Ashe (Overwatch)

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I diritti sul personaggio di Ashe e sull'universo di Overwatch appartengono alla casa di sviluppo videoludico americana Blizzard. Buona lettura. ALLA FINE C'È QUALCOSA DI IMPORTANTE QUINDI LEGGETE FINO ALLA FINE.

Ashe POV
Ci stavamo dirigendo verso il punto di randevouz in cui avremmo dovuto assaltare un camion pieno di armi che ci assicurerà un bel gruzzolo se rivenduto alle persone giuste. Indicai ai miei compagni sulle hoverbike di tagliare la strada al camion, mentre io mi diressi con un altro gruppo per aggirarlo. Appena il camion arrivò, il primo gruppo gli tagliò la strada al camion che tentò di tornare indietro per evitare il confronto, ma dietro c'ero io, il conducente decise di prendere un ponte per arrivare dall'altra parte del canyon in cui eravamo, davvero pensavano che non avessi messo in conto la presenza di un ponte così in piena vista? Appena salirono sul costrutto diedi l'ordine di far detonare le cariche per abbattere il ponte, il camion precipitò nel burrone verso una piattaforma creata da noi. Il veicolo si schiantò e noi andammo a recuperare il carico, appena arrivammo trovai altri dei miei uomini che stavano cercando di aprire le porte "allora ci vogliamo dare una mossa, non abbiamo tutto il giorno" dissi, loro provarono a metterci più olio di gomito, ma non cambiava comunque la situazione. Voglio bene a queste persone come se fossero la mia famiglia, ma ammetto che a volte sono degli incapaci totali "basta ho perso la pazienza, Bob fa qualcosa" dissi al mio braccio destro Omnic che corse verso di me.

Appena arrivò, scardinò le portiere e mi fece spazio per farmi ammirare il bottino, una montagna di armi e munizioni di livello militare

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Appena arrivò, scardinò le portiere e mi fece spazio per farmi ammirare il bottino, una montagna di armi e munizioni di livello militare. "Signori, abbiamo fatto centro" dissi e tutti esultarono, sentimmo però una debole risata, con lo sguardo mandai alcune persone a controllare. Loro tirarono fuori uno dei conducenti e lo trascinarono da me "lui è l'unico superstite, l'altro è morto sul colpo, ha il collo piegato in una maniera innaturale" disse uno, il pilota mi guardò e io rivolsi il mio sguardo a lui. "Dimmi, che cosa hai da ridere?" dissi utilizzando la canna del mio fucile per alzare il suo mento "rido perché voi non sapete in che cosa vi state cacciando" disse con un debole sorriso, mi dava fastidio il fatto che ci sottovalutasse, gli tirai una ginocchiata sul naso e lo presi per il capelli "tu sai chi sono io?" dissi puntandogli questa volta il mio fucile a canne mozze ad un occhio "noi siamo i Deadlock, siamo la banda più temuta di tutta l'Arizona, quindi vedi di non fare il duro mancando di rispetto me e il mio gruppo perché non sei nella posizione di farlo" dissi arrabbiata "in confronto a quello per cui lavoro, tu e i tuoi amici siete solo dei rubagalline" rispose per poi morire per le ferite subite dalla caduta. "Lasciatelo dove è, gli avvoltoi faranno il resto" dissi e andammo via con il frutto del nostro lavoro, notai che tra le casse ce ne era una più grossa e pesantemente corazzata, mi domandai cosa ci potesse essere dentro. Tornammo alla nostra base al Deadlock Canyon, mettemmo parte del carico nel nostro magazzino e le altre le mettemmo da un'altra parte nell'attesa di trovare un acquirente. La pulce nell'orecchio che continuava ad assillarmi era il contenuto di quella cassa, probabilmente c'era qualcosa di grande valore, non si mettono tutte quelle protezioni per niente, decisi di esaminarla più a fondo. Il contenitore era in acciaio inossidabile, aveva i simboli di radioattività e rischio biologico, con dei ganci in titanio per chiuderlo, l'unico modo per aprirlo è un pannello numerico e un riconoscimento di impronta, dal suono che produce quando lo si colpisce deduco che dentro ci sia del piombo per impedire la sua rilevazione. Potrei provare a bypassare il pannello, ma sembra essere uno degli ultimi modelli, sarà un problema riuscire ad hackerare il sistema centrale e riconfigurare il riconoscimento con la mia impronta, magari sarà stato messo persino un meccanismo di difesa per queste occasioni come una specie di autodistruzione, al momento però non ho la forza necessaria per questo, farò domani, quando avrò la mente più lucida, diedi l'ordine di non toccare la cassa e dichiarai conclusa la giornata.

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