un bene indescrivibile

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4 agosto 2020…
Hal’s pov…
Le giornate che si sono concluse sono state più che noiose e anche la settimana che è appena iniziata non è di meno. La settimana scorsa ho dovuto salutare giulia poiché è andata a Roma con il team dell’isola degli artisti, la sua discografica e ci siamo lasciati praticamente qualche giorno fa, che tristezza. Le giornate senza vederla, e limitarmi solo a sentirla per telefono, sono molto fastidiose. In questi bei giorni di sole vorrei portarla a mare, o fare una passeggiata mangiando un gelato insieme, uscire la sera. Insomma, semplicemente stare con lei. Nonostante senta la sua voce giornalmente conto istericamente i giorni che mancano prima di vederla, e sono tanti purtroppo. Verrà qui sono a fine agosto e poi, tra l’altro, dovrà ripartire, stavolta per il nord Italia, poiché ha un evento a Massa. Dio che fastidio quando non posso stare con lei, ma non posso dirle nulla, è una questione di lavoro. Sappiamo di dover affrontare separazioni del genere e dobbiamo essere pronti anche a questo. Alla fine saranno solo delle conferme dell’amore e della fiducia reciproca. Restiamo li, tristi, ad aspettarci a vicenda. Oggi, tuttavia, è un giorno importante per me e soprattutto per lei. È il suo compleanno e compie 22 anni. Finalmente si è avvicinata un po’ a me, che ne ho 23, per questo le do i soprannomi come “piccolina” o “piccola mia”, riferendomi all’anno di differenza tra noi. Adoro trattarla così e so che le piace, specialmente quando la coccolo e la accarezzo come fosse una bambina. Ci scambiamo sempre molti momenti di dolcezza, riusciamo a farci stare bene subito. C’è un’intesa particolare tra noi: è come se ci leggessimo nel pensiero. Non avevo mai provato una cosa del genere. Insomma tutti questi pensieri stanno uscendo fuori proprio a causa della sua mancanza e perché la vorrei qui con me. nonostante la distanza oggi, essendo il suo compleanno, non potevo non farle un regalo, anche se è lontana. Adesso non si trova nemmeno più a Roma, c’è stata per poco, si è spostata al mare, a Sabaudia, per trascorrere lì il compleanno con la famiglia. Non siamo neanche così distanti dopotutto, potrei farle una sorpresa andandoci in macchina, ma non ho effettivamente pianificato nulla. Ho pianificato invece di farle una sorpresa, di inviarle un regalo. So che conoscete bene questa mia parte nascosta, ma si, esiste, e so essere molto romantico. Il regalo che le ho fatto non è nulla di troppo costoso o impegnativo, ho solo pensato a cosa potrebbe farla felice e darle un sorriso nel giorno del suo compleanno. Il solo pensiero che possa essere felice per una cosa che ho fatto io mi riempie di gioia, come è normale in ogni coppia. Anche se siamo lontani, voglio la sua felicità. Motivo per cui le ho inviato una scatola con dentro alcune cose: una cornice con una nostra foto, fatta per le vie di Napoli, un biglietto di auguri in cui le ho scritto due parole dando anche sfogo anche ai miei piccoli scarabocchi simpatici e, per ultimo ma non per importanza, un anello. un anello che ho trovato dopo infinite ricerche. Purché fosse quello perfetto ho passato un pomeriggio intero tra negozi di gioielleria. Anche se stavo per impazzire in mezzo a tutti quei luccicanti gioielli, ne è valsa la pena perché so che ne rimarrà soddisfatta. Mentre penso a tutte le ore passate in centro a Napoli per trovare questo anello, sento la macchietta del caffè che fischia forte, facendomi rendere conto che il caffè è pronto. Sento l’odore forte e buono che emette e mi avvicino alla macchinetta per spegnere il fuoco. Accidentalmente urto la macchinetta e un po’ di liquido bollente mi finisce sul dito.
<Cazzo!>esclamo allontanando la mano velocemente dalla macchinetta <Sono stupido, complimenti>dico insultandomi da loro mentre metto il dito in bocca per trovare refrigerio. Senza troppi problemi, riesco a prendere la macchinetta e versare il caldo caffè nella tazzina. Prendo dei biscotti e faccio coazione. Il sole caldo di agosto entra dalla finestra e si riflette sullo schermo della tv, mi fa quasi sudare. L’unica cosa che potrebbe farmi piacere è fare un bel bagno a mare, ma non ho preparato nulla, credo che anche stasera finirà con le solite serate tra noi amici a casa. Devo dire che da quando sto con Giulia sono diventato un po’ più…come…riflessivo ed equilibrato, ecco. Do molto peso a quello che faccio, perché so che dall’altra parte c’è la mia dolce metà che lo viene a sapere, e per mantenere un rapporto solido cerco di fare tutto al meglio. Il fatto di condividere così tanto amore incide molto sulla vita di tutti i giorni. Le scelte devono 10000 volte prima di farle, un passo lo si fa dopo essere sicuri di non cadere, ma soprattutto ogni cosa deve essere fatta nel rispetto del proprio partner. La storia dei passi per me è importantissima, non posso permettermi di sbagliare qualcosa rovinando tutto, solo perché non ho pensato bene prima di agire, è da immaturi. Sono coinvolto in una relazione seria a quanto pare, non esistono errori. Dai sbagli poi nascono incertezze, distanze, dubbi. Pensate che è proprio da un passo falso che ha luogo una delle cose più frequenti nelle coppie, il tradimento. Tradire non ha senso, per questo bisogna fare attenzione ai proprio passi e, dopo, eventualmente, prendersi le proprie responsabilità. Questo discorso è ben chiaro a noi due infatti, finora, nonostante la distanza, va tutto bene, tutto va meravigliosamente. La fiducia è alla base di tutto e su questo non ci piove. Proprio per questo discorso mi sento diverso, equilibrato. Sto imparando ad avere una visione diversa del mondo, la visione di qualcuno  che ama e che non vuole deludere la persona amata. Mi sento come quando i bambini prendono le prime “importanti” responsabilità, come quella di andare a comprare il pane. Per un bambino è importante, si sente grande, e anche io mi sento grande se la mettiamo così. È un grande peso, ma se dietro c’è tutto l’amore che mi può dare Giulia, è più che piacevole.
La mia mente di un filosofo viaggia mentre il mio caffè è ormai finito e anche l’edizione del tg delle 8 è giunta al termine. Capisco che devo necessariamente darmi una mossa e, soprattutto, chiamare Giulia e farle gli auguri. Tornando a lei il pacco che le ho inviato dovrebbe arrivarle proprio oggi, si, sono sicuro. Dopo una certa somma di euro che ho dato alle poste, farlo arrivare puntualmente è il minimo. Controllo su internet dov’è il pacco, tracciandolo. Mi conferma che arriverà oggi e tiro sospiro di sollievo, non sapete che ansia che ho che possa essere perso. Mentre faccio un giro su WhatsApp per rispondere a qualche buongiorno che mi è arrivato l’applicazione si blocca per un secondo perché mi sta arrivando una chiamata. È mia madre
<Pronto?>
<Pronto Alfredo>
<Ue mamma, dimmi>
<Tutto ok, amore?>
<Si perché? Successo qualcosa?>
<No tutto a posto, solo che non mi hai chiamata ieri sera>
<eh sì, lo so, sono stato in studio fino a tardi, poi si è fatta la mezzanotte e sicuramente stavi già dormendo>
<Ah, va bene, ho capito. Fatto colazione?>
<Si, mi sono appena svegliato praticamente>dico io sbadigliando un po’
<E Giulia l’hai sentita?>
<No, non ancora, dopo le chiamo, starà dormendo. Poi oggi è anche il suo compleanno>
<Davvero? Falle gli auguri anche da parte mia>
<Va bene mamma>
<Ti avevo chiamato anche per dirti che stasera non devi prendere impegni perché siamo tutti inviatati dallo zio per festeggiare la famosa laurea di tuo cugino>
<Uà , serio? Proprio oggi che avevo altri piani>dico io mentendo cercando si sgravarmela
<No, non ci sono altri piani Alfredo, oggi a casa dello zio per cena>
<Va bene mamma, ok>
<Ma poi una curiosità, che le hai regalato a Giulia?>
<Lo sai no che non sta più qua a Napoli da un po’? ecco, anche se non è qui le ho regalato comunque qualcosa di bello che le ho spedito là, dov’è.>
<E cos’è?>
<Uà, come sei curiosa>dico ridendo e la sento ridere <Comunque è un pacco, non è una sola cosa, sono più cose. C’è un cuscino con noi due, una cosa che le ho scritto e l’anello di cui ti avevo parlato, quello per cui ho girato tremila negozi>
<Mamma mia Alfredo come sei romantico, se fossi più giovane sarei io la tua ragazza> dice mentre ride e rido con lei <Il mio piccolo dolce figlio>
<Quanta dolcezza mamma…> dico io mentre rido
<Sarai sempre il mio piccolo amore Alfrè, sempre> dice mentre le sorrido, amo quando fa così. Non ve l’ho mai detto forse, ma con mia madre ho un rapporto più che speciale. siamo uguale, in tutto e siamo sempre andati d’accordo. Poi la mancanza di mio padre mi ha fatto unire a lei in un modo speciale.
<Ok mamma, ti voglio bene, ci vediamo stasera> le dico
<Ciao amore ciao>mi dice lei e riattacca. Rido ancora alle sue parole, mi fa sempre sorridere e l’ha sempre fatto. Anche quando iniziai con la musica lei c’era sempre per sostenermi. Mi supportava non solo come artista ma anche moralmente. È una delle persone più fondamentali della mia vita, se non la più fondamentale. Parte della mia passione per la musica è uscita fuori proprio grazie ai miei genitori. Io ero appassionato di canto sin da bambino e poi mio padre, prima che se ne andasse per sempre, mi ha trasmesso l’amore per la scrittura e, già da una tenera età adolescenziale, avevo ben chiare le mie idee. Il mio percorso musicale non è stato facile finora, ho lottato tanto e ancora stento a credere che mi si sia presentata un’occasione così importante, come quella di fare un pezzo con Giulia e Lele. È incredibile come piano piano vedo un po’ di luce in fondo al dannato tunnel che percorro da anni e ne sono entusiasta. Tutto ciò che si creerà da ora in poi è dedicato proprio alle persone che ci sono state fin dal primo momento in cui sono entrato nel tunnel, che veramente sono state con me dal giorno zero. Quando arriverà il giorno della mia rivincita lo dedicherò solo a chi non se n’è mai andato, senza rimorsi. Blatero quasi da solo mentre cerco un po’ di significato nelle tazze da lavare, come al solito penso troppo e mi perdo in oggetti che non c’entrano nulla con i miei discorsi. Rimuovo tutto, mi do da fare e che inizi questa giornata. La cosa più importante, di cui certo non mi sono dimenticato, è chiamare giulia. Vedo che sono quasi le nove e, sapendo che è mattiniera, la chiamo. Il telefono squilla dall’altra parte e probabilmente sarà tranquillo sul comodino mentre la sua proprietaria dorme profondamente.
<Pronto>mi dice una voce parecchio assonnata
<Ei, dormigliona ti ho svegliata?>
<Alfredo, ciao, no ero già sveglia>
<Appena sveglia forse>le dico io ridendo e la sento ridere <Tanti auguri di buon compleanno amore>
<Grazie>mi dice con una voce da bambina, mi verrebbe di abbracciarla forte.
<Non sai quanto avrei voluto passare questo giorno con te>
<A chi lo dici> mi dice piano <Mi manchi Hal, tanto>
<Anche tu mi manchi>
<Non riesco a pensare che ancora manchino troppi giorni prima di rivederci>
<Non ci dobbiamo pensare, vedi che voleranno. Soprattutto tu, anche se siamo lontani, goditi questo giorno amore>
<Si, ma non ci sei tu>
<Lo so, ma vedi che in certo senso ci sarò>
<In che senso>mi dice e io rido
<Tu fidati che sarò con te>
<Non è che dal nulla spunti qui> mi dice ridendo
<No, non intendevo fisicamente, purtroppo. Tu fidati, non mi fare dire altro>
<ok mi fido di te amore> mi dice piano <farai qualcosa stasera?> mi chiede poi
<Si mi ha chiamato mia madre prima, devo festeggiare una famosa laurea in famiglia. A proposito ti salute e ti manda gli auguri>
<Devi ringraziarla tanto>
<sarà fatto>le dico <sei stanca amore?> le chiedo poi
<No, non sono stanca è che penso già alle cose che dovrò fare e mi metto ansia da sola>
<Non ci pensare amore, siamo in piena estate, tu sei al mare, rilassati>
<Il mio relax saresti tu. Stare una giornata a mare insieme, qui, e poi finire la sera, tardi, sul divano a farci le coccole. Uffa mi innervosisco se ci penso> mi dice e io rido alla sua ultima frase che ha detto con un tono molto divertente.
<Dai che ci vediamo presto e recuperiamo tutto il tempo perso, promesso>
<Va bene>
<Mi raccomando eh, oggi occhio a chi suona al tuo campanello oggi>
<A proposito di ansia tu me ne metti poca eh> mi dice ironicamente e io rido alle sue parole
<Secondo te io, che ti amo così tanto, posso non farti un regalo di compleanno?> le dico e la sento ridere
<Ma tu…>dice e ride <Quanto ti amo> mi dice dolcemente
<Adesso non ti dico più nulla e chiudo questa chiamata altrimenti ti spoilero tutto e non va bene perché doveva essere una sorpresa>dico io ridendo
<Va bene, come vuoi tu. Grazie amore, ci sentiamo>
<Ciao piccola, salutami tutti e ancora auguri>dico e riattacco al chiamata. Sarà stata la sua voce così piccola che mi sussurrava le parole a farmi cedere. Fortunatamente le ho detto solo del regalo, il che è già un peccato perché doveva essere una sorpresa, ma non le ho detto il contenuto. Sento già la sua felicità mentre apre il pacco. Adoro tenerla così sulle spine per poi farle delle sorprese per cui è felicissima, mi fa sentire bene. Quando lei sta bene io sto bene, è stato così fin dall’inizio. E anche stasera sarà così, nonostante la serata un po’ noiosa che mi aspetta, sentirò forte e chiaro il suo sorriso.

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