Now you see me

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L'oscurità iniziò a fare i bagagli, lasciando il posto alla sua cara amante luce. Quest'ultima cominciò ad occupare la camera, abbandonando i propri averi in giro e colorando l'arredamento con la propria essenza. Tra il mobilio vi era presente anche la figura di un ragazzo dalla pelle dorata, dai riccioli scuri e dalla corporatura modellata a regola d'arte. Disteso tra le lenzuola, con le labbra dischiuse e un'espressione serena in volto, appariva come una sorta di angelo dormiente, quando lui era l'esatto opposto di quella similitudine. La beatitudine del giovane venne interrotta dalla nuova occupante della stanza, che non vedeva l'ora di mostrarsi in tutto il suo splendore, perciò tentava di farsi strada attraverso i frangenti della tenda che davano dall'esterno verso l'interno. Riuscendo nel suo intento, destò Wooyoung, il quale emise un verso di pura insoddisfazione, stropicciandosi gli occhi, come se il gesto fosse una specie di difesa. Era troppo presto per prendere parte alla quotidianità di tutti i giorni, anche se il suo stile di vita non conosceva affatto il significato della parola "routine". Pochi elementi, invero, potevano essere considerati delle vere e proprie abitudini, ma al di là di quei dettagli, vi era il nulla. Ogni ora, ogni momento, ogni secondo, poteva essere l'occasione per un susseguirsi di emozioni o/e di esperienze, a detta di Wooyoung. Il posto in cui lavorava era una miniera d'oro. Cada serata c'era qualcosa di insolito. Che si trattasse di un completo nuovo da indossare, di ragazzi inesperti, che si addentravano, per la prima volta, nel mondo dello strip o che si provassero dei giochi inventati sul momento, da mettere poi in pratica, al diciannovenne poco importava, perché ognuno di quei dettagli forniva sia soldi che divertimento. Quest'ultima parola balenò nella mente del giovane, il quale aprì definitivamente gli occhi, seppur piano, per venire a contatto con la realtà e rinchiudere i sogni nel cassetto, per poi riprenderli la notte successiva, come succedeva sempre.

Wooyoung infilò i piedi all'interno delle sue ciabatte, piene di piume chiare all'esterno, allungando una mano verso l'appendiabiti e pescando il proprio accappatoio. Lo indossò, chiudendone le estremità con il cinturino adiacente. Fosse stato per lui, avrebbe girato per casa completamente nudo h24 o perennemente con l'ultimo indumento citato addosso. Non che lui non avesse già fatto entrambe le cose, durante le giornate passate all'interno della struttura.

Sbadigliando, andò dritto dritto in cucina, per prepararsi qualcosa e poter gustare una decente colazione. Di solito, la mattina prendeva un cornetto alla Nutella, dato che, secondo la sua opinione, sapeva bene come consumare le calorie grazie al sesso, poi lo inzuppava nel caffè macchiato, che preparava direttamente la macchinetta costosa, che aveva comprato recentemente.

Non fece eccezione quel giorno e tirò fuori uno dei cornetti, che teneva in frigo, per scaldarlo nel forno a microonde, nel mentre impostò le sue preferenze su colei che emetteva la sua droga preferita e attese. Non appena il timer richiamò la sua attenzione, aprì le notifiche dei social e le controllò una ad una. Il post che aveva pubblicato la sera prima aveva ricevuto il doppio dei likes e gli aveva persino fatto raggiungere nuove persone, le quali erano divenute suoi followers. Un commento in particolare bloccò il diciannovenne dal terminare immediatamente l'ultima parte del cornetto, che nel frattempo aveva addentato.

"Imprimerò il tuo profumo addosso."

Il giovane corrugò la fronte. Ne aveva viste di frasi dedicate alla sua bellezza, al suo corpo, al suo stile di vita, ma non aveva mai beccato delle affermazioni simili a quella appena letta. Che fosse una strana metafora? Ancora con il cipiglio in volto, aprì l'account in questione, curioso di vedere se il proprietario fosse una faccia conosciuta o meno e soprattutto se fosse qualche cliente del locale in cui lavorava, seppur ciò non cambiasse la particolarità della frase, dato che se c'era una cosa che facevano gli strippers era proprio quella di avere parecchio contatto fisico e conseguentemente scambiarsi l'odore con i prescelti delle performances.

Versace on the floorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora