- IL GRAN FINALE -

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Riapro gli occhi, sento ancora un ronzio nelle orecchie, mi metto a sedere e ciò che mi trovo davanti è devastante: la base degli Avengers completamente rasa al suolo. Ci sono macerie dappertutto. Noto che non ci sono gli altri con me e subito mi prende il panico, provo ad alzarmi ma la mia gamba sinistra è sotto una sbarra di ferro, fortunatamente non mi ha fatto niente e riesco a togliermela di dosso facilmente. Mi alzo e provo a cercare i miei amici, l'unica cosa che vedo è una quantità inaudita di esseri e navicelle. Nella mia mente riaffiora un ricordo di 5 anni fa. No... Non di nuovo *Questo è l'esercito di Thanos o sbaglio?* mi chiede Lunaris *No non ti sbagli...* non capisco come hanno fatto ad arrivare fino a qui *Non credo sia la cosa più importante dato che c'è il Capitano che ha intenzione di combatterlo da solo* mi guardo intorno e noto che Dracarys ha ragione, in lontananza c'è Steve che è piazzato davanti all'esercito di alieni e non sembra voglia spostarsi. Osservo la scena, sono paralizzata, 5 anni prima avevamo una speranza perché eravamo tutti ora invece siamo pochissimi. Ho la brutta sensazione che qua ci morirà qualcun altro. Un bagliore cattura la mia attenzione venti, forse trenta, metri dietro Steve. Si aprono dei portali. Prima sono quattro, poi otto, dopo ancora quindici e continuano ad aumentare finché non ne perdo il conto; da questi escono Wakandiani, Valchirie, astronavi e alieni pronti a combattere. Sono a migliaia. Vedo una donna volare con un'aura rossa che la circonda. Wanda.

*Mi sei mancata streghetta*

le dico tramite il nostro collegamento mentale. Lei non mi può rispondere ma ho la sensazione che stia sorridendo. *Ho un'idea ma non so se ti piacerà...* inizia Dracarys *Sai che ti dico? Ti lascio carta bianca a patto che non uccidi o ferisci i nostri, se devi farlo fallo contro il nemico* la interrompo capendo subito, del resto su Volmir sono riuscita a gestirla, dopo poco sento la temperatura del mio corpo salire, la mia pelle viene sostituita da delle squame, le ossa che si spezzano e i miei occhi... riesco a percepire che hanno cambiato colore. Dracarys è imponente, incute paura e notare la differenza che c'è tra me in questa forma e il resto dell'esercito mi rende sempre più consapevole della responsabilità che mi porto dietro. Sento una piccola pressione sulla zampa anteriore sinistra e girandomi noto Natasha

«Piccoletta mi daresti un passaggio?»

annuisco leggermente e abbasso l'ala sinistra e mi chino per farla salire. Lei riesce ad aggrapparsi alle mie squame e gli spuntoni che mi ricoprono la schiena, si sistema alla fine del collo

*Tieniti stretta mi raccomando non voglio doverti prendere di nuovo al volo*

«Tu allora vacci piano»

mi risponde

*Ora ha paura di volare Me Lady?*

«Farò finta che tu non l'abbia neanche pensato»

mi dice e la sento ridere. Sbuffo e l'angolo della mia bocca si solleva per formare un ghigno, dopo di che spiego le ali, mi do la spinta con le zampe e siamo a venti metri di altezza e voliamo sul nostro esercito. Mi mantengo in posizione sopra di loro osservando l'esercito di Thanos. Sono molti e hanno i Leviatani, i mutanti dell'ultimo scontro, altre creature aliene; alcuni di loro non li vedo propensi a combattere dato che sono con le catene al collo ma vedo degli alieni dietro di loro che li incitano promettendogli la vittoria e ad alcuni li frustano. Mi esce spontaneo un ringhio *Come si può sfruttare un essere vivente in quel modo...?* chiede Lunaris nella mia mente indignata *La gente è crudele, soprattutto con le persone meno potenti...* rifletto *Ho voglia di fargli il culo così imparano* ringhia Dracarys

«Secondo te ce la faremo?»

mi chiede Nat a voce alta per farsi sentire

* Si... ci riusciremo*

Una Nuova Vita || Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora