Le sue labbra

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Quell'incubo che la notte non mi lascia scampo, per questo mi ritrovo in cucina nel cuore della notte. Vorrei tanto chiudere gli occhi e non pensare a quel maledetto giorno in cui la mia vita divenne uno schifo. Prima avevo tutto, ora non ho niente.
Sento dei passi provenire dal salotto e quello che sbuca dalla porta è un Leon appena svegliato con i capelli arruffati, un paio di pantaloni blu e senza maglia? Mi fa male ammetterlo ma dovrebbe essere illegale avere dei muscoli così.
Mi paralizzo davanti a quella vista lasciando che il mio sguardo cadi sulle linee perfette dei bicipiti sulle braccia e sui rilievi muscolosi del petto. "Mi stai fissando percaso ?" Mi toglie dai miei pensieri la sua voce così chiudo la bocca e torno con lo sguardo al suo viso divertito e appena svegliato.
"Che ci fai sveglio?" Dico cambiando argomento.
"Primo: con me cambiare argomento non funziona e poi ti ho sentita e sono sceso" Questo ragazzo capisce troppe cose.
"Non riuscivo a dormire, mi dispiace di averti svegliato" dico sincera.
"Non stavo dormendo, non ci riuscivo" , mmh so che non è vero ma faccio finta di credergli.
"Vilu, so che non ami parlare di questo ma perché sei paziente di mio padre? " . No, non può farmi questa domanda. Non può perché lui non deve sapere, lui deve comportarsi così come fa .
"Non posso dirtelo Leon" dico abbassando lo sguardo quando sento lui avvicinarsi, "Guardami, perché tutti in questa casa sanno tranne me ?", alzo lo sguardo e affogo nel suo verde smeraldo, "perché voglio che rimani a guardarmi con quegl'occhi" , "Violetta non capisco". "Leon perché vuoi saperlo?",
"lo voglio, voglio sapere perché sei sempre triste, voglio sapere perché non dormi, voglio solo imparare a conoscerti" mi dice non distogliendo lo sguardo .
In questo momento sto malissimo perché sono dannatamente felice per quello che mi ha detto .
"Non voglio dirti nulla che cambierebbe il modo in cui mi guardi ora. Vuoi veramente aiutarmi?"
Non ribatte risponde solamente con un "SÌ"
e gli dico "Abbracciami, fallo per me " , mi guarda impallidito dalla mia richiesta, ma dopo sorride e si avvicina facendomi affondare il viso nel suo petto così da poter sentire il suo profumo che mi circonda.
È l'essenza più bella che abbia mai sentito, un misto di vaniglia e fragola.
"Bella scusa per abbracciarmi" dice ridendo ma continuando a stringerti così da farmi sentire protetta.
Scoppio a ridere sul suo petto. "Sai di fragola e vaniglia" esclamo felice. "Giuro questa non me l'aveva detta nessuno" dice tra il serio e il divertito .
"Perché abbracci tutte le ragazze che incontri?" , "Solo quelle belle che non riescono a dormire" dice e non so se posso esultare per avermi detto che sono bella oppure illudermi
" E sì... Ti ho detto che sei bella e anche molto a parer mio" conferma lui staccandosi dal nostro abbraccio.
"Se è una delle tuo mosse da presuntuoso e mister popolarità mi arrabbio" dico facendomi serio e lui scoppia a ridere.
"Mamma mia perché pensi sempre male, vai a dormire piuttosto domani c'è scuola" , scoppio a ridere e rispondo "va bene papino" .
Mi guarda male e scompaio dalla porta.
E ora che faccio, vado a fissare il mio soffitto? Sento un braccio sulle mie spalle e noto che Leon mi conduce in camera sua senza dire una parola "Entra dai" mi dice invitandomi ad entrare .
La sua stanza ha due pareti rosse e due blu. Un letto simile al mio e una scrivania a lato con modellini di moto. Un armadio grande bianco uguale al mio e un comò accanto al letto.
"Leon perché vuoi che entri ?" ,
"Perché se so che non riesci a dormire non chiudo occhio invece se stai sveglia qui con me posso tenerti un po' di compagnia" dice normalmente.
È così bello farsi dire queste cose con questi gesti che per lui sono piccoli. "Non voglio che stai sveglio per me " , "Ci resterei in ogni caso, dai vieni non ti mangio" apre le lenzuola ed entro così da farmi circondare da un calore protettivo che mi mancava.
"Vilu" dice chiamandomi e mi giro verso di lui così che i nostri visi sono a una distanza inferiore che mi fa battere il cuore all'impazzata.
"Che c'è Leon?",
"Se tuo padre in viaggio, a tua madre che cosa è successo?Dice intimidito. La mia mamma.
"È morta quando ero piccolissima, non ricordo nulla di lei e papà non mi racconta più niente. So solo che era una cantante molto brava ". Dico continuando a guardarlo negli occhi.
"Mi dispiace non volevo"dice sinceramente.
"Non preoccuparti, non ne soffro anche se vorrei tanto averla in alcuni momenti. "
. "Prova a dormire ok?" Mi dice fissandomi.
"Te lo prometto"
.
Mi fa segno di avvicinarsi così appoggio la tasta sul suo petto nudo lui mi circonda con un braccio. Mi da un bacio sulla fronte e mi sussurra "Saresti ancora più bella se sorridessi" . Chiudo gli occhi sorridendo e mi addormento accoccolata a lui.
Felice e serena.

La mattina seguente apro gli occhi e noto che sono nella stessa posizione in cui mi sono addormentata. Guardo Leon ancora che dormo e mi rendo conto che grazie a lui sono riuscita a dormire senza ricordi negativi.
Gli sposto qualche ciuffo che gli ricade sulla fronte e posso solo dire che ha dei dei capelli morbidissimi. Ma che cavolo dico dai? E perché mi sto immaginando io che gioco coi suoi capelli?
Oh mamma violetta smettila di illuderti gli fai solo pena.
"Buongiorno" mi dice assonnato, "Buongiorno" dico allontanandomi da lui, mi guarda con un espressione interrogativa.
Esco dalla stanza e vado in cucina dopo essermi vestita e preparata per la scuola.
Saluto Angie e Pablo ed esco senza incontrare Leon
. Cerco di ricordarmi la strada e in dieci minuti mi trovo dentro la scuola. Una ragazza con i capelli scuri si avvicina con un enorme sorriso -ma qui perché sorridono tutti?- si presenta in modo cordiale dicendo di chiamarsi Francesca e io faccio lo stesso. «Sei nuova qui vero?" mi chiede curiosa "È il mio secondo giorno" rispondo tranquilla finché non mi dice "vorrei che diventassimo amiche " e io rispondo "Mi piacerebbe avere un'amica" .
In quel momento arriva un ragazza con un ciuffo più corto di quello di Leon e sempre un sorriso. È un bel ragazzo ma niente in confronto a Leon -ma perché la mia testa finisce sempre su quel ragazzo?- Si presenta "piacere io sono Federico, il suo ragazzo " dice indicando Francesca che gli butta le braccia al collo e gli da un bacio sulla guancia.
"Piacere Violetta, siete una bellissima coppia se posso permettermi di dire" dico sincera continuando a guardarli come si scambiano sguardi innamorati -e chissà se un giorno anche io verrò guardata in quel modo, ed ecco che ritorna in mente Leon e il suo maledetto modo di farmi venire le farfalle nello stomaco- "Grazie Violetta, sei gentilissima" mi rispondono e io li saluto felice di aver fatto conoscenza per andare in classe.

La giornata è stata dura anche perché evitare Leon è difficilissimo e il fatto che quel Diego mi continui a guardare mi impaurisce e mi fa venir voglia di un'altro abbraccio come quello di stanotte per sentirmi sicura.
Sto tornando a casa per la mia seduta con Pablo quando sento dei passi dietro di me.
"Violetta mi spieghi che ti passa per la testa stamattina?" Mi urla un Leon abbastanza arrabbiato "nulla perché ?" - " perché ? Stai scherzando è tutto oggi che mi eviti e stamattina sei sparita di casa senza dirmi nulla" mi dice ancora più infastidito
. - "non avevo nulla da dirti " dico alzando le spalle e continuando a parlare . "Hai dormito stanotte non è vero? Perché mi sono svegliata e stavi dormendo tranquilla senza incubi con solo un bellissimo sorriso sulle labbra" dice in fretta imbarazzato e arrossisco all'istante per il suo commento.
"Si vede che ero talmente stanca da essere riuscita a dormire" sto sulla difensiva, so cosa è successa e so anche il perchè ma non voglio ammetterlo perché finirei per soffrire.
"No mi rifiuto di pensare a questa ipotesi, dimmi che hai dormito grazie a me che ero al tuo fianco" mi ferma mettendomi le mani sulle spalle e avvicinandosi al mio viso.

Lo so ,lo sento, sento le farfalle e gli uccellini nello stomaco.
Il suo viso vicino al mio e l'unico pensiero che riesco a formulare è a quanto sarebbero morbide le sue labbra.
Continua a fissarmi con quelle pozze verdi e mi sento le gambe tremare e il mio cuore saltare. Come fa a farmi questo effetto?
"Devo andare" dico prima di scappare dalla sua presa e tornare a casa chiudendomi nell'ufficio di Pablo per aspettarlo.

Entra nello studio guardandomi preoccupato "È successo qualcosa Vilu?" "No tutto ok" ,fa finta di credermi e si siede di fronte a me. "Ho paura" dico abbassando lo sguardo. "Di cosa?", "ho paura che tutte le persone a cui tengo prima o poi mi lascino. " dico tutto d'un fiato. Alzo lo sguardo e noto che mi fa un sorriso rassicuratorio.
E mentre lui cerca di aiutarmi a cambiare idea sulla mia paura, la mia mente vaga su un solo argomento : le sue labbra.

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