Epilogo

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Spero che sia il finale che volevate. Grazie a tutti quelli che hanno letto e leggeranno la storia.

EPILOGO. *Piange*

«Ti amo Leon» quella voce fa eco nella mia testa. Vedo due figure. Una ragazza e un ragazzo. Leon. Lara. Lo chiamo ma non mi vede e non mi sente. Lo vedo avvicinarsi a lei e in un attimo si stanno baciando con amore. Non può essere vero. Ci è riuscita me l'ha preso. Io me ne sono andata e tutto mi è sfuggito. Ho perso tutto.»
Apro gli occhi di scatto trovandomi tra due braccia forti che mi tengono a sè.Vaniglia e cioccolato. Mi giro verso di lui che dorme beatamente e gli accarezzo il ciuffo arruffato nel sonno. Gli lascio una carezza sulla guancia e un leggero bacio. Continuo a guardarlo perdendomi nella sua bellezza e in ogni suo tratto, finché la porta non si apre.
«Buongiornoooooo» urla quella piccola peste di nostra figlia saltando sul letto. «Shh» cerco di farle fare più piano io. «Ma dorme sempre papà mamma» si lamenta lei imbronciata. «sai che sei una rompiscatole?» le sussurro e lei si avvicina a me mettendosi al mio fianco. Le circondo le spalle con una braccio e lei appoggia la sua piccola testolina bionda su di esso. Mi gira, mi guarda e dice: «Papà dorme sempre e tu invece di svegliarlo lo coccoli» afferma lei incrociando le braccia con aria stizzita. «Ah allora sei gelosa, vuoi le coccole pure te» scherzo facendole il solletico che la fa ridere e scalciare come una pazza. Io scoppio a ridere senza fermarmi finché non sento due mani sui miei fianchi che iniziano a muoversi facendomi urlare e ridere allo stesso tempo. Inizio a dimenarmi mentre lei se la ride. «Non provarci piccola, sappiamo entrambi che sei quella che lo soffre di più» mi prende in giro mio marito continuando la sua tortura. «Chiedo pietà ti prego» urlo a tratti e finalmente si blocca continuando a sorridere appoggiandosi alla tastiera del letto. «Dovrei prenderla anche con te» punta il dito contro Lucy che apre la bocca e dice:"Io non ho fatto nulla" ammette con aria di sfida. Si mette a cavalcioni sulla pancia di Leon e ride guardandolo. "Non provare mai più a dire alla mamma di non coccolarmi altrimenti mi lamenterò con te" dice con aria serissima ed io e Lucy scoppiamo in un fragorosa risata. "Ridete ridete ma su queste cose non si scherza" continua serio e questo non fa che alimentare le nostre risate. Lucy si alza ed esce urlando: «Vado a prendere il mio pulucheeeeee» scoppiamo a ridere entrambi. «A quanto pare con quella scimmietta hai conquistato entrambe» gli dico all'orecchio lasciandogli un bacio su di esso. «Tale madre, tale figlia" dice baciandomi la fronte. «Ti sei svegliata da sola stamattina, di solito non ti alza neanche un tir» mi dice tornando serio. «Incubo»,«Sempre lo stesso?"annuisco col capo e mi accoccolo di più a lui. «Sai che amo te e solo te vero?","Sì, ma sai che sono una testarda" dico io ridendo baciandogli la guancia. "Uno dei motivi per cui ti amo" si gira e mi da un bacio a stampo. Gli tocco una guancia e lo lascio sulle mie labbra. Lo bacio trasmettendogli tutta la mia gratitudine e il mio amore lasciando perdere ogni cosa. Ci stacchiamo appena vediamo una testolina bionda guardarci con una quella famosa scimmietta davanti alla faccia. "Posso aprirli? Avete finito" chiede e scoppiamo a ridere annuendo. Si lancia sul letto e continua a guardarci sorridendo. "Papà?","Si?","Perchè quando dormite abbracci la mamma? Linda ha detto che i suoi genitori non fanno come voi" apro gli occhi ancora di più alla sua domanda e Leon si volta a guardarmi non sapendo cosa dire così se la prende vicina e se la mette sopra. "Beh la tua mamma è come un peluche se per un po' non gli fai le coccole diventa isterica, ma non dirglielo" io lo guardo male imbronciata e gli tiro un cuscino addosso che lui schiva prontamente. "Lo sai che ti amo dai scherzavo"
"Forse" sussurra dopo.

«"Ho bisogno di te, non puoi andartene" mi dice alla fine guardandomi negli occhi. Sono tutti lì davanti a me che aspettano una mia decisione. Mi giro guardando mio padre che ha uno sguardo vago da cui non riesco a percepire nulla. Non vorrebbe più essere mio padre forse. "Non posso papà" lui apre la bocca sorpreso senza dire nulla allora continuo:"Forse non merito di essere felice ma voglio provare e so che qui con loro lo sarei, io voglio essere felice, con loro" mi giro verso gli altri che mi guardano sorridenti e mi arrivano in contro. Fran mi abbraccia e non mi lascia più. Continuo a stringerla e tutte e due abbiamo gli occhi annebbiati da lacrime di gioia. Non proverò mai più a dire addio a queste persone. Mi giro verso di Leon e gli salto al collo e lui mi stringe come mai ha fatto prima. "Non andartene mai più" mi sussurra e rispondo: "Mai, te lo prometto"»

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