l'amore per la musica, l'amore nella musica

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11 luglio 2020...
Hal's pov.
"Carpe diem", cogli l'attimo. La frase che più mi rappresenta ultimamente è proprio questa. Ho deciso di cogliere ogni singolo frutto che l'albero della vita mi dona, senza rimorsi. Il fatto di stare vivendo emozioni indescrivibili, in questi mesi di amore, sole e divertimento, mi sta facendo sorridere sempre di più alla vita. Certo, dopo che finalmente io e giulia stiamo insieme non avrei motivo di tenere il broncio o di essere incazzato con il mondo. Da quel giorno, da quel bacio, ogni cosa per me ha un senso. Non minimizzo più nulla, non do nulla per scontato, di ogni cosa che le vita mi ha dato da qual giorno ne ho fatto un tesoro enorme. Ovviamente sapete tutta il brutto periodo che fino a un mesetto fa passavo, ecco, in primis non lo auguro a nessuno, cantante o no che sia. In secondo luogo devo dire che, nonostante questi periodi ti buttano giù e non riescono a far uscire la parte migliore di te, alla fine tu hai la meglio su di loro, e sarà solo in quel momento che avrai scoperto che esiste davvero una parte migliore di te ancora ignota. Questi momenti molto intensi quanto tristi che ho avuto mi hanno fatto capire come ognuno di noi abbia una forza, interiore, che non scopriamo fin quando non arriviamo al limite, e io c'ero. Stavo per abbandonare tutto, stavo per buttare nel vuoto anni di lavoro e studio per la musica. Non me lo sarei mai perdonato se avessi staccato la spina. Probabilmente il giorno dopo avrei ripreso dalla spazzatura il mio quaderno con tutti i progetto e le canzoni, ma la sola idea anche solo di pensare una cazzata del genere, non me la sarei mai immaginata. Ero confuso, stavo male, è stato un mese duro. Certo quando chi come me vede una sua canzone non arrivare alla gente, non essere compresa nel modo in cui ti aspettavi, fa male, fa molto male. Specialmente se l'hai dedicata alla persona che ami. Tra i tanti casini che avevo in testa la cosa migliore da fare mi è sembrata abbandonare tutto, rompere ogni tipo di contatto con la musica che, in preda al panico, pensavo non mi avrebbe dato più gioie. È stata una bella batosta, un modo assai duro da parte della vita per mettermi in gioco. Avrei potuto fare tutto quel giorno, ma interrompere la mia unica ragione di vita, non so nemmeno come mi sia venuto in mente. Naturalmente devo molto a giulia per avermi calmato quel giorno e per avermi fatto capire chi ero e cosa stavo lasciando soprattutto. È una ragazza, anzi una donna, forte, forte e che sa dare forza. Questa cosa non è scontata, tutti davanti alle difficoltà non vissute in prima persona, crediamo di saper aiutare, di saper soccorrere un amico, di dire ciò che deve o non deve fare, ma non è così semplice. Aspettavo solo una conferma, e giulia me ,l'ha data. Mi ha fatto capire che ci sarà sempre per me e che sa come capirmi e darmi forza. Questa cosa mi fatto felice, così felice da baciarla e di dirle tutto riguardo a Torre Eiffel. Mi sono preso di coraggio, diciamo che è stato il primo e genuino sole dopo la tempesta. Un sole talmente forte che non potrò mai ringraziarlo come si deve. Era da qualche parte, qui, dentro di me, ma prima era troppo timido per uscire. Grazie a lui ora, vedo tutto con degli occhi diversi e soprattutto, ho una ragazza bellissima che amo e che mi ama. E credetemi se vi dico che non esiste cosa più bella.
Ultimamente con lei va tutto bene. Usciamo, stiamo insieme a casa, andiamo a fare lunghe passeggiate senza fine, guardiamo i tramonti a Mergellina e dimostriamo il nostro amore reciproco in mille modi diversi. Io sapevo fin dal primo istante che la vidi che tra noi doveva accadere qualcosa, e adesso, sta accadendo la cosa più bella di tutto. Lei mi sta dando tanto amore, e io sto lo stesso con lei. È una sensazione che non avevo mai provato prima, ma ogni minuto con lei è una scoperta di felicità, di senso della vita e di ogni cosa bella di questo mondo. Oltre all'amore mi sta dando tanta forza e io a lei. È come se il legame tra noi fosse talmente forte che ormai ci capiamo con uno sguardo, il che è magico. Credo che tra tutte lei sia l'unica che mi faccia questo effetto, l'ho capito dal primo momenti che lei sarebbe stata fondamentale per me e che soprattutto avrei avuto un rapporto diverso. E non ringrazierò mai abbastanza il destino, che mi ha portato là, qual famoso giorno di novembre, ai casting. Proprio da quel giorno ho perso la testa per lei. Adesso è tutto magnifico, adesso è come se la vita fosse tutta in discesa e che soprattutto non ci siano ostacoli da superare. Questo è essere innamorati, è essere pronti a tutto, a guardare oltre ogni orizzonte e soprattutto non temere mai di fallire, perché dall'altra parte c'è la persona che ami che ti sostiene. È la più bella sensazione che abbia mai riempito il mio cuore.
Oltre alle belle sensazioni che mi frullano in testa, mentre giro felicemente per casa, mi ricordo che oggi sarà un giorno fantastico, il che mi fa sorridere ancora di più. Non esito un secondo a lavarmi e fare colazione. Ecco non so se avete presente quelle giornate dove vi sentite dentro una felicità inspiegabile, che non riuscite a collegare a nessun evento in particolare, ma che vi fa sentire al settimo cielo. Ecco, oggi mi sembra una giornata di quelle, devo dire anche che il solo pensiero alla musica mi riempie di positività. Quando capitano queste giornate, specie dopo un periodo di blocco, si devono subito sfruttare per scrivere o andare in studio, qualcosa esce fuori. Fortunatamente oggi devo vedermi con chiatto e Ale a Napoli, faremo due passi in centro e dopo aver trasmesso loro tutta questa positività finiremo sicuramente in studio. Mi piace vivere giornate così, poi il mood estivo rende tutto più bello. Le ore sono volate da stamattina e mi accorgo che sono passate le cinque, è l'ora ideale per un giro in centro, infatti avevamo concordato così. Mi vesto, metto il profumo, faccio due smorfie allo specchio come se mi sentissi un modello in passerella, sempre con la speranza che non mi abbia visto nessuno nonostante io sia solo in casa, ed esco con la macchina per raggiungere chiatto e Ale
<oi Ale, sei al solito bar?> dico io al telefono mentre faccio retromarcia con la macchina per parcheggiare.
<Si Alfrè, siamo qui> mi dice lui
<Ok allora due minuti e sono lì>
<Va bene Hal> mi dice lui e dalla confusione che sentivo attorno a lui, dal telefono, capisco che sono vicino al bar. Mi sbrigo a chiudere la macchina e vedere se è parcheggiata bene e subito, a passo veloce, mi reco al centro dove, in una piccola via, c'è questo bar. Mentre cammino, rigorosamente munito di mascherina, vedo tante persone camminare intorno a me e tante store venire raccontate, anche se in parte. Un bambino che piange forte, due ragazzi che stanno parlando, una signora anziana che da l'acqua alle piante nel suo piccolo balcone, due ragazzi che si baciano alla finestra...tutto parla intorno a noi, e questa quotidianità fatta di piccole e significative cose mi mancava. Nonostante sia già circa un mese che siamo più o meno liberi ancora fatico a tornare come prima e pensare che tutto sia finito, ma ultimamente credo che un po' di liberà sia necessaria. Dopo tutti quei mesi bui una piccola luce infondo al tunnel è sintomo di grande speranza. Mi mancava davvero tanto camminare per Napoli e vedere la gente che parla, mangia, cammina, si tiene per mano, ride, si abbraccia...queste cose ultimamente sembrano quasi un crimine, tutta colpa di questo virus. Cambierà decisamente le nostre vite, lo so. Camminando vedo finalmente l'insegna del bar e chiatto con Alex proprio lì davanti.
<ue Hal!> dice chiatto salutandomi
<ciao chiatto, ciao Ale, troppo in ritardo?>dico io salutando anche Alex
<No no, in tempo, stavamo per sederci al tavolo> mi dice Alex e subito ci accomodiamo. Ci sediamo in un tavolino vicino alla vetrata che dà sulla strada e senza farci aspettare troppo arriva subito un cameriere che ci chiede cosa ordiniamo. Io ordino un caffè con un cornetto vuoto, il mio preferito fin quando ero piccolo, quando mamma mi portava la colazione a scuola, chiatto preferisce il salato al dolce e Alex mi accompagna prendendo anche lui un caffè. Subito dopo l'ordine sfociamo subito nei soliti nostri discorsi dalla musica al calcio.
<Uagliù, vi giuro, se domani il Napoli perde mi arrabbio> dico io
<Fatto la schedina?> mi chiede Alex
<Eh sì la sentivo buona. Finora le ho prese tutte, mi spaventa quella "X" che ho messo, ma mi sento di prenderla uagliù> spiego io
<Cioè tu m stai dicendo che hai messo il pareggio per Napoli-Milan? Ma è azzardato>
<Eh lo so, ma sono fiducioso>
<Se la prendi sono tanti soldi Alfrè> aggiunge chiatto
<Appunto per questo mi fido> dico io ridendo <Intanto vediamo che combina il Brescia con la Roma, ho puntato 2+ multigol 1-2.>
<Uà, Hal la Roma è forte, figurati se non fa più di tre gol al Brescia>dice Alex
<Eh lo so>dico io
<Sei andato sempre a sensazione> dice ridendo chiatto
<Si, sempre a sensazione>dico io ridendo. Nel frattempo che discutiamo animatamente delle partite del weekend mi distraggo un attimo per guardare i colori della città. i panni stesi di tutti i colori, simbolo di Napoli, il cielo che sta assumendo colori pastello dall'azzurro al rosa del vicino tramonto. Il sole non picchia più così forte, è ormai un sole quasi fresco, quasi inesistente di cui vedi solo i raggi. È il tipico sole che ti bacia la pelle dopo una giornata a mare che si conclude con te e i tuoi amici stesi sulla sabbia a vedere le onde, con il sole che sprigiona raggi rosso fuoco. Un vento leggero, odore di crema solare, piccoli granelli di sabbia in tutto il corpo, giornate meravigliose. Si vede troppo che ho una voglia matta di vivere tutto questo con Giulia? No eh, assolutamente no. Il fatto è che, anche se sono qui con i miei amici, un po' mi manca, anche solo la sua voce mi farebbe sentire meglio. Suppongo che ora sia con in suoi quindi non mi va di chiamarla per disturbare, ha anche le cose da fare, anche se la vorrei proprio qui con me. Come vi ho detto il nostro rapporto sta diventando sempre più unito e non voglio perdermi alcun momento con lei, specialmente ora che circola un aria di felicità. Voglio condividere queste giornate di sole con lei, più di ogni altra cosa. Mentre sento le voci di chiatto e Ale in sottofondo che parlano, pensando a me e Giulia, arriva il cameriere con il nostro ordine. Ringraziamo e iniziamo a mangiare. Il caffè è molto buono e, come raramente succede, lo zucchero bene perché non è eccessivamente dolce.
<Comunque ho messo un po' di roba da parte, ieri sono andato in studio e mi sono dato alla pazza gioia>dice Alex < ho messo giù due accordi e sta venendo fuori un bel motivetto> dice Alex mentre beve il caffè
<mi sento proprio nel mood di creare qualcosa uagliù vi giuro. È proprio un bel periodo. Sto pieno di cose da dire> dico io
<Non sarà per...>mi dice chiatto ridendo
<Per...>dico io
<Per la tua ragazza Alfrè, no? Immagino che ti senti felice anche per questo>dice Alex scambiando prima uno sguardo di intesa con chiatto. Li guardo e rido
<Soprattutto per lei uagliù>dico io spezzando il cornetto
<Ma senti un po', com'è? Non ci hai parlato di questo rapporto> dice chiatto ridendo e io rido con lui, scuotendo la testa. Giusto in questo istante sento il telefono, sul tavolo, vibrare. Compare la scritta "Amore"
<Amore!>dicono chiatto ed Alex in coro e io rido
<Giusto quando parlavamo di lei, che coincidenza> dice chiatto mentre ride <Possiamo sentire anche noi questo tuo "amore"?>aggiunge Alex divertito
<Ja uagliù nu' mument> dico io e prendo il telefono per rispondere <Zitti non mi fate ridere>dico loro e rispondo
<Ei amore>a questa parola vedo gli sguardi di Alex e chiatto divertiti e cerco di trattenere le risate
<ei Hal, sei fuori?>
<Si, ti avevo detto che mi vedevo con gli amici miei, chiatto e ale>
<State al centro?> mi chiede lei mentre sembra che stia aprendo un cassetto
<Si, più o meno>
<mh ok...>
<Che c'è? Cos'è questa voce?>
<Niente ti dovevo dire una cosa, bella. Per questo sto scendendo lì>
<Mi devi dire una cosa bella?>
<Si, molto> dice con un tono divertente<Dove ci vediamo?> mi chiede poi
<Lungomare, è anche romantico> dico e la sento ridere
<Va bene, va bene. Dimmi tu quando>
<Adesso stiamo finendo, perché siamo al bar. Tra poco ci portano il conto e poi ti raggiungo> dico mentre guardo Alex e chiatto attenti a seguire la nostra conversazione.
<Va bene in mezz'ora sono lì io>
<Ok amore, ciao> dico io e lei, salutandomi, riaggancia. Mi trovo addosso gli sguardi di chiatto e ale immobili e non dicono una parola.
<Che c'è?>dico io
<C'è che tu ci devi assolutamente parlare di lei uagliù>dice chiatto dandomi una pacca sulla spalla
<Sento un certo amore nell'aria...>dice Alex mimando di percepire un odorino sfizioso. Rido per la stupidaggine.
<Lo so ve ne parlo piano piano, ci sarebbe troppo da dire. Troppe belle emozioni> dico io
<Per questo hai voglia di scrivere vedi!> dice Alex che mi guarda con uno sguardo come se sapesse tutto. Vi ricordo che è stato lui il primo a sapere di Torre Eiffel e del mio amore per lei.
<Noi siamo qui per ascoltare>dice chiatto ridendo e io rido con lui
<Ja poi ve ne parlo> dico io che, nel frattempo, chiamo il cameriere per il conto.
<Ma che volveva ora? Mi sembri molto in ansia>dice chiatto divertito nel vedermi irrequieto
<Eh che voleva? Voleva... vedermi, ora. Deve dirmi una cosa importante a quanto pare>dico io <Si tratterà di musica o qualcos'altro> aggiungo poi.
<Per questo mi sembravi strano da un po'. State insieme da...>
<Da nemmeno un mese chiatto, per questo non ve ne ho parlato tanto> dico io.
<E' seria?> dice lui sorridendo
<Sembra di sì, insomma...quello che provo io neanche ve lo posso spiegare>dico loro
<C'è tanto amore allora?>dice chiatto
<C'è tanto amore. E il bello è che la storia è nata con il tempo e la distanza tra noi non ha fatto altro che rafforzare ciò che proviamo>
<Ora si spiega anche il fatto che ti vedo sulle nuvole ogni tanto, pensi a lei>dice chiatto ridendo
<Può darsi>aggiungo io e rido con lui. stiamo un attimo in silenzio, ma subito dopo, chiatto, persona molto curiosa, si sposta su un argomento del quale noi uomini fatichiamo a parlare, anche se non sembra. Il sesso, questo fatidico passo in avanti per tutte le coppie.
<Ma visto che c'è tanto amore, l'avrete fatto una volta> dice chiatto, che curiosone.
<Ma cosa?>dico io con una faccia buffissima
<L'amore> dice chiatto e io rido, imbarazzato. Vedete? Nemmeno tra uomini è facile parlare di sesso.
<Ma chiatto, come sei curioso! Allora...>dico io cercando di non ridere <Amore, si, ce n'è tanto, ma ancora non in quel senso>dico io non risultando nemmeno troppo impacciato.
<E che aspetti?>dice chiatto, oggi sta proprio dando il meglio di sé
<Eh aspetto...che sia pronta, che sia il momento giusto, che ne so> dico io
<Perché non te la porti a casa più tardi? State un po' da soli> dice chiatto, che si sta rivelando un po' troppo esperto di sesso.
<Ma no! Non credo che...lo voglia ancora, insomma, poi deve anche parlarmi quindi...> dico io. Nel frattempo il cameriere porta il conto e la nostra conversazione è interrotta. Facciamo due conti e dividiamo il totale. Mentre sono in procinto di alzarmi vedo una notifica di WhatsApp da parte di giulia che dice "Amore sono davanti Castel dell'Ovo" e, sorridendo perché la sento già vicina a me, le rispondo "arrivo" con un cuore rosso. Nel frattempo usciamo dal bar e io chiatto e ale ci salutiamo velocemente
<Ok uagliù, io vado>dico loro
<ascolta il mio consiglio>dice chiatto tornando sulla storia del sesso e io rido alle sue parole
<Vi farò sapere ja, intanto vado> dico io ridendo e li saluto velocemente con la m ano, allontanandomi. La storia del sesso mi ha dato alla testa, devo ammettere che l'idea di chiatto è geniale, ma non mi convince a pieno. Quando sarà il nostro momento sicuramente ne rimarremo soddisfatti, non voglio pianificare e rovinare tutto. Sarà il momento quando capiremo di essere porti ad un pazzo del genere. Non stiamo insieme nemmeno da un mese poi, niente fretta. Anche se ci sarebbe un intesa pazzesca tra noi, è meglio aspettare che questi sentimenti si manifestino da soli, rendendo quel momento ancora più speciale. i pensieri che prendono vita nel mio cervello mi fanno distrarre e quasi dimentico dove ho parcheggiato la macchina. Mi viene subito in mente e trono indietro di qualche metro. Trovo la mia macchina sulla destra, come l'avevo lasciata, e subito la metto in moto. Dopo varie manovre mi allontano dal centro e mi dirigo verso il mare, vicino alle coste azzurre. Sento entrare dai finestrini quell'odore inconfondibile di pesce che caratterizza Mergellina. Non ve l'ho mai detto forse, ma io sono un mangiatore seriale di pesce. No, no, non il sushi o quelle cose lì, io adoro il pesce fresco pescato la mattina cucinato al forno, o fritto. Oppure le grigliate di pesce misto e i frutti di mare. Datemi tutto ciò e mi avete conquistato. Insomma, da bravo cittadino napoletano, amo il pesce.
Immerso in pensieri di pesce ed enormi tavolate di cibo, finalmente arrivo al lungomare. Vedo da lontano il castello e, tra le tante persone, cerco giulia. Non vedendo nessuno che le assomiglia da lontano, preferisco cercare un parcheggio per poi scendere e cerarla. Fortunatamente oggi tropo parcheggio molto facilmente, cosa rara, ma sembra che la fortuna sia dalla mia parte. Faccio manovra e subito scendo dalla macchina. Indosso la mascherina e vado tra la gente alla ricerca di Giulia. Nel frattempo ammiro il bel panorama del castello con dietro i colori del tramonto. Amo sempre di più Napoli. Mentre mi guardo intorno e vedo tanta gente, ma non trovo giulia, qualcuno si aggrappa alle mie spalle facendomi quasi cadere per terra. Mantengo l'equilibrio e sento che quel qualcuno sussurra al mio orecchio.
<Ciao amore>dice e capisco che è giulia. Mi avvolge da dietro con le sue braccia.
<Mi fatto prendere un leggero colpo>dico io voltandomi verso di lei.
<Questi capelli?>dico io guardandola. È tornata con i suoi ricci ribelli.
<Mi andava>dice lei e io sorrido. Senza aspettare la prendo per i fianchi e le poso un bacio sulle labbra. Si trasforma presto in un bacio non più a stampo, ma riusciamo a controllarci e spostarci dalla folla. Ci prendiamo per mano e, mentre ridiamo, cerchiamo un posto più tranquillo. Ci allontaniamo dal castello e finalmente troviamo un po' di tranquillità qualche metro prima e ci sediamo vicinissimi alla costa.
<Come stai?> le dico io, sistemando uno dei suoi ricci sul volto dietro l'orecchio
<Bene, tu?> dice. Sembra davvero molto contenta
<Benissimo ora che ti vedo. mi mancavi un po'>
<Come sei dolce>dice lei ridendo <Ti sei divertito con i tuoi amici?> mi chiede poi
<Si, abbiamo preso qualcosa al bar, come al solito. Non è sempre e solo musica, sono amici veri> dico io
<Mi piacerebbe conoscerli, dopotutto condividiamo la musica no?> mi dice sorridendo
<Si, si può fare>dico io ridendo. La fisso per un po', sono inebriato dalla sua bellezza. Mi avvicino guardando le sue labbra.
<Che c'è?>dice lei
<Sei bellissima>dico io e la bacio, come se volessi continuare il bacio di prima. Faccio scivolare la mia mano sul suo fianco e con l'altra sfioro il suo mento. Certo che quando ci baciamo le emozioni sono forti, mi sembra di rivivere sempre il primo bacio. Assaporo ogni centimetro delle sua labbra che sanno sempre di una buona gomma alla menta.
<Che mi dovevi dire?> le chiedo poi interrompendo il bacio e guardandola negli occhi.
<una cosa bellissima>mi dice lei e si sistema i capelli. <Allora...non so da dove iniziare> mi dice lei son un'aria quasi emozionata. Io, nel frattempo, la divoro con gli occhi, è troppo bella con il suo top corto e i pantaloncini.
<Dimmi di che si tratta semplicemente. Musica?> le chiedo io
<Si! Bravo, ma non so davvero come dirtelo, potresti rimanerci male...>dice lei con un'espressione e un tono che non mi hanno convinto
<in che senso scusa?>dico io ridendo perché penso stia scherzando
<nel senso che... è successa questa cosa per quanto riguarda la mia musica e pur volendotela dire non so come perché potresti essere invidioso>mi dice e io non la seguo per nulla. Dovrei essere invidioso per un suo progetto di musica? Starà scherzando probabilmente, ma non riesco a capire ancora dove vuole arrivare
<Puoi dirmi tutto, non credo che sarò invidioso, posso essere contento per te invece>le dico io
<Ok allora...si tratta di una collaborazione che dovrei fare con qualcuno che tu stimi molto probabilmente...>lo dice con un tono abbastanza strano, non so minimamente se crederle
<E chi è? Qualcuno del rap napoletano?> le chiedo
<Si, per questo non sapevo come dirtelo, so che è una tua grande ambizione fare un feat con un artista del genere.>dice e io rido
<Ma figurati se ci rimango male, che pensi? Anzi dimmi chi è sono curioso> dico e la vedo ridere sotto i baffi.
<lo conosci suppongo>
<Vediamo...Geolier, Rocco Hunt, Enzo Dong, Nicola Siciliano, Lele Blade...>ne elenco molti
<Aspetta, aspetta. L'hai detto!> esclama lei <E' Lele Blade!> continua poi e alle sua parole rimango a bocca aperta.
<Ma è fantastico amore, sono fiero di te> dico e la abbraccio forte
<Non te la sei presa vero?> mi dice poi
<No ma che presa, anzi sono felicissimo per te amore> le dico io interrompendo l'abbraccio. <Lele Blade è fortissimo e soprattutto seguitissimo> aggiungo. Ci guardiamo per un attimo e all'improvviso lei scoppia a ridere. Mi allontano confuso
<Che c'è adesso?>chiedo io
<Ma hai seriamente creduto a tutto questo discorso?> mi dice ridendo
<Quindi non c'è nessun feat con Lele?>dico io, credo mi abbia fatto uno scherzo.
<Ma sì che c'è amore. E c'è anche un'altra persona.>mi dice
<E chi è?> domando io confuso e lei ride di più
<Sei tu stupido. Sei tu la persona che voglio nel mio feat, avevamo concordato che te lo comunicassi io e ti ho voluto fare uno scherzo. Sei tu Hal, ti sto proponendo una collaborazione con me e Lele>dice ridendo <Secondo te perché ti ho chiamato dicendoti che avevo una cosa della da dirti?> continua poi
<No vabbè, non ci posso credere, ho capito bene?> dico mettendomi le mani tra i capelli per il leggero shock.
<Si hai capito benissimo>
<Faremo una collaborazione io, tu e Lele Blade>
<Io, tu e Lele>mi dice sorridendo
<Cazzo ma è una notizia bellissima! Ma si accetto volentieri! È un sogno!>esclamo io, non credo ancora a ciò che mi ha detto
<Ho sempre pensato che tu fossi davvero forte e adesso voglio proprio fare questa esperienza>mi dice
<Come ti dovrei ringraziare>dico io in preda all'euforia.
<Non devi>mi dice<Oltre ad essere il mio ragazzo sei un artista bravissimo> mi dice mentre mi sistema i capelli davanti
<No seriamente. Tu capisci che mi stai dando un'opportunità per emergere e fare finalmente un percorso serio dopo mesi che cerco una cosa del genere? Cioè io non so che dire, un grazie è riduttivo> dico
<E allora facciamo questo percorso insieme> mi dice mentre si avvicina sempre più a me
<Volentieri> le dico io e sento di nuovo le sue morbide labbra sulle mie. Mi posa una mano sul volto e faccio scivolare la mia lungo tutta la schiena fino ai fianchi. Ci diamo uno dei nostri soliti baci con le nostre lingue che giocano a rincorrersi e i battiti del nostro cuore acceleratissimi. Lei si sposta molto più vicino a me, presa dall'emozione del momento, e continuiamo a baciarci sempre più intensamente. Poso entrambe le mie mani sui fianchi e sento che il momento sta diventando molto forte per entrambi. Sento le sue mani sul mio volto, che lo accarezzano. Quasi sicuramente tutti ci stanno guardando, ma noi diamo poco peso e continuiamo sempre più forte. Siamo addirittura per stenderci sul davanzale ma perdo per un attimo l'equilibrio e rischio di farci cadere di sotto. D'istinto poggio una mano sulla pietra e tengo Giulia con l'altra, avvolgendo la sua vita. ridiamo per questa stupidaggine e ci e ci troviamo vicinissimi l'un l'altro. Ridiamo ancora, sempre più forte, come quando fanno una battuta e tu non riesci a toglierla dalla testa, e ci ridi su per ore. Quelle risate, genuine, di felicità pura, con uno sfondo mozzafiato della nostra bella Napoli.

spazio autrice-
mi scuso per eventuali errori di battitura, ma spero vi piaccia lo stesso😅❤️
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