardo con gli occhi lucidi poi li chiudo e scuoto la testa. Sento le gambe cedermi e cado sulle ginocchia con il viso tra le mani. Inizio a singhiozzare. Alla fine l'ho persa davvero. Nella stanza nessuno fiata, si sentono solo i miei singhiozzi.

***

«È irreversibile»

risponde Clint a Thor

«Tu parli di cose terrene, noi parliamo di magia spaziale, "Irreversibile" è qualcosa di definitivo»

«Senti, so che parlo di cose al di fuori della mia portata ma non siamo noi che dettiamo le regole. Se vuoi provare a riportarla indietro ok ma devi andare a parlare con l'uomo rosso fluttuante vestito di nero! Avanti! Impugna il tuo bel martello, vola via e vai a parlare con lui!»

Clint sputa tutto fuori ad una velocità tale da non dare il tempo a Thor di controbattere

«Ha sacrificato la sua vita, ha riposto tutte le sue speranze in quella fottutissima gemma...»

continua il mio migliore amico. Sono seduta a gambe incrociate sulla poltrona del portico, non riesco a parlarne. Continuo a vedere il suo corpo che cade all'indietro sulla montagna di Volmir. Non ci siamo dette tutto ciò che ci volevamo dire, c'era tensione tra di noi appena ci siamo ritrovate ma... lei mi ha detto che mi amava. Nonostante il tempo. Io non ho avuto la possibilità di dirglielo. Perché la amo, o meglio amavo. Dio quanto mi fa male parlare al passato

«Allora che ne sia valsa la pena»

dice Tony. Alzo lo sguardo

«Mettiamoci a lavoro allora»

continua Stark

***

POV: Calliope

Una luce mi infastidisce. È fioca ma fastidiosa. Riapro gli occhi e piano piano mi metto a sedere, sono sulla roccia. Mi guardo intorno e noto una chiazza di sangue abbastanza grande, credo sia il mio. Riesco a collegare tutto quando vedo la figura in nero accompagnata da una più grande e molto luminosa.

«Non ci credo, riesci ad arrivare anche qui...»

«Un grazie sarebbe gradito anche se non fossi tuo padre. Ti ho cresciuta con dei principi»

Raziel è davanti a me accompagnato dalla figura in nero, questa avanza verso di me per aiutarmi ad alzarmi ma la blocco con una mano. Riprendo fiato e mi alzo con calma

«Il custode della gemma e io abbiamo fatto un patto: dato che tu in principio dovresti essere morta, aiuterai per un'ultima volta i tuoi amici Mondani e poi dovrai andartene da questa terra»

i miei occhi sono spalancati alle sue parole. Pensavo di essere lontana dalle sue manipolazioni sulla mia vita, invece sono ancora sotto di lui. Ho tanta di quella rabbia in corpo che potrei benissimo tentare di sgozzarlo qui sul posto

Una Nuova Vita || Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora