Finiamola qui Pt. 1

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Contusione alla testa.

"Ancora"

Stiramento del bicipite.

"Continua"

Slogamento di polso e caviglia.

"Alzati"

Il primo giorno gli allenamenti erano alquanto aggressivi.

Ma i giorni che seguirono lo furono ancora di più.

Come si era deciso, Ayano sarebbe rimasta a scuola ma avrebbe condotto un allenamento simile agli altri, solo che qui sarebbe stato più controllato.

Infatti è sotto osservazione tutto il giorno da Midnight o Cementos e tutta la notte dalle telecamere che circondano i dormitori.

Per lei non era un problema.

Per lei.

"Io ancora non credo che sia giusto" Mina si permise di dissentire. "Potresti venire qui anche tu! Non è che si tratti di un posto poco sorvegliato."

"Io non posso saperlo, non essendo lì," rispose Ayano, da sola, nella grande sala da pranzo, a consumare la cena. "Ma mi fido di Recovery Girl e dei nostri insegnanti."

Mina sospirò e, nel frattempo, venne sgridata dalle altre per essersi dimenticata di chiudere l'acqua in bagno. Tipico.

"Com'è andato l'allenamento fin'ora?"

"Non è stato semplice. Hanno deciso di procedere con un allenamento privo di quirk, per tenerlo a bada per un po'. Quindi per diversi giorni alcuni prof si sono alternati per farmi migliorare nel corpo a corpo. Voi invece?"

"Un Incubo" disse Kaminari che, intanto, si era intrufolato nella videochiamata. "Il primo giorno Aizawa ci ha letteralmente lanciati in una foresta a combattere dei mostri dicendo che se non uscivamo per mezzogiorno non avremmo pranzato. Non ci siamo riusciti e quindi niente cibo. Poi ci siamo dovuti preparare la cena da soli."

"Sembra fortificante."

"SI MA FINO A UN CERTO PUNTO!! Siamo tutti esausti!"

"So che lì vi state concentrando sull'allenare i quirk."

"E' vero. Dovresti vederci, ci spingono allo stremo per capire a che livello siamo."

"Mi hanno attaccato ad una batteria!" Piagnucolò Kaminari.

"Si, ma tra due giorni finite, dovreste essere contenti di tornare... credo."

"In effetti si, siamo stanchi."

"E io non vedo l'ora di vedere come sei migliorata tu!" Ochako, fra tutti, era quella messa fisicamente peggio. Visto che il suo quirk le provoca nausea non ha fatto altro che vomitare per giorni. Quindi al momento della chiamata era seduta abbracciata ad un secchiello per precauzione.

"Devo dire, sento di avere un pò più di controllo, ma chissà, può essere temporaneo."

"Non essere pessimista, quando torniamo possiamo allenarci un po' insieme così vediamo come va."

"I prof hanno detto di limitare l'utilizzo del quirk il più possibile per qualche tempo, e aumentarlo gradualmente."

Recovery Girl ci ha tenuto ad essere molto chiara su questo punto. Ultimamente le analisi erano positive, ma delle irregolarità si presentano sempre, perciò la sua riluttanza non diminuisce.

"Non hanno proprio tutti i torti."

"Lo so, infatti sto continuando con un allenamento puramente muscolare. Avere più controllo sul mio corpo potrebbe aiutarmi anche con il quirk."

E lo pensava davvero, ma per qualche motivo sentiva che non era abbastanza. Sentiva una resistenza dentro di sé, sia che usasse il quirk sia che non lo usasse. In ogni caso c'era qualcosa che non andava.

Il punto è che questa leggera resistenza c'è sempre stata. Era minima e spariva solo quando tendeva ad esagerare, come nello scontro con Endeavor o Kirishima. Come se si dimenticasse di controllarsi, puntualmente nei momenti sbagliati.

Ha cercato di spiegare la sensazione ma né Recovery Girl, né nessun altro capiva.

Sapeva che non era normale e non sapeva come far sì che quegli eventi non si ripetessero.

Aveva la forte sensazione che sia successo più volte di quelle che riusciva a ricordare.

...

Era arrivato il giorno nel quale il resto della classe sarebbe tornata.

Ed era iniziato terribilmente.

A quanto pare, a qualcuno era arrivata la notizia che ben due classi del corso per eroi erano assenti, insieme a diversi professori, ma non si trattava della lega dei villain, nonostante tentavano di provare il contrario.

"Sono un gruppo di criminali. Secondo le informazioni che abbiamo hanno cercato di entrare nella lega per anni, senza riuscirci. Quindi ogni tanto fanno dei colpi qua e là per farsi notare, ma niente di tanto ambizioso." Disse Midnight, mentre teneva d'occhio Ayano al dormitorio.

A nessuno degli studenti, ad eccezione per quelli del corso per eroi di terza, era permesso prendere parte alla difesa senza un chiaro consenso dei professori e del preside.

"Che voi sappiate non hanno ricevuto nessun ordine dalla lega? Che sia un modo per distrarci?"

"E' una possibilità, ma non è che ci diranno mai come stanno le cose, anche se fosse così, far finta che si tratti di un gruppetto qualsiasi potrebbe essere una strategia."

"A me sembrano tanti per trattarsi di un "gruppetto'."

Stavano osservando la situazione dalla televisione in soggiorno, collegata al sistema di telecamere della scuola. Molte sono state distrutte o solo bloccate.

Ad un tratto Ayano vide qualcosa.

Dal telecomando cambiò visuale e analizzò ogni pixel, era sicura di averlo visto.

"Cosa cerchi?" Chiese Midnight, confusa.

"Non cosa," lo vide di nuovo correre, urlare, ma ancora non stava utilizzando il suo quirk.

"chi."

Si alzò in piedi e fece un controllo mentale riguardo la sua condizione.

"Dove pensi di andare?"

"Conosco quella persona, e conosco il suo quirk, è pericoloso, mi lasci almeno avvisare i professori."

Sapeva di dover andare. Qualcuno aveva bloccato la linea degli auricolari che tutti avevano addosso, quindi non si poteva comunicare.

Midnight la guardò. Negli ultimi giorni non ci sono stati problemi riguardo il quirk, anzi, sembrava che il suo controllo fosse migliorato drasticamente.

"Va bene, ma ti accompagno io. Tu da sola non vai da nessuna parte." Disse indicando la scuola.

Ayano annuì e insieme corsero verso l'edificio.

Oggi qualcuno sarebbe scomparso. 


La seconda parte sarà pubblicata nel giro di qualche secondo... se non prima. 

Cosa significa amare?  (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora