Siamo a casa di Jessy e sua mamma sta preparando i suoi buonissimi pancake con Nutella e fragole.
È proprio come l'avevo lasciata l'ultima volta che sono stata a casa sua.
Sempre lo stesso profumo, sempre la stessa disposizione dei mobili, sempre le stesse foto nelle cornici, sempre bello tornare nella, diciamo, tua seconda casa.Jason si trova un pochino a disagio, ma gli basta guardarmi che si rilassa e sorride.
Ci mettiamo al tavolo e non mi perito ad abbuffarmi dei pancake della mamma di Jessy."Sono sempre così buoni Helena"
"Ti erano mancati i miei pancake eh"
Con la bocca piena sorrido e faccio cenno di sì con la testa.
Anche Jason ha gradito i suoi pancake, si è sporcato con un po' di Nutella le labbra.
Beh, non si può resistere ai pancake di mamma Helena.Finito di mangiare ci mettiamo sul divano, tutti e tre, e cominciamo a parlare di un sacco di cose che non abbiamo più avuto modo di raccontarci da quando non ci si vede.
Jessy e Jason fanno conoscenza e adesso lo vedo molto più a suo agio.
Lei ogni tanto mi lancia qualche occhiata e mi fa dei gesti strani che solo lei può fare e solo io posso capirli.Adesso è arrivato il momento di andare da Philip.
Mentre aspettiamo che lei si prepari, io e Jason siamo sul divano con la luce mattutina che penetra la finestra e illumina il pavimento colorandolo di bianco latte.Lui si volta verso di me e mi prende la mano:
"Come stai? Ti senti pronta?"
"Un pochino agitata, è brutta come cosa. Prima eravamo inseparabili, adesso sembriamo degli sconosciuti"
"Sono sicuro che andrà tutto bene piccola"
Si sposta più verso di me e allunga la testa lasciandomi un bacio sulla guancia.So che in questo momento Jessy da qualche parte ci sta spiando e sta saltando entusiasta, sarà pronta a dirmi:
<<Ma perfavore, te l'avevo detto io, mettetevi insieme>>
e chissà cos'altro.Ecco che scende con un mezzo sorriso furbo stampato sulla faccia.
"Alloora.. Piccioncini. Possiamo andare" concludendo con tanto di occhiolino.
Jason mi guarda e ride, ed io non posso fare altrimenti.
Così usciamo e saliamo in macchina, pronti a trovare Philip.Poco più tardi eccoci arrivati davanti casa sua.
Non so perché ma ho come la sensazione che sia cambiato qualcosa quaggiù.Mi avvicino alla porta per suonare il campanello e sento un odore insopportabile diffondersi sotto il mio naso.
"Dio che orrore, cos'è questa puzza?"
Suono il campanello.
Una, due, tre e quattro volte.
Alla quinta volta apre una ragazza giovane, con i capelli corti, mori e con la frangetta sopra gli occhi.
Per qualche secondo rimango imbambolata e non riesco a muovere alcun muscolo.
Con il mascara e la matita colata, il rossetto rosso sulle labbra sbaffato e con addosso solo le mutande, la ragazza mi scruta da capo a piedi e si rivolge a me in modo schifato."Tesoro? Chi è questa poverina che si è presentata alla porta?"
<<Poverina?>>
penso sgranando gli occhi."Come scusa? Mi hai appena dato della poverina?"
Lascia la porta aperta, dietro di me ci sono Jason e Jessy che sono rimasti pietrificati e quasi avevo dimenticato di loro.Sento dei passi arrivare verso di noi e poi vedo apparire una figura alta, mezza nuda e con i riccioli.
E non voglio crederci.
Come si è ridotto?
È lui.
Philip.
Quel Philip che conoscevamo dalle elementari, che giocava sempre con noi e odiava tutto ciò che era nero.
Quel Philip che amava il colore, ridere insieme a noi e aiutare le persone.
Perché adesso si è ridotto così?
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Quel Maledetto Giorno
Romance✨𝓒𝓪𝓷 𝔀𝓮 𝓹𝓻𝓮𝓽𝓮𝓷𝓭 𝓽𝓱𝓪𝓽 𝓪𝓲𝓻𝓹𝓵𝓪𝓷𝓮𝓼 𝓲𝓷 𝓽𝓱𝓮 𝓷𝓲𝓰𝓱𝓽 𝓼𝓴𝔂 𝓪𝓻𝓮 𝓵𝓲𝓴𝓮 𝓼𝓱𝓸𝓸𝓽𝓲𝓷𝓰 𝓼𝓽𝓪𝓻. 𝓘 𝓬𝓸𝓾𝓵𝓭 𝓻𝓮𝓪𝓵𝓵𝔂 𝓾𝓼𝓮 𝓪 𝔀𝓲𝓼𝓱 𝓻𝓲𝓰𝓱𝓽 𝓷𝓸𝔀✨ Dopo un sconvolgente incidente, Victoria e il suo frate...