Caveira (Rainbow Six Siege)

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Tutti i diritti sul personaggio di Caveira e di Rainbow six siege sono attribuiti alla casa di sviluppo videoludico francese Ubisoft. Buona lettura.

Caveira POV

"Libero" dissi alla radio dopo aver controllato l'ennesima stanza vuota. Mi trovavo in Libia, in un campo di prigionia per immigrati usato per il traffico di esseri umani dalle Maschere Bianche. Alibi prima di venire qui ci aveva detto che tutti gli immigrati che attraversano la Libia, per arrivare in Europa, finiscono qui e per via della corruzione delle forze dell'ordine vengono comprati e fatti lavorare come schiavi. Le Maschere Bianche avevano di recente deciso di usare questo metodo per catturare più persone possibili e trasformarle in soldati per la loro pericolosa causa. Noi eravamo stati mandati a ripulire questo posto e liberare i civili, ma sembra che qualcuno ci abbia preceduto. È da quando siamo entrati in questo stabilimento che io e la mia squadra non facciamo altro che trovare stanze messe a soqquadro e cadaveri di Maschere Bianche. "Dokkaebi, hai trovato qualcosa in quei computer?" chiese Montagne "nulla, gli assalitori sono stati meticolosi, hanno rubato ogni dato conservato qui" rispose lei. Io continuai a perlustrare i vari corridoi disseminati di fori di proiettili e cadaveri, ma più andavo avanti più mi sembrava di perdere tempo, ormai gli assalitori erano andati via. "Aspettate, credo di aver trovato qualcosa" disse Dokkaebi alla radio "che cosa?" chiese Ash "una registrazione di una videocamera di sorveglianza, è corrotta, ma se torniamo alla base la posso sistemare" rispose "voialtri, avete trovato niente?" chiese Ash e tutti gli altri risponderono negativamente "va bene, torniamo all'elicottero e rientriamo alla base" concluse. Uscimmo dal campo e salimmo sull'elicottero con cui eravamo arrivati, per tutto il viaggio non venne detta una parola. Arrivati alla base Dokkaebi si mise subito al lavoro suo video mentre io ritornai nel mio alloggio. Non successe nulla per tutto il giorno, almeno per me. Il giorno dopo venni chiamata per degli aggiornamenti su ciò che Dokkaebi aveva trovato, andai verso l'ufficio di Harry e appena entrata lo vidi seduto alla sua scrivania.

"Buongiorno Tania, vedrò di non girarci intorno, questo è quello che si può vedere nel video" disse e girò il suo computer mostrandomi la registrazione, vedevo alcune persone armate che entravano dentro una delle stanze del campo, parlavano arabo ...

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"Buongiorno Tania, vedrò di non girarci intorno, questo è quello che si può vedere nel video" disse e girò il suo computer mostrandomi la registrazione, vedevo alcune persone armate che entravano dentro una delle stanze del campo, parlavano arabo e non conoscendolo, non capivo cosa si stavano dicendo. Ad un certo punto entrò un uomo, aveva una pistola e sembrava dare ordini agli altri di uscire, per poi guardare alla telecamera e sparargli. "Chi sono?" chiesi "trafficanti di esseri umani, fenomeno molto diffuso in Africa, medio oriente, Cina e Corea del nord. Questi sono guidati da un certo (t/n) (t/c), siriano, nato nel 1999, i suoi genitori li hanno uccisi i Navy Seals nel 2011 per via del loro appoggio al PKK, da quando è adulto ha iniziato la sua scalata nel mondo del traffico di umani e adesso è il migliore" disse Harry "perché ha ucciso le Maschere Bianche? Sono per caso rivali?" chiesi io "pensiamo che semplicemente le Maschere Bianche si trovassero tra i trafficanti e le persone da prendere, almeno in quel caso" rispose. Girò il computer verso di lui, digitò qualcosa e poi lo rigirò verso di me, facendo i vedere quello che penso sia (t/n) assieme a delle Maschere Bianche "quest'immagine è stata scattata in Somalia 3 anni fa, da quello che sappiamo le Maschere Bianche gli avevano offerto una collaborazione, ma visto quello che è successo ora non penso che la cosa sia andata in porto" concluse. "Capisco, posso sapere adesso perché mi ha chiamata?" chiesi "devi infiltrarti nella sua organizzazione e scoprire quali collegamenti ha con le Maschere Bianche e nel mentre devi anche tenerlo vita" disse "perché dovrei impedire che muoia? Non sarebbe meglio per tutti se lui scomparisse?" chiesi contrariata "sarà un criminale, ma è anche un informatore dell'Interpol riguardo a cellule terroristiche che vogliono arrivare in paesi occidentali tramite le rotte migratorie, è un male necessario". Decisi di non ribattere sull'argomento e ritornare alla missione "come faccio ad entrare nella sua organizzazione?" chiesi "Dokkaebi è riuscita a scoprire come reclutano nuovi collaboratori, avviene a cadenza mensile, però il metodo per entrare cambia sempre. Dovrai andare in un porto in Libano a queste coordinate, domani, avvicinati a questa nave cargo ormeggiata e appena vedi due persone armate digli questa parola, loro poi ti diranno che fare" disse mostrandomi un immagine della nave e la parola che dovevo dire era in arabo, sarà difficile memorizzarla "posso sapere perché non possiamo mandare qualcuno che conosce l'arabo?" chiesi "o sono impegnati in altre missioni o sono pessimi a mentire, da altri tentativi di infiltrarsi da parte di altre forze sono andati a monte per via della capacità di deduzione del loro capo, ogni loro copertura è saltata dopo essere stati guardati da lui, per questo non cambierai più di tanto la tua storia, semplicemente dovrai scegliere le parole giuste con cui raccontare il tuo passato" concluse "va bene, se serve per abbattere le Maschere Bianche, lo farò" risposi. Dopo qualche ora dalla fine della conversazione, venni portata in Libano da un aereo e venni lasciata con tutto ciò che mi serviva in uno zaino. Iniziai ad andare verso il porto designato prendendo un taxi, per fortuna non era tanto lontano dal luogo in cui mi avevano lasciata e riuscii a pagare con alcuni dei soldi che mi erano stati dati. Vagai per il porto alla ricerca della nave sulla quale dovevo entrare, dopo circa un'ora di ricerche la trovai. Era imponente, riuscivo a malapena a vederla nella sua interezza. Se il capo di questa organizzazione possiede una nave così grossa, allora i suoi fondi devono essere altrettanto grandi. Percorsi tutto un lato della nave e riuscii a scorgere un'entrata, era presieduta da due guardie ben armate. Quando arrivai davanti a loro dissi la parola d'ordine, sperando di dirla giusta "الموت" dissi, loro storsero il naso per la mia pessima pronuncia, mi misero un braccialetto rosso al polso e mi lasciarono entrare. Salii per la passerella che mi conduceva verso una porta che quando chiusa si sarebbe mimetizzata con il fianco della nave, appena entrai venni diretta da delle frecce gialle dipinte verso un unica direzione che io continuai a seguire. Ad un certo punto incontrai alcuni tizi che mi fermarono, ma appena videro il bracciale decisero di ignorarmi. Alla fine le scale mi portarono davanti ad una coppia di porte, sembravano degli spogliatoi, accanto ad una c'era la figura stilizzata di un uomo e accanto all'altra quella di una donna. Entrai in quello con accanto il simbolo della donna e vidi alcune donne la cui età spaziava tra i 28 e i 36 anni che si stavano cambiando in delle tute che somigliavano a delle divise militari. Forse per entrare bisogna combattere, c'era scritto nell'annuncio di reclutamento, tra le cose da portare, c'era anche una divisa da combattimento e io avevo preso quella più anonima che potevo procurarmi. Forse bisogna combattere in una simulazione di una battaglia, se così fosse, allora io sono la più esperta se non ci sono altre persone che hanno ottenuto un addestramento. Ad un certo punto sentimmo un suono molto grave ed il pavimento iniziò a muoversi, la nave deve essere salpata, forse vogliono aggiungere una sfida in più. Poco importa, ad un certo punto una donna armata e con la testa coperta da un hijab entrò e ci disse in tono imperativo "chi è pronta mi segua, chi non lo è si sbrighi" eravamo praticamente tutte pronte, quindi la seguimmo, accanto a noi avevamo i maschi che si erano imbarcati e che stavano seguendo il nostro stesso percorso seguendo un uomo coperto da una corazza. Non lo avevo notato prima, ma queste persone erano di varie nazionalità, sembrava la versione criminale e più estesa di Rainbow. Ci condussero verso una porta e ci fecero entrare, era un'armeria "questi sono fucili carichi con palline da softball, quando avrete finito di armarvi ritornate qui" disse l'uomo con un forte accento russo. Andammo tutti quanti alla ricerca di varie armi, vidi una pistola con attaccata un silenziatore, la presi subito, andai a cercare se ci fossero anche delle armi da corpo a corpo e vidi un coltello da combattimento dalla lama non affilata, presi anche quello. Appena finimmo di prendere le nostre armi ritornammo all'entrata e ci mettemmo davanti a quelli che ci hanno portati qui "adesso che avete finito, ecco cosa dovete fare, vi affronterete in una simulazione di battaglia, appena uscite prendete una tessera da quella scatola, ci sono 4 tipi di tessere, rosse, gialle, blu e arancioni, quelle indicheranno in quale squadra sarete, dopo averle prese ed esservi riuniti seguite le frecce blu verso al campo. Ora muovetevi o vi scarico in mare!" ci urlò la donna, tutti uscirono e presero una tessera, a me è capitata quella arancione. Mi avvicinai agli altri che ne avevano una uguale, mi sembravano tutti quanti abbastanza bravi a prima occhiata, ma ciò sarà da verificare sul campo.

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