Solo uno sguardo. Continuo a ripeterlo nella mia testa come continuano a ripetermelo le mie amiche. Hanno proprio ragione quando dicono che nessuno oltre di me riesce a vedere dietro un semplice sguardo qualcosa di più. Cerco di convincermi che non sia così ma giuro che l'ho sentito. Ho sentito quel vuoto nel petto, quel tuffo del cuore all'indietro, come quando hai la sensazione di aver saltato un gradino e credi di star cadendo. Quello sguardo mi ha fulminata prendendomi alla sprovvista e maledetta me che non l'ho saputo reggere per più tempo. Maledetta me che mi blocca questa dannata paura della verità. Maledetta me che non so accettare un rifiuto. Maledetta me che non ci provo mai, non mi butto mai, non vivo mai. Maledetto quel "carpe diem" che mi fa sentire incapace. Maledetto lui che lo ha ignorato, non l'ha riconosciuto o ancora peggio non l'ha sentito. Ma soprattutto maledetta vita che corre così veloce e io non riesco a starci dietro.
Era solo uno sguardo, una cosa da niente, ma giuro che l'ho sentito. Non era un sogno. Non ne esistono di così belli e vividi.
Era solo uno sguardo accompagnato dalle farfalle, ma pur sempre solo uno sguardo che da solo non basta mai.
STAI LEGGENDO
Closed eyes
Short StoryQuesta è una raccolta di one-shot vari dove esprimo i miei pensieri, le mie paure, i miei sogni, i miei desideri o semplicemente dove metto quelle storie troppo brevi per essere pubblicate sa sole. Quindi è proprio come fosse un'enorme scatolone dov...