Clockwork

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(t/n) tuo nome
(t/c) tuo cognome
(t/s) tuo soprannome
(t/ca) tuoi capelli
(t/o) tuoi occhi
"dialoghi"

Natalie POV
Avevo una casa una volta, una casa dove potevo essere quella che ero veramente. Stavo bene in quella casa, avevo anche una relazione, con un ragazzo che mi era stato accanto sin dal giorno in cui ho ucciso i miei genitori e mio fratello, una figura che potevo considerare come un vero padre per una volta e anche degli amici. Però qualcosa era successo, dopo anni che non sentivo più nulla oltre che al mio istinto omicida, ricominciavo a sentire delle emozioni. Purtroppo ho cominciato con la peggiore di tutte, il rimorso.

Flashback
Un anno fa lo Slenderman aveva ordinato a me e al mio ragazzo, Ticci Toby, di uccidere un'intera famiglia, noi andammo e in poco tempo eravamo sul luogo, uccidemmo prima il padre e poi la madre, per poi passare ad eventuali figli, fu nel momento in cui vidi la loro figlia nel letto con un peluche di una giraffa tra le braccia che cambiò tutto. Il momento in cui lei mi vide coperta del sangue dei sui genitori con un coltello in mano pronta a fare fuori anche lei, io le tolsi le coperte di dosso per osservarla meglio, notai che aveva dei segni sul corpo, lividi e contusioni di altro genere. Veniva maltrattata, non so da chi ma sono quasi sicura dal padre, era nella stessa situazione in cui ero io prima di incontrare lo Slenderman. Dopo averla osservata nei suoi occhi terrorizzati, venni a poco a poco assalita dai sensi di colpa, tutte le persone innocenti che avevo ammazzato cominciavano ad urlarmi nella testa maledizioni di ogni genere, insulti e tanto altro. Non la smettevano erano furiose e tristi, cominciai a tenermi la testa e ad urlare in preda al panico e al dolore psicologico che affrontavo in quel momento. Mi accasciai a terra e mi misi in posizione fetale su un fianco, senza smettere di urlare, piangere e pregare che la smettessero. A quanto pare avevo attirato l'attenzione di Toby che urlò "Natalie!" osservò poi la bambina la prese per il collo e alzò una delle sue accette "non farlo ti prego, non ucciderla" urlai più forte che potevo, non ce ne era bisogno in quanto eravamo soli, ma io avevo a che fare con centinaia di persone nella mia testa e quindi mi venne istintivo urlare per farmi sentire. Purtroppo lui era troppo impazzito per fermarsi e stava per colpire la bambina, io chiusi gli occhi, per la prima volta, dopo anni di omicidi, che tentavo di fare la cosa giusta era ovvio che non mi sarebbe andata bene, ma non potevo assistere al mio stesso fallimento. Quando però non sentii il rumore dell'accetta affondare nella carne e le voci che mano a mano diminuevano di intensità fino a svanire, riaprii gli occhi e vidi Toby che stava osservando qualcosa oltre me, con la bambina paralizzata dal terrore, ma in compenso libera dalla sua presa. Mi girai e vidi lo Slenderman, lui posò il suo sguardo (se così si può definire) su di me, io quando lo vidi di tutta risposta cercai in un primo momento di fuggire, per una volta ero spaventata dalla sua presenza. Poi cercai di calmarmi, mi alzai e cercai di tenere alto lo sguardo. Lui notò che qualcosa era cambiato in me, ma decise di portarmi via e disse di lasciare in vita la bambina, mi consolai per la sua decisione, andai via, con Toby al seguito. Dopo qualche giorno in cui non uscii dalla mia camera della magione nella foresta, troppo confusa e traumatizzata da ciò che era successo, lo Slenderman mi comunicò assieme agli altri proxy, che io ormai avevo riacquistato le mie emozioni dopo aver visto negli occhi uno dei miei cinque doppioni, spiegò che ogni persona nel mondo ha cinque copie esatte di sé stesso, dal fisico al comportamento, e che lui ci ha mandati a uccidere i nostri doppioni così che lui non potesse perdere la sua influenza su di noi. Infatti quando due doppioni si guardano negli occhi si attiva quello che lui chiama "effetto specchio" ovvero l'annullamento di ogni tipo di maleficio: in quanto gli occhi sono il portale per l'anima e quando due doppioni si osservano il maleficio cerca di entrare nell'altro corpo attraverso gli occhi, ma dato che il passaggio del maleficio è molto stressante per il suo portatore, il contatto visivo dura sempre poco e visto che il maleficio ci impiega meno di un secondo ad uscire, non appena il contatto si spezza, svanisce, in quanto non ha più un collegamento da entrambe le parti. Io non sono riuscita a uccidere quella bambina e dato che l'ho guardata negli occhi l'incantesimo dello Slenderman si era spezzato, ero compromessa non potevo più stare lì, così fui costretta a prendere le mie cose e ad andarmene.

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