Circondati da succhiasangue

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<<Dici sul serio? Vorresti andartene veramente?>> mi chiese osservandomi in quel modo che mi faceva sentire diversa, che mi faceva sentire che ero solo io la persona voleva guardare <<Certamente e tu verrai con me se vorrai, so anche come chiamarmi>> gli risposi con un sorriso, passandogli una mano tra i lunghi capelli scuri <<Certo che verrò con te, non potrei starti lontano Genevieve... e come ti chiamerai?>>

<< Black, Genesi Black... Genesi perché significa creazione e mi farò una nuova vita, mentre Black beh... è il colore dei tuoi occhi... non ho mai visto una tonalità tanto scura e bella>> e lo pensavo davvero, erano come la notte, il momento più amato per me e quando mi sorrise alla spiegazione mi resi conto che nemmeno io sarei mai sopravvissuta senza di lui. 

So che è lui a mostrarmi questi ricordi, che li ha scelti accuratamente, i ricordi più pensati sono i più vividi e gli ultimi a cui ha pensato, quindi, Dorian ha scelto appositamente questi sapendo che li avrei visti. 

La scena cambia e non siamo più stesi a letto nascosti, senza che nessuno ci veda perché, se i miei genitori avrebbero scoperto che mi ero innamorata di un umano beh... sappiamo tutti com'è finita...

<<Promettimi una cosa Gen... per favore...>> mi chiese nascosti in uno stanzino, uno dei tanti inutilizzati dove ci nascondevamo <<Tutto quello che vuoi>> sussurrai ad un millimetro dalle sue labbra <<Promettimi che non mi lascerai mai>> e guardandomi in quel modo mi si sciolse qualcosa nel petto.

<<Te lo prometto Wiliam e ti prometto che non amerò mai nessuno come amo te>>

Questi ricordi fanno male come una pugnalata nel petto, è una promessa che credo di aver infranto e rivivere quei momenti anche solo nella mente, ricordandomi quanto lo amassi e quanto valesse tutto per me mi fa troppo male.

<<Ce ne andremo sta notte... tu sta pronto...>> gli dissi scrutando il corridoio, sperando che nessuno ci stesse vedendo <<Lo sarò, ce ne andremo lontano e... voglio che tu mi trasformi Gen, non voglio invecchiare e temere che un giorno non mi amerai più>> e privarlo della sua umanità? Non volevo...

<<Non chiedermelo ora Wiliam, prima scapperemo e poi penseremo al futuro...ci vediamo sta notte okay?>> gli chiesi, eravamo convinti di andarcene e scappare il più lontano possibile. Wiliam era stato scelto come il mio personale valletto oltre per svolgere altre mansioni, mia madre mi aveva chiesto di sceglierne uno ed io scelsi lui perché... beh perché volevo sceglierlo.

Ho mentito a Tony lo ammetto, non lo avevo adulato perché avevo scommesso con le mie due amiche che, tra l'altro, ci parlavo solo per apparenza. Lo avevo scelto perché era bello, perché la sua pelle diafana mi ricordava la mia, perché nei suoi occhi vedevo quell'innocenza che io non avevo e che non avrei mai avuto, perché avevo visto una vita davanti e mi sentì spinta a proteggerlo sin da subito.

Ma ricordo anche quando fu la prima volta che ci baciammo, quando mi resi conto che stavo andando contro a tutto ciò che mi avevano inculcato, mia madre non temeva che potessi provare un sentimento simile, ero stata cresciuta a disprezzare gli umani e vederli solo come una fonte di cibo...

<<Smettila di scappare... lo sappiamo entrambi che non sarò mai solamente il tuo servo...>> mi sibilò con quasi odio nella voce che lo costrinse a riprendere fiato per la foga con cui lo aveva detto <<E cosa saremo eh? Tu non sei niente...>> gli avevo detto per proteggerlo.

<<Gen? Guardami... devo dirti una cosa e non m'importa se hai paura, so cosa siete e non ho paura nemmeno di questo, tu guardami e ascoltami... poi prova anche solo a dire che non è lo stesso per te>> fu quasi un ordine ma alla fine della frase il suo tono si era addolcito e rividi ancora quello sguardo innocente che mi aveva fatto innamorare di lui, sapevo di amarlo ormai da tempo eppure avevo avuto troppa paura per ammetterlo prima.

The Genesi of Marvel pt 6: The bloodline of time/ StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora