- DIVERGENZE -

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Sono a tirare pugni a un sacco nella sala degli allenamenti. La rabbia, la frustrazione anche la tristezza le sfogo così; per non fare del male agli altri.

- Signorina RossaNera, mi ha detto di tenerla informata su ciò che succede fuori dalla struttura mentre si allena -

blocco il sacco che sta oscillando come se fosse un pendolo

- Cosa è successo Fraidey? -

- Guardi lei stessa... -

mi dice mentre accende la televisione appesa al muro della sala. Un palazzo mezzo distrutto appare sullo schermo e sotto esce scritto "Attacco al palazzo ONU di Vienna"

- Merda Nat! -

mi scappano un paio di imprecazioni mentre cerco di togliermi le fasce d'allenamento e prendere il telefono per chiamare Nat.

- Ti pregorispondimi... ti prego -

già sento i miei occhi farsi più umidi e vedere più sfocato. Ho il cuore che batte una volta si e una no. Ti prego rispondi.

- Hey... -

la sua voce dall'altra parte del telefono mi rassicura. Almeno sta abbastanza bene da rispondermi

- Hey. Stai bene? Ho visto il telegiornale. Mi è preso un colpo -

- Si si sto bene. Fai un bel respiro. -

chiudo gli occhi e prendo aria. Mi sento meglio ora che so che sta bene

- C'è stato un attacco sulla strada ma è arrivato anche nella sede -

- Dicono sia stato Buky, l'amico di Steve -

- Si ho sentito. Spero che Steve non faccia niente di stupido o le cose si metteranno molto male -

è dubbiosa. Anche io spero che Cap non faccia niente di avventato o altrimenti siamo tutti nei casini.

- Piccoletta devo andare, ci sentiamo più tardi? -

- Va bene, ma non chiamarmi "piccoletta" -

- Perché? Non ti piace? -

- Puoi chiamarmi in qualunque altro modo ma non "piccoletta" -

dico ridendo, sento anche lei ridere dall'altra parte del telefono. Quanto mi manca

- Va bene dai ci sentiamo dopo. Piccoletta -

- A dopo -

mi farà ammattire *Sei proprio persa* mi sottolinea Dracaris e non posso darle torto.


***

- Hey posso? -

alzo la testa dal mio quaderno dove sto disegnando e vedo che Wanda è davanti alla porta della mia camera

- Certo vieni -

dico per poi riabbassare lo sguardo sul drago che sto disegnando. Lei si siede accanto a me sul letto

- È molto bello -

- Grazie, è Dracaris... -

rispondo molto freddamente. Le parole escono da sole dalla mia bocca. Con lei posso parlare si, ma non ho mai parlato a nessuno di Dracaris

- Chi? -

- Dracaris. Sai che sono una muta-forma. Posso trasformarmi in due animali: Lunaris che avete già conosciuto e Dracaris che per ora è solo nella mia mente-

Una Nuova Vita || Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora