la confusione dentro di me

21 1 0
                                    

4 aprile 2020…
Giulia’s pov
Il tempo vola quando ci si diverte, è proprio vero. Amici si è concluso e con lui anche i bei momenti passati che ho trascorso durante tutto il programma. Tra la  me che è entrata a novembre e la me che è uscita dal programma ora, ad aprile, c’è un po’ di differenza e non mi riferisco solo all’aspetto fisico. Come ben sapete “nonostante il tempo passi, Giulia è ancora la stessa” come dico su Nietzsche, è una frase che resterà sempre veritiera. Magari a novembre dell’anno scorso ero diversa sotto un punta di vista morale. So di essermi presentata come una ragazza testarda fragile ed insicura, ma ho capito che alla testardaggine non c’è rimedio, ma sicuramente ho imparato di più a fidarmi delle mi e insicurezze e a farne un punto di forza. Avrei trascorso sicuramente in modo diverso tutto quello che ho passato ad amici se l’avessi affrontato con “la vecchia me”. Avrei reagito diversamente, lo so. Invece ho avuto una maturazione che non mi aspettavo. In casetta, nelle sere buie e in cui non riesci a prendere sonno, inevitabilmente pensi a ciò che è stato e ciò che sarà, e ti accorgi che, senza volerlo, vedi il mondo con occhi diversi. Ad Amici non solo si impara a cantare, a ballare o a collezionare preziosi stream per le tue canzoni, ad Amici impari non solo la lealtà, ma a chi riporla, a chi ricambiarla. Impari l’amicizia, per c’è sempre stato e per chi ci sarà. Impari il coraggio, quel coraggio necessario per mostrare te stesso senza filtri, e rendi visibile ogni parte di te. Questa esperienza non solo ti dà la possibilità di farti conoscere dal pubblico, ma lo fa dandoti l’opportunità di esprimere tutte le tue emozioni. Sono fiera del percorso che ho fatto e non rinnego nulla, l’ho vissuto come il mio cuore desiderava. Ho pianto troppo forse? Non rinnego neanche questo, mi andava evidentemente. Sono una persona che vive la sua vita con le emozioni e quasi sempre mi portano a piangere, di gioia o di tristezza. Quando si tratta di emozioni sono la prima che le butta fuori, non riesco proprio a tenerle. E amici mi ha fatto anche capire che oltre alla voce, dentro di noi c’è altro. Io ho sempre saputo di essere così, ma quest’esperienza mi ha confermato di essere la ragazza emotiva, fragile, forte, che cambia umore rapidamente, testarda che sapevo di essere. Quindi si, amici ti cambia. Anche se direi, più che cambiare una persona, la fa maturare e apre gli occhi su se stessa e sul mondo. Sarò sempre grata a questo periodo della mia vita, sarà indispensabile ma soprattutto insostituibile per tutto ciò che mi ha insegnato.
Devo anche dire di essere molto soddisfatta non solo della me “interiore”, ma anche della me esteriore, di tutto ciò che ho dato in questo percorso, in termini di musica. Ho fatto tutto bene, ho detto tutto ciò che avrei voluto dire. Non sono triste di non aver fatto qualcosa o non ho portato a termine qualche obbiettivo, è andata così e non poteva andare meglio. Spero che tutto ciò che ho dato sia stato recepito e che qualcuno si possa trovare nella mia musica, cosa a cui qualunque cantante aspira.
Durante il serale sono state magiche le emozioni che ho provato, soprattutto durante la prima puntata che si differenza dalle altre per la presenza del pubblico. Il covid ci ha tolto anche questo e ora, a quasi un mese dall’inizio del lockdown, ci ha tolta praticamente tutto. Poter sottrarci da ogni singolo capriccio, ma ci ha tolto anche la possibilità di vedere le nostre famiglie e le persone che amiamo, pazzesco. Ma nonostante tutto Amici continuava, senza fermarsi, e mi reputo fortunata anche in questo. Potevano benissimo interromperlo, non farci accedere al serale, predisporre delle alternative, e invece no, tutto è andato secondo i piani. Certo era molto più triste, senza pubblico, senza calore, senza quella forze che gli spettatori ti danno urlando dagli spalti. Non ho ancora capito bene cos’è tutto ciò. Non mi immagino nemmeno le emozioni di un palco e centinaia di persone che cantano con te. L’ho vissuto solo una volta, troppo poco per assimilare. Penso già in grande, penso ai miei concerto e instore, ma questo covid ci ha tolto la possibilità pure di vedere i familiari, figuriamoci se permetterà i concerti. Non voglio prendermi in giro, meglio che non ci penso, perché adesso l’unica cosa che vorrei fare è ricambiare tutto l’amore che ho ricevuto da parte dei miei fan e pensare che non posso farlo mi distrugge. Tuttavia finirà prima o poi no? Basta avere pazienza e passerà.
In tutto ciò mi manca molto casa, Federica, mamma, papà, gli amici, tutti. Il solo pensiero di poterli rivedere mi fa arrabbiare. Sono uscita da un lockdown e ne sono entrata in un altro praticamente. Ora sto a Roma, da un mio carissimo amico che tutti conoscete, Francesco ovviamente. Nel corso del programma a lui ho dato sia lealtà che amicizia, se le merita. Sono consapevole che farebbe la qualunque per me. Quindi anche se ho un’incolmabile mancanza, almeno ho fra che mi fa compagnia. Insieme scriviamo, andiamo a provare in studio, ci divertiamo a casa, cuciniamo, facciamo dirette, interviste, insomma, il tempo passa a casa. In francesco non solo ho ritrovato un amico fidato, ma anche un ottimo ascoltatore per tutti i pensieri che frullano nella mia testa. Mi supporta e mi sopporta insomma.
Come al solito durante il giorno capitano dei momenti di relax dove possiamo rilassarci sul divano. Di pomeriggio dopo pranzo o la sera tardi. Io e fra andiamo a dormire abbastanza tardi, anche se reggo di più io. Ho sempre trovato la notte interessante per scrivere. Tuttavia la sera è un buon momento per parlare e la cosa che più mi piace è poter parlare di tutto con lui. È praticamente il fratello che non ho mai avuto. Mi gironzola da un po’ l’idea di parlare a lui della mia situazione sentimentale che sembrava essersene andata, ma in realtà, in questi giorni in cui ho pensato molto, è magicamente riapparso il problema che avevo accantonato. Sono le dieci di sera e abbiamo finito di mangiare. Faccio un giro su Instagram e regalo qualche saluto ai gruppi di fans che ho. Vedo troppi segnali che mi urlano “Gioele” e “Hal” da tutte le parti. Chat, storie, foto, ho bisogno di parlarne. Forse, dopo tutto questo tempo, la risposta alle mie domande era più vicina di quanto pensassi e non ho mai colto l’occasione per riceverla. Magari parlando con Fra, lui riesce a fare un po’ di ordine nella mia testa o darmi qualche consiglio. Ok mi butto, senza paura
<Ei fra, posso parlarti di una cosa?>
<Certo dimmi>
<Parlerò in termini molto generali, giusto per farti capire una situazione>
<Ok, vai>
<Se tu, ehm, poniamo il caso tu abbia due ragazze in testa. Una con cui hai un rapporto da un po’ tortuoso e incerto e un’altra che piano piano stai scoprendo essere simpatica, dolce e disponibile. La prima ha un rapporto così  con te per decisione tua e sua, ma pensi sempre a ciò che siete stati e ti rendi conto che hai provato un amore molto forte nei suo confronti>
<Ok continua>
<Però da un po’ siete ognuno per le sue strade anche se siete indecisi sul vostro rapporto. Tu sai di amare la prima ragazza, ma improvvisamente la seconda ragazza entra nella tua vita e tu non capisci più nulla. Incominci a sentire le farfalle nello stomaco se viene pronunciato il suo nome, te la ritrovi anche nei sogni e arrivi a pensare che sia meglio della prima. Tu ti fideresti di un sentimento così? O è successo tutto troppo velocemente?>
<Allora. Non mi interessa sapere se stai facendo un paragone e sei tu ad avere questo problema con due ragazzi, ma io ti dico comunque che le sensazioni che si provano, non mentono mai.>
<Quindi ci si deve fidare di loro?>
<Si, si perché il tuo cuore ha già parlato>
<E io non l’ho sentito?>
<Giulia. Hai detto di essere arrivata a pensare che la seconda persona è meglio della prima, è ovvio che ami la seconda. Non puoi dire di amare una persona e poi amarne un’altra, ami solo la seconda, e non più la prima, altrimenti non ti saresti innamorata di nuovo>
<Si ma… aspetta perché mi hai messa come soggetto improvvisamente?> dico io ridendo
<Boh, così>
<Fra…>
<Non puoi farmi queste domande senza che sia tu ad avere il problema su. Ti conosco bene>
<è che sono confusa fra. Perché dico di volere la prima persona, ma sempre più cose mi portano alla seconda, sempre più indizi.>
<Vedi? Te lo stai dicendo da sola. Devi solo capire cosa vuole il tuo cuore>
<Credo sia più confuso di me, non è facile scegliere>
<Allora aspetta, al prossimo segnale sceglierai. E vedi che sarà della seconda persona, fidati.>
<Ne sei così sicuro?>
<Si> mi dice lui, convinto
<Sei una specie di veggente?> dico io ridendo
<No no, solo che alcune cossi leggono negli occhi delle persone. Ma potrò sbagliarmi anche> dice alzandosi dal divano, mi guarda con aria divertita. Io scoppio a ridere.
<Va bene, grazie fra>dico io
<Figurati. Resti qui? io vado a dormire>
<Ancora un altro po’> dico io, lui annuisce e va in camera sua. Ultimamente i ragazzi mi stanno lasciando a bocca aperta. Lui insieme ad Hal riescono a capirmi, eppure non ci avevo mai sperato. Solitamente i ragazzi trovano difficoltà nella famosa e ardua impresa di capire le donne, invece sono stupita da loro. Forse non sono così difficile da capire, ma il fatto che lui mi capisca e io non riesco a capire me stessa, mi fa dubitare. Ha una specie di potere magico, e glielo invidio assolutamente. Resto ancora un po’ a fare Instagram-tv per ammazzare il tempo. È arrivata un’altra notte in cui non prenderò sonno, lo so. Mi aspetta una lunga discussione tra me e me stessa, poi con francesco che mi ha detto tutte quelle cose… mi ha motivata di più praticamente, a iniziare un discorso che non terminerò. Mi sono posta troppe volte la domanda “cosa vuoi veramente?” e non ho mai trovato una risposta. Non è che non voglio, anzi, desidero uscire da questo caos, ma non riesco. Forse ha ragione Fra, forse dovrei aspettare un altro “segnale” che possa essere quello definitivo. Che strano il modo di pensare dell’uomo. Ma perché non dobbiamo fare direttamente ciò che ci fa stare bene? Perché ci soffermiamo su cosa è giusto o sbagliato? Perché non seguiamo il cuore? Alla fine forse solo il nostro cuore vuole il meglio per noi e noi lo ignoriamo. Che stupido l’uomo, chissà quando riusciremo a capire che tutte le risposte che cerchiamo sono dentro di noi.
Pensieri poco profondi quelli della notte appena trascorsa. Oggi è domenica e non voglio assolutamente sentire problemi da parte del mio cervello, voglio solo rilassarmi e poter passare un pomeriggio tranquillo senza fare sostanzialmente nulla. Ultimamente sono molto stanza, per via di amici e per questo periodo che, sia quando ero la che adesso che sono fuori, sta avendo un impatto molto negativo su di me. Io vivo di tatto, di sensazioni che puoi percepire, di respiri, di carezze, di abbracci e di baci, non di videochiamate. Non è il periodo giusto per una come me, sicuro. Il fatto che non possa tornare a Scafati poi, mi sta buttando giù. Avevo già in mette tutto quello che avrei potuto fare una volta lì. Poi sicuramente ci sarebbe stata la possibilità di fare concerti e instore e stavo già sognando il palco di Napoli che mi accoglieva. La possibilità di andare in tutta Italia per i miei fans, poterli abbracciare e dare loro una copia del mio CD autografata. Penso a tutto ciò mente il latte si è ormai raffreddato e il sole viene coperto dalle nuvole. Giornata cupa oggi, le odio. È infinita la tristezza che portano, così tanta che non riesco nemmeno a scrivere qualcosa.
Dal tavolo della cucina mi sposto al bagno e dal bagno sul divano, pigramente la giornata passa. Ma può essere una giornata senza nemmeno uno spiraglio di luce?
Mentre preparo la cena sento Francesco che esce dal bagno e sento che la sua voce mi chiama.
<Giulia! Ti squilla il telefono> grida lui ma non posso prenderlo perché ho le mani bagnate
<Lo porteresti qui fra?>
<Si certo, arrivo> dice lui e immediatamente è davanti a me con il telefono in mano.
<Hal? Quell’Hal di Amici?> dice
<E tu come lo conosci?> gli chiedo
<Beh ho fatto amicizie durante i casting, e ho conosciuto anche lui>
<Wow stessa cosa, rispondigli>dico io e lui accetta la chiamata mentre io taglio una zucchina.
<Pronto?>
<Pronto. Ciao giulia>
<Ei Hal, quanto tempo che non ci sentiamo>
<Già, tantissimo> mi mancava la sua voce devo essere sincera con me stessa.
<Che fai? Che mi racconti?> gli chiedo poi
<Beh niente di che a dire la verità. Sto lavorando su molti pezzi dopo Torre Eiffel>
<Avrei voluto dirtelo di presenza, ma visto che non posso scendere, te lo dirò qui. il pezzo spacca Hal davvero, mi piace tanto.>
<Mi fa piacere che ti piaccia> dice lui e io sorrido. <Senti ancora vuoi sdebitarti con me immagino?>mi chiede lui e io rido.
<Si beh, non l’ho dimenticato>
<è proprio una sfida impossibile eh? Ti concedo al massimo un caffè se ci vedremo niente di più>
<Questo lo dici tu> dico ridendo
<Figuriamoci se per un passaggio mi faccio problemi> dice lui e francesco mi guarda con un’aria del tipo “un passaggio, eh? E cos’altro?” e io gli dico di stare zitto a bassa voce.
<Beh, mi hanno sempre insegnato così, tu non sarai un’eccezione Hal>
<Va bene, allora un caffè e un babà, ok ?> dice lui e io rido
<Sei testardo, eh?>
<Anche tu> dice ridendo <comunque volevo congratularmi con te per Amici, per il tuo terzo posto. Meritava di essere il primo, ma ormai è andata>
<Vedi che Gaia è brava, se lo è meritato>
<Si, ma te l’ho sempre detto che nessuno mi emoziona come te sul palco, meritavi la coppa>
<Grazie, davvero, ma non mi lamento, anzi. Sono felicissima>
<E io sono felice per te> a queste parole il mio sorriso è smagliante davanti al telefono.
<Grazie>
<Eh di che, comunque presto spero di vederci a Napoli, così puoi offrirmi questo caffè> dice e io rido
<Va bene, lo spero tanto. E comunque non basterà il caffè> dico e lui ride
<Sei pazzesca> dice tra le risate. Sento lo sguardo di francesco addosso e sento che sta sorridendo a ogni parola che ci scambiamo con Hal.
<Va bene giu ora devo andare, vado un po’ in studio con i ragazzi, con i lovers>
<I lovers, mi piacerebbe anche conoscere loro, dalle canzoni che ti producono sembrano essere un team forte>
<Grazie, si, modestamente lo sono. Quando finirà tutto faremo tutto.>
<Ok ci sto> dico io
<Ti saluto Giu, stammi bene>
<Ciao>dico io e francesco riattacca la chiamata. Sento che mi sta ancora fissando e sta ridendo sotto i baffi.
<Che c’è?> gli domando io
<Che c’è? Credo che lo sappiamo entrambi che c’è> mi dice e io poso la cena sul tavolo e inizio  a camminare per tutta la casa velocemente sotto lo sguardo divertito di Fra.
<Lo so benissimo che una delle due persone è lui>dice e io mi fermo
<No, ti sbagli>
<No non mi sbaglio> dice lui sorridendo
<Uffa ma che fai mi leggi nel pensiero?>
<No è solo che una serie di cose me lo ha fatto notare. Ti chiederai “e cosa?” bene, ti rispondo il sorriso dopo ogni sua frase, gli occhi quasi lucidi per i suoi complimenti, le zucchine che stavi per bruciare per parlare con lui e il tuo tono di voce>
<Il mio tono di voce?>
<Si, di una persona innamorata> dice lui e io mi copro il viso con le mani.
<Giulia  è palese> dice lui spostando le mani dal mio viso <E poi penso che sia la seconda persona> dice poi e mi siedo sul divano.
<Se sei innamorata di lui diglielo e basta> dice sedendosi accanto a me
<Io non so se sono innamorata o meno Francesco, sono confusa, non voglio scegliere>
<Ti posso dire che ho proprio percepito il fatto che tu stessi bene mentre parlavi con lui ed è tutto dire>
<Vediamo io… devo aspettare ancora>dico e mi alzo dal divano per prendere la cena
<Ceniamo?>gli dico poi
<Si, ceniamo piccola “cuore confuso”> dice lui
<Non cominciare a darmi soprannomi perché…>
<No no, non lo faccio e non l’ho fatto, giuro> mi dice lui e alza le mani come se gli avessi detto “mani in alto!”
<Ok, bene> dico io e ridiamo insieme. La cena è stata gustosa anche se le zucchine erano un po’ bruciacchiate, ma sono lo stesso venute molto saporite. Stavolta il letto mi sta proprio chiamando e decido di andare a letto presto. Sarà perché è domenica, non lo so, ma sento una enorme stanchezza addosso. Mi sdraio e penso rapidamente a cosa è successo oggi. Mi stupisco ancora sia della capacità di Francesco du leggere la mente sia della sua palese ragione. Hal mi piace, è vero, non lo nego e credo id aver scoperto che è più di un semplice piacere come amico o come persona. So di provare qualcosa di più forte per lui, mi sono resa conto che sembro una ragazzina innamorata che parla con il ragazzo che le piace ogni volta che io e Hal parliamo. Devo necessariamente aspettare di poter scendere a Napoli però, non mi dimentico di Gioele. Forse dovrei prima chiarire con lui e poi parlarne con Hal, non vorrei deludere nessuno dei due. Aspettiamo e vediamo quale strada prende il mio confuso, piccolo, inesperto, pazzo cuore.

spazio autrice-
mi scuso per eventuali errori di battitura, ma spero vi piaccia lo stesso😅❤️
lascia una stellina e un commento se ti va⭐

Lovers per davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora