𝑈𝑁 𝐿𝐸𝐺𝐴𝑀𝐸 𝐼𝑁𝐷𝐼𝑆𝑆𝑂𝐿𝑈𝐵𝐼𝐿𝐸☾

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"Non credo ai miei occhi, stentavo a riconoscerti per quanto sei cambiata!" sopraffatta dall'entusiasmo.

"Mi sei mancata tantissimo Rose" Eve lascia cadere lo zaino nell'atrio ancor prima di entrare in casa per abbracciarla. Nell'ultimo periodo abbiamo trascorso raramente dei momenti insieme, è capitato di incontrarci a qualche festa dove mancare era vietato per far sì che ci ritrovassimo. Si è fatta sentire poco presumo per la presenza di sua sorella...e Jordan, io invece sono stata fuori l'intera estate. Occorreva spazio e che continuassi a frequentare entrambi i miei genitori, per cui ho passato gran parte del tempo far compagnia a mio padre e all'avanscoperta con mia madre.

"Cambiata in meglio spero" aggiunge sarcasticamente come da consuetudine.

"Vivace come sempre, solo più radiosa" le accarezza una guancia.
"Come te d'altronde"

"Io sto invecchiando mia giovane Evelyn" bla bla bla. Non le permetto di dire una cosa del genere perché non è affatto così, e la sola idea di realizzare che sta crescendo esponenzialmente, se così si può dire eufemisticamente parlando, non mi va giù.

"Non è per niente vero" mi intrometto.

"Ha ragione, non dire sciocchezze" Eve mi da' corda e spero non sia solo la buon'educazione a farle dire queste cose.

"Noi andiamo a sistemarci e torniamo" dirottando verso camera, ho una fame da lupi.

"Tua madre è così dolce e gentile con me" tira la porta chiudendosela alla spalle.

"Sei quasi come una figlia per lei" posiziono i libri di oggi in ordine di altezza sulla mensola della scrivania.

"Mi ha fatto molto piacere rivederla" si sofferma attentamente sulla stanza.

"Sembrano passati secoli dall'ultima volta. Ricordavo diversa la tua camera"

L'ho ridipinta. Le pareti ora sono di un verde acqua scuro, rende l'ambiente ombroso con le finestre chiuse, arioso se aperte e abbastanza accogliente da fare da strato tra il mio mondo e la realtà al di fuori.
"Ho apportato delle modifiche, ora la sento più mia" indicando vari poster e foto fresche di stampa appese qua e là per i muri.

"Ora andiamo a pranzare ma ti prometto che appena finito, torneremo qui...STUDIEREMO e poi spettegoleremo un po' come piace a te, va bene? Ok felice di avere il tuo consenso" alzo i pollici in su.

"Hai dimenticato una cosa in onore dei vecchi tempi..." mi spinge sul letto urlando: "CHI ARRIVA PER ULTIMO È IDIOTA" per poi scappare dalla mia presa catapultandomi in una coltre di coperte e cuscini.
Lei riesce a rendere tutto più piacevole. Quando le cose sembrano andare per il verso giusto mi viene da pensare a come qualcosa possa mettersi in mezzo e rovinare tutto, demolire ogni mia aspettativa per quel che verrà, e l'unica certezza che mi tiene ancorata alla vita reale è sapere che se le cose dovessero per qualche ragione cambiare la porterò a prescindere con me insieme a tutti i ricordi facendo il possibile per preservare questo rapporto. Proprio come l'intaglio sull'albero di fronte casa: E+G incorniciato in un cuore. La nostra amicizia è un legame indissolubile e desidererei che lo rimanesse per sempre.

L'altra metà della mezzalunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora