Annie (Shingeki No Kiojin)

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Le regole le sapete quindi buona lettura.
Allerta spoiler sulla trama dell'anime sopracitato.
Ogni diritto sui personaggi usati (eccetto il protagonista e il cameo) e sulla trama di Shingeki No Kiojin è riservato a Hajime Isayama.

(t/n) POV
"Cadetto (t/n) (t/c)" "a rapporto signore" "riposo soldato" e incrociai le mani dietro la schiena in attesa di ordini. "Mi dispiace il fatto che tu per un posto non sia riuscito ad entrare tra i primi dieci, promettevi bene" "non importa signore, ho fatto del mio meglio e poi avrei comunque scelto il corpo di guarnigione". "È quello il corpo in vuoi entrare? Essendo uno che proviene da una città all'interno del Wall Rose, mi chiedo perché tu non avessi intenzione di far parte del corpo di gendarmeria per poter vivere meglio, tu vivi già abbanstanza bene" si alzò dalla sedia e si avvicinò a me mettendomi una mano sulla spalla. "Detto fra noi, io vivevo a Shiganshina e ora sono nel corpo di gendarmeria, non fa mai male essere un po' arrampicatore sociale" detto questo si appoggiò alla scrivania con le braccia conserte e proseguì "però non credo che tu sia il tipo da rimanere chiuso in ufficio a compilare scartoffie". "In effetti è così signore, voglio arrularmi nel corpo di guarnigione per poter proteggere la gente, non voglio che la tragedia di cinque anni fa diventi un fardello solo per quelli che l'hanno vissuta. Ho intenzione di fare la mia parte, dopotutto i giganti sono un problema di tutti, solo se facciamo fronte comune possiamo sconfiggere il nostro nemico. Ho scelto il corpo di guarnigione perché non voglio rimanere a compilare scartoffie tutto il giorno, ma non sono abbastanza coraggioso per poter uscire dalle mura, per questo ho deciso di proteggere le persone più bisognose da vicino". Lui rimase sorpreso e mi fece un lento applauso "cacchio che discorso! Sai che ti dico? Hai ragione" ero sorpreso, davvero uno della gendarmeria mi stava dando retta. "Dice davvero?" "sì, sono d'accordo, solo unendo le forze potremo battere i giganti e tu potresti essere il primo di una lunga serie di persone che uniranno tutte le classi del popolo delle mura" disse staccandosi dalla scrivania, si versò un bicchiere di vino, per poi avvicinarsi alla finestra. Mi fece cenno di avvicinarmi e così feci, alla finestra si poteva vedere la città e il Wall Rose, una vista vista magnifica "sai vorrei anche io fare la mia parte" disse e mi girai verso di lui, i suoi occhi erano tristi, non pensavo che avrei mai visto "l'ufficiale occhi di diamante" triste "purtroppo ho le mani legate, non ho piena libertà di movimento, sono troppo in alto nei ranghi per non essere notato e a volte mi sento osservato mentre torno a casa" la cosa mi preoccupava. Disse qualcosa parlando sottovoce, nonostante non fossero affari miei il mio udito sviluppato sentii questa frase "Credo che mi stiano seguendo da quando ho trovato quel documento, non c'è dubbio il governo nasconde qualcosa e se così fosse significa che io ho i giorni contati" la cosa mi scioccò, ma cercai di non farlo notare, lui aveva ficcato il naso dove non doveva e adesso ne stava per pagare le conseguenze. Bevette un sorso di vino e disse "per questo il cambiamento deve arrivare dal basso, solo una domanda e poi ti lascio ai tuoi doveri" a quanto pare non si era accorto del fatto che io avessi ascoltato "sì, mi dica" "se tu sei così determinato ad entrare nel corpo di guarnigione, allora non sei preoccupato del fatto che non potrai vedere più Annie Leonhardt vero?" la domanda mi fece arrossire, non ci avevo pensato al fatto che non avrei più visto tanto spesso Annie "cosa è quella faccia, ho toccato un punto debole, ti piace non è vero?" disse con un sorriso beffardo. In effetti lei mi piace, non so dire se io le piaccio e poi mi sembra che lei piaccia anche a Berthold e lui è un buon amico daaah che casino. "M-mi scusi, ma avrei del lavoro da fare prima che i giganti attacchino di nuovo" proprio quando avevo finito la frase un fulmine cadde fuori dalle mura, mostrando in lontananza il gigante colossale. Io ero terrorizzato dalla sua presenza e sorpreso dalla tempistica del momento, lui si girò verso di me con uno sguardo scioccato e mi disse in tono scherzoso "che sia ben chiaro, per me la colpa è tua" come poteva scherzare in un momento simile lo sapeva solo lui, mi aprì la finestra e io mi gettai. Avendo il dispositivo di manovra tridimensionale, riuscii a muovermi tra i palazzi verso il muro. Sentii un colpo fortissimo "ha sfondato, direi che come primo giorno di lavoro sarà parecchio impegnativo" ero ancora molto lontano, ma dovevo dosare il gas altrimenti sarò a secco quando arriverò. Spero solo che Annie stia bene.

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