Il tuo nome non è Dorian

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La base si vede qualche ora dopo, eravamo da tutt'altra parte ma grazie alla tecnologia Stark abbiamo dei mezzi di trasporto aerei alquanto veloci, siamo rimasti tutti in silenzio qualche ora dopo, sappiamo che se c'è di mezzo il mio sangue non c'è nulla di positivo ed abbiamo fame di informazioni, ma nessuno si fiderà di questo doppiogiochista che, facilmente, potrebbe diventare triplo-giochista.

La grande base bianca è ghermita di soldati che scorrazzano fuori e dentro insieme ad altri agenti, come atterriamo nell'hangar salto fuori dal jet con i nervi a fior di pelle, e fortunatamente, non incontriamo Fury ma un agente dalle gambe lunghe pronta a scortarci.

<<Ben tornati, se volete seguirmi...>> di certo non abbiamo un'uniforme esemplare per farci conoscere dato che siamo ancora in "tuta" da mare, ma comunque non abbiamo voglia di perdere tempo a cambiarci.

 La seguiamo in silenzio superando l'hangar salendo verso i piani superiori, ci sta portando di certo nella sala riunioni per parlare come si deve, molti sembrano agitati passando davanti alla sala, di certo l'informazione di questa persona è volata velocemente e ci fermiamo davanti alla sala di vetro e l'agente ci lascia.

C'è Fury dentro la sala con un uomo che ci da le spalle, entrambi stanno studiando qualcosa sulla lavagna elettronica e non riesco a vederlo, ci fermiamo solo un secondo prima di entrare, sfruttando il fatto che non ci abbiano visti.

<<Fermi tutti>> esalo silenziosamente, facendo voltare tutti verso di me, avverto nuovamente uno strano odore, intenso, pungente e molto diverso da quelli che sento solitamente.

<<Che succede?>> mi chiede Tony posandomi una mano sulla spalla <<Chiunque sia la persona seduta la dentro ha qualcosa di strano>> concludo <<Di strano? Tipo cosa?>> mi chiede Clint sporgendosi per cercare di vedere qualcosa oltre al vetro <<Non lo so>> <<Peter forse è meglio se vai, Fury non ti aveva interpellato>> lo avverte Stark ma so che è solo per protezione che vuole mandarlo via.

<<Come?! E perché!?>> esclama il ragazzo indignato <<Non è il momento>> con uno sbuffo il ragazzo va via ed ormai non mi contengo più, così spingendo la porta faccio voltare Fury di scatto che ci accoglie tutti con un sorriso, indicando il grande tavolo circolare per farci sedere.

L'uomo non si gira ed il suo odore ora è così pungente da darmi fastidio, non è un odore dolce come quello del sangue umano, ha più un aroma metallico, non dico speziato perché potrebbe apparire come strano o disgustoso ma... comunque è strano.

<<Finalmente, sedetevi tutti>> ci ordina l'uomo in nero unendo le mani dietro la schiena, questo Dorian Black ancora non si volta e sinceramente mi sento gelosa del mio cognome che durerà ancora per poco, ma soprattutto, del suo palese voler essere teatrale.

<<Allora... sputiamo il rospo eh?>> chiede Tony, noto che sulla lavagna vi è una cartina con vari punti segnati in rosso, sembrano essere degli ospedali, di certo dove il mio sangue è stato prelevato.

<<Abbiamo ricevuto una visita dalla persona qui presente che dice di avere qualche informazione>> comincia <<E cosa dovrei testare?>> m'intrometto cambiando un po' di argomento, facendo sospirare Fury per il mio essere sempre impaziente.

<<Beh... credo che sia anche strano che tu non lo abbia già capito>> conclude annuendo, noto però che Fury sembra voler star lontano da quell'uomo il più possibile, lancio uno sguardo a Tony che scuote la testa non capendo niente anche lui.

<<E quali sarebbero queste informazioni?>> chiede la Carter mettendo d'accordo tutti per la domanda <<Sono quelle che spiegano come e perché il sangue di un immortale sia così richiesto ora sul mercato>>

The Genesi of Marvel pt 6: The bloodline of time/ StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora