Sento chiasso provenire dal piano di sotto ed Henry urlare alla zia chiedendo se per caso mi sia svegliata perché è tardi.
Per un attimo non capisco per cosa stia facendo tardi, poi qualcosa mi balena la mente.<<INIZIA LA SCUOLA!>>
Mi butto completamente di sotto dal letto e cerco di vestirmi decentemente ma il più veloce possibile.
Ecco che ricomincia l'era della sveglia alle 07.00, cosa che fra l'altro avevo dimenticato, e le corse mattutine tra mangiare e vestirsi per non fare tardi ad arrivare a scuola.
La scuola si chiama Coral Reef High School ed è veramente grande e bella, molto vicina all'oceano.
Mi ha detto mio cugino che offrono molte attività extrascolastiche e, per non mancare, ha aggiunto:
"Che sicuramente a te piaceranno"
Ma lasciamo perdere il buon senso dell'umorismo di mio cugino che infondo, ammetto, potrebbe avere ragione.Scendo le scale, saluto gli zii e Mike, che la zia lo porterà all'asilo; prendo l'unica brioche presente sul tavolo e corro da Henry in macchina.
In così poco tempo sono riuscita a vestirmi in modo normale ovvero con dei semplici jeans tenuti su da una cintura nera, una maglia bianca con un'immagine stampata sopra che rappresenta il viso di una donna che fa una bolla con il chewingum che ha in bocca e a portata di mano ho preso una giacca di una tuta nera, perché non si sa mai.
Ho lasciato i capelli sciolti ma con me tengo sempre un elastico per i capelli.
Nello zaino, invece, ho messo due quaderni, uno a righe e uno a quadretti, i vari pennarellini colorati, l'astuccio con le cose necessarie come lapis, gomma e penna rossa, verde ed ESCLUSIVAMENTE blu.Nella scelta di quale penna usare per scrivere gli appunti io e Jessy eravamo completamente diverse, mentre a Philip andava bene sia blu che nera, infatti ripeteva sempre:
"L'importante è che scriva, poi di che colore è non importa"
E a pensarci bene, ha sempre avuto ragione.Durante il tragitto mi sono ingozzata per finire presto la brioche e poi ho bevuto un po' di acqua che tengo sempre nello zaino in una borraccia.
"Stamani niente latte" penso.
Henry parcheggia la macchina poco distante dalla scuola, così ci incamminiamo con gli zaini in spalla.
Mancano dieci minuti e a dirla tutta sento di avere un po' di agitazione.
Spero di vedere qualche faccia familiare.Varco la soglia del cancello dove sono riuniti un centinaio di studenti.
Incredibilmente fra la folla riusciamo a trovare i ragazzi che aspettano che aprano le porte per entrare.
Morgana è insieme a Kevin e mio cugino li raggiunge mentre io mi avvicino ad Alexa e Noah perché a quanto pare sarò in classe con loro e con Jason, che ancora non lo vedo.Passiamo quei dieci minuti a parlare e loro mi raccontano di com'è la classe, di come sono i compagni ma soprattutto i professori.
Ho capito che la professoressa di scienze è molto severa mentre il professore di italiano è troppo bello e che tutte le ragazze della classe vanno matte per lui e puntualmente troppo bene nella materia.
Alexa dice che è arrivato l'anno scorso e che gli altri anni c'era un povero insegnante anziano, andato in pensione, e le stesse ragazze che ora vanno bene, prima, con il vecchio, rischiavano di bocciare.
Tutti questi racconti mi fanno ricordare delle analoghe vicende che c'erano nella mia vecchia scuola e ciò mi fa sorridere, se non quasi scappare una risata.Suona la campanella e insieme ci incamminiamo per entrare ma qualcuno mi ferma afferrandomi la spalla.
"Jason! Sei arrivato finalmente"
"Okay sono sempre in tempo" afferma con il fiatone.
"Ti sei svegliato tardi?"
"Non riuscivo ad alzarmi"
Ridacchio e poi gli faccio cenno di entrare e di farmi strada, perché io non ho idea di dove si trovi la classe.
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Quel Maledetto Giorno
Romance✨𝓒𝓪𝓷 𝔀𝓮 𝓹𝓻𝓮𝓽𝓮𝓷𝓭 𝓽𝓱𝓪𝓽 𝓪𝓲𝓻𝓹𝓵𝓪𝓷𝓮𝓼 𝓲𝓷 𝓽𝓱𝓮 𝓷𝓲𝓰𝓱𝓽 𝓼𝓴𝔂 𝓪𝓻𝓮 𝓵𝓲𝓴𝓮 𝓼𝓱𝓸𝓸𝓽𝓲𝓷𝓰 𝓼𝓽𝓪𝓻. 𝓘 𝓬𝓸𝓾𝓵𝓭 𝓻𝓮𝓪𝓵𝓵𝔂 𝓾𝓼𝓮 𝓪 𝔀𝓲𝓼𝓱 𝓻𝓲𝓰𝓱𝓽 𝓷𝓸𝔀✨ Dopo un sconvolgente incidente, Victoria e il suo frate...