Gelosia

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"Leon dobbiamo svegliarci" dico ridendo mentre lui non fa altro che lasciarmi baci ovunque. "Io sono sveglio" dice ovvio appoggiando le braccia della mia pancia per poi metterci la testa sopra facendomi un sorrisetto malizioso.
"So che sei svegli ma sono le sette e mezza e non ci siamo ancora alzati". Si avvicina al mio viso continuando a sorridere per poi sussurrarmi sulle labbra:"Ho qualcosa di molto meglio da fare che alzarmi". E va bene vuole giocare? Perfetto giocheremo in due... "Allora mentre fai qualcosa di molto meglio io vado a cambiarmi" dico cercando di non scoppiare a ridere davanti alla sua espressione stupita. Mi alzo mi metto la sua felpa sopra la mia canottiera che fuori dal piumone ė veramente troppo leggera.
"Sei una scimmietta cattiva" mi dice facendo la faccia da cucciolo. Scoppio a ridere vedendo che stringe la mia scimmietta rosa che adoro. Guardando nota attaccata alla zampetta un bracciale con un ancora. La tocca sfiorandola e mi arriva un ricordo...

Flashback.
"Sorellina" urla mio fratello dal piano di sotto e allora chiudo il computer e scendo. "Hey fratellino rompiscatole che c'è?"dico scoppiando a ridere vendendo che si ė offeso dal soprannome che gli ho dato. "Non ti meriti il regalo che ti ho preso" dice andando in cucina e alla parola "regalo" la mia curiosità si accende e lo seguo pensando già a che posso fare per farmi perdonare.
"Dov'ė il fratello migliore del mondo?" dico avvicinandomi a lui. "Sei la sorella leccaculo più leccaculo della storia" dice facendomi ridere, allora faccio la faccia da cucciolo che lo fa sciogliere e gli lascio un bacio sulla guancia circondandogli con le braccia il collo. "E va bene, ,ma smettila di guardarmi così. Tieni" urlo di gioia quando mi porge una scatolina rosa che apro subito e i miei occhi si illuminano alla vista di un bracciale con un ancora di oro bianco. Lo guardo saltandogli addosso urlandogli un grazie che avranno sentito anche Cina. "Calma bimba così divento sordo" mi dice lasciandosi coprire la guancia di baci. "Ti voglio un mondo di bene Marco" , "anche io Vilu" dice ricambiando l'abbraccio. "Sei ti la mia ancora lo sai?" Gli chiedo staccandomi dall'abbraccio. Ed ė in quei momenti che capisco quanto abbia senso la mia vita con lui.

"Amore" sussura Leon vedendo una lacrima sfuggirmi, mi alza delicatamente il viso con due dita. "Scusami io non so cosa mia sia preso" riesco a rovinare sempre tutto perché sono così sbagliata. "Hey, tranquilla sono qui" mi dice lasciandomi un bacio sulla fronte. "Abbracciami" sussurro e lui mi avvicina a se facendo combaciare perfettamente i nostri corpi facendomi sprofondare il viso sul suo petto per sentire quell'aroma di vaniglia che amo tanto. "Dobbiamo andare a scuola Leon" sussurro ancora abbracciata a lui. "Va bene mi preparo e andiamo". Mi infilo un maglioncino verde acqua, un paio di skinny jeans e i miei stivali neri bassi e sono pronta. Scendo e ritrovo in cucina Leon che mangia la torta ancora senza maglia,cioè non che io abbia visto tanti ragazzi senza maglia, ma ogni volta che vedo lui sento un formicolio alle braccia e mani e nello stomaco sento una sensazione strana. Mi guardo intorno e noto che non c'è nessuno dei suoi genitori allora mi viene in mente che avevano una visita stamattina alle otto e quindi sono partiti prima sicuramente mentre me ne stavo sotto il piumone incollata a Leon. Sorriso solamente al ricordo, mi avvicino al bel figo che mi trovo in cucina e gli poso le mani sui fianchi accoccolandomi a lui lasciandogli un bacio su una spalla. Si gira verso di me e posa le mani sui miei fianchi avvicinandomi a lui. "Sai fosse per me io me ne tornerei a letto a coccolarti" mi sussurra sulle mie labbra lasciandomi un lieve bacio. Ė incredibile la dolcezza che mette in ogni gesto che compie. "Credimi sono molto tentata, ma ora vestiti e andiamo solo tu puoi girare per casa senza maglia a marzo" dico ridacchiando e dandogli una spinta. Lui ride e se ne va ma lo sento urlare: "Lo faccio solo per te scimmietta" e mi metto a ridere rispondendogli un "Sogna sogna'
Arriviamo a scuola, vedo tutte le ragazze guardarmi male dall'alto in basso. "Fai finta che non ci siano ok?" capisce subito Leon dal mio sguardo. "Va bene" sussurro. Mi da un bacio sulla guancia e mi sorride e fila tutto lisci finché non arriva Lena, Lara o come cavolo si chiama. "Ciao Leon" squilla con quella voce da oca petulante. "Ciao Lara" risponde sorridendogli e io mi chiedo: "Che cazzo gli sorride questo?".
Apro il mio armadietto mettendomi a rovistare per sentirli parlare. "Leon ho bisogno di te" dice lei l'oca avvicinandosi al MIO ragazzo. "Dimmi pure" dice sempre sorridendo con quel sorriso facendomi salire i nervi. "Ho bisogno con Biologia non capisco nulla non ė che mi daresti qualche lezione?" Dice sempre lei con quella voce odiosa mentre continuo a cercare nel mio armadietto una cosa che non esiste, ma va bene. "Certo" risponde lui. Cosa? Ha detto che non può vero? Me lo sono immaginato quel "Certo". "Oh grazie sei fantastico, ti invio un messaggio per vederci oggi pomeriggio ok?". "Oggi va benissimo" risponde lui. Ora ditemi se Lara si ferisse voi sareste dalla mia parte e terreste il segreto vero? Perché ė normale avere degli istinti omicidi contro la ragazza (oca petulante) che ci prova con il mio ragazzo davanti a me? Aiutatemi voi perché sennò me la prenderò con l'autrice e non so se la vedrete ancora. Prendo i miei libri e me ne vado prima di fare una scenata lì davanti. Lo sento corrermi dietro ma lo ignoro.

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