The Genesi of Marvel pt 6: The bloodline of time/ Stark

Date un Nobel a quest'uomo

Non capisco se ciò che vedo è reale o meno, è come quando fai tanti sogni insieme e fatichi a metterli insieme in un ordine logico, vedo che sono nel furgone, sento persino le ruote che stridono sull'asfalto caldo e il paesaggio che sfreccia così velocemente accanto a me che si mescola, guardandolo con il naso premuto sul finestrino mentre una mano mi scuote per la spalla. 

<<Gen... Gen rimani sveglia...>> sento dire da Bucky accanto a me e mi ci vuole uno sforzo immane per voltarmi e guardarlo, è sfocato, il movimento dell'auto m'impedisce di mettere a fuoco ma riconosco la sua preoccupazione. L'unica cosa che sento concretamente è il sangue che mi cola lungo la spalla, non è una ferita grave, eppure mi sento come se fossi sia sul punto di svenire sia sotto l'effetto di droga.

<<Mh... non... non...>> non riesco a finire la frase che le palpebre mi cadono ed ignoro la richiesta di Bucky del farmi stare sveglia, mi addormento pesantemente e con una velocità tale che anche tutti i miei muscoli si rilassano di colpo.

Il rombo del furgone è sparito, non sono più incollata al sedile per la velocità ed un ondeggiamento mi spinge ad aprire gli occhi, intravedo il volto di Bucky e mi rendo conto di essere in braccio a lui, il suo braccio mi preme sul mio tenendomi su ed il bianco della base è l'unica cosa che mi permette di riconoscerla, oltre alla tettoia che forma un passaggio all'ombra.

Poi intravedo la figura di Tony uscire dalla porta, e dopo un paio di volte che la mia vista si sforza a mettere a fuoco gli leggo il panico nei suoi bei occhi scuri. Lascio ricadere la testa all'indietro, non mi sento male, è solo fastidiosa la sensazione che non ho il controllo.

Non so come ci siamo finiti qui ma siamo nell'infermeria se vogliamo chiamarla così <<Ma che diamine è successo...>> esclama Banner come mi vede, ma è così buffo ora che lo vedo in questo modo che mi viene persino da ridere, solo che gli altri mal interpretano <<Sta delirando... toglile quel dannato proiettile>> esclama Tony.

Non riesco a togliermi il sorriso dalla faccia, continuo a sentire il rigolo di sangue che mi sembra gelido lungo la spalla che cola sul lettino, purtroppo Bruce ha le dita troppo grosse e come scopro che il proiettile è ancora lì, lentamente allungo le dita verso la ferita mentre sono tutti intenti ad entrare nel panico. Serro i denti infilando i polpastrelli nella carne alla ricerca del dannato proiettile, Bucky cerca anche di fermarmi ma ormai ho fatto presa e me lo tolgo con un lamento.

Mi sparisce dalle dita subito dopo, Bruce cerca di analizzarlo e noto persino io che è strano...

<<E'... trasparente?>> e non so perché ogni singola cosa mi faccia ridere, è una cosa che sorprende abbastanza tutti <<Cosa è successo di preciso?>> chiede Tony avvicinandosi a me per accarezzarmi la fronte, comprendo che mi sto riprendendo di un poco perché riesco ad ascoltare la conversazione senza nemmeno addormentarmi.

<<Stavamo seguendo il furgone e questo ci ha inseguiti a sua volta, erano due immortali e quando le hanno sparato stava bene, ma poi...>> Bucky lascia il finale ovvio in sospeso <<Sembra che ci fosse contenuto qualcosa>> commenta Banner osservando il proiettile contro luce.

Sorrido a Tony che mi accarezza dolcemente la fronte, come se dovesse rassicurarmi ma io sto bene, il sangue ormai si sta fermando e sento solo questa sensazione alla testa che mi manda in tilt tutti i cinque sensi.

<<Io... mi sento bene...>> sussurro con un sorrisino, e questi lanciandosi degli sguardi, mi si avvicinano <<Come ti senti in realtà?>> mi chiede Banner, forse pensavano che fossi così stra lunata perché ho perso sangue ma...

<<Come... è tutto così bello ragazzi...>>sui loro volti si disegna lo stupore mescolato alla perfezione con la preoccupazione <<Di certo quello che c'era contenuto dentro ha avuto degli effetti...psichedelici?>> la butta lì Stark e mentre loro parlottano, mi metto a fissare il soffitto bianco perché mi risulta più interessante, ho anche sete in questo momento sinceramente, forse quello potrebbe farmi tornare allo stato sobrio.