In trasferta o no?

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"Ok ascoltate, voi partite domani mattina giusto?" I ragazzi annuirono all'unisono. "Allora domani farò altri accertamenti, e dai risultati vi riferirò cosa è meglio fare. Ma non fatevi nessuna aspettativa..."

Sulla strada del ritorno ai dormitori erano tutti in silenzio.
Kirishima e Kaminari stavano riflettendo intensamente.

Anche se i risultati non fossero quelli sperati, potrebbero trovare un'altra soluzione.
Magari tutto questo è solo un fatto passeggero, nulla di grave.
Ma se invece gli intervalli tra le crisi diminuissero drasticamente?!

"Mi dispiace."
I due si fermarono di colpo e la fissarono.
"Co-... p-per cosa ti dispiace?"

Lei li guardò un secondo, poi abbassò lo sguardo.
"Sembra che io vi stia complicando le cose, la trasferta è importante per voi, io... non credo di volervela rovinare."

Kirishima e Kaminari si scambiarono diversi sguardi.
"Senti Ayano..." cominciò il rosso. "... il fatto è che in questa classe siamo tutti rivali in un certo senso, ma siamo anche colleghi e alleati, a me non va affatto giù l'idea che uno di noi rimanga indietro."

"Esatto." Il biondino fece un piccolo passo avanti. "Un po' conta il fatto che siamo tutti amici, ma anche se fossimo semplicemente colleghi, non accetteremmo di lasciare qualcuno indietro sapendo benissimo che si merita questa occasione tanto quanto noi."

Ayano ci rifletté su. "Ma... se Recovery Girl dicesse che non è sicuro?"

"Allora noi faremo il possibile per assicurarci che tu venga!"
"Non è... di disturbo per voi? Potrebbe intralciare il vostro allenamento."

"Assolutamente no! Aiutare gli altri dovrebbe essere il nostro lavoro no?"

Ayano li guardò.
"Ok."

I due sorrisero e continuarono a camminare.
Una volta ai dormitori spiegarono la situazione agli altri e tutti si preoccuparono che Ayano potrebbe non venire in trasferta.

Quella notte passò tranquillamente.
Non per tutti però, un paio di loro erano preoccupati che Ayano potesse avere un'altro attacco, così Momo decise di farla dormire nella sua stanza con lei, per sicurezza.

La mattina dopo tutti, a parte Ayano, Todoroki e Tokoyami, andarono in classe.
Gli altri tre si diressero in infermeria come da istruzioni.

Erano di nuovo lì, Recovery Girl osservava riluttante le cartelle mediche e i tre ragazzi osservavano lei, un po' preoccupati.

"Allora, ascolta tesoro, ho fatto gli accertamenti, per il momento la situazione sembra stabile, ma ho comunque notato delle leggere pulsazioni di energia, certo, non erano molto potenti, ma si tratta comunque di un rischio. E la trasferta è un allenamento intensivo, Dio solo sa cosa potrebbe succedere se capitasse qualcosa a causa della stanchezza o dell'adrenalina."

Per qualche secondo ci fu silenzio.
"Quindi." Iniziò Todoroki. "lei dice che..."

Recovery Girl sospirò. "Sono ancora dell'idea che dovrebbe restare qui, sotto osservazione."

"Non c'è proprio nessun'altra soluzione?" Chiese Tokoyami.

La donna li osservò, diede un'altro sguardo alle cartelle e decise.







In classe, i ragazzi facevano lezione normalmente, Present Mic stava facendo una lezione leggera sui vocaboli meno usati, tutto questo perché li vedeva un po' scossi.

Poi videro la porta aprirsi, Todoroki e Tokoyami entrarono, solo loro due.

"Ok, va bene, intervallo anticipato." Disse Mic, uscendo dall'aula.

"Che è successo?" Chiese preoccupata Mina.
Todoroki pensò a come formulare la frase.
"Ayano non verrà. Recovery Girl ha riscontrato delle anomalie, sono leggere ma dice che è troppo rischioso. Rimarrà qui."

Silenzio per qualche secondo, si aspettavano che potesse andare così ma non volevano pensarci.

"Ma, non è giusto!" Cominciò Kirishima. "Rimarrebbe troppo indietro!"
"Riguardo a questo." Tokoyami prese parola. "Recovery Girl ci ha assicurati che queste due settimane saranno dedicate ad allenare il suo quirk e metterlo un po' alla prova, proprio come se venisse al campo, solo che qui è più sicuro."

Prima che potessero dire qualsiasi cosa, in classe entrò Aizawa.
"Spero che siate pronti, il bus è qui."
"Professore lei è d'accordo??" Chiese Kaminari.
"*sigh* Sono appena stato da Recovery Girl, mi ha spiegato tutto, onestamente anche io credo che sia meno pericoloso così." Stavano per controbattere ma lui lì fermò alzando la mano e indurendo la voce. "È meno pericoloso sia per voi che per lei. Se ci fosse un'altra crisi voi potreste rimanerne coinvolti, e vedendo com'è cambiata dal festival" lanciò lo sguardo a Kirishima", se dovesse fare del male a qualcuno arriverebbe ad abbandonare la scuola. Rifletteteci su, e salite sul bus."

Molti si rassegnarono, ammettendo che effettivamente era una decisione ragionevole, altri erano riluttanti, altri ancora non lo accettavano affatto.
Bakugo era nel gruppo di quelli che non avevano spiccicato parola dalla sera prima, un gruppo formato da un solo membro.

Lo irritava che Ayano non venisse con loro.
Anche se si sarebbe potuta allenare anche a scuola, forse stando in mezzo a tante persone che socializzavano, lavoravano e si divertivano insieme la sua condizione sarebbe potuta migliorare, la presenza dell'altra classe sarebbe potuta essere importante, chi lo sa, avrebbe potuto cominciare a provare qualcosa.

E invece rimarrà qui.
Sotto osservazione, come se fosse una bomba a orologeria.

Il viaggio cominciò, con la sola speranza che vada tutto liscio.

Angolo ho sonno
Salve!

Ok stavolta non ho scusanti, mi dispiace.

Per qualche motivo sono soddisfatta di
come ho scritto questo capitolo.
Spero sia piaciuto anche a voi.

Se volete leggere uno sfogo personale sugli ultimi capitoli di My hero academia, andate nella mia altra storia, "Marionetta", l'ultimo capitolo è uno sfogo/racconto di cosa succede negli ultimi capitoli, ho letto alcune cose in inglese quindi sono andata avanti, ci sono spoiler di tante cose quindi non siete costretti.

Bene.
Per oggi è andata.
Ci vediamo la prossima volta!!
Ciaoooooooooooooooooooooooo

Cosa significa amare?  (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora