- AZZURRA, 12 ORE PRIMA DELL'ARRESTO-Ci sono dei momenti, nella vita, in cui l'inaspettato diventa realtà.
Ci sono vite perfette che d'improvviso vengono stravolte, forse solo per un momento di pura follia.
Azzurra è una 16enne della Milano bene, di buona famiglia.
È una ragazza che studia, colleziona voti magnifici in uno dei licei classici privati e migliori del capoluogo lombardo.
Due genitori in carriera, una sorella maggiore attualmente in Erasmus alla Sorbona ed una sorella minore che ha appena iniziato le superiori.
Azzurra e le sorelle sono unite, viziate, ammirate e bellissime.
Non c'è niente che non possono avere o ottenere.
Sono legate, sono predestinate al meglio.
La loro vita è facile, colma di successi, amici e sogni da realizzare.
Ha un carattere solare, determinato ma dolce.
Un velo di timidezza che svanirà crescendo ma smentito da una bella faccia tosta che la rende una leader assoluta.
Rientra nell'appartamento di famiglia intorno alle 23.30, in perfetto orario con il coprifuoco fissato dai genitori durante la settimana.
Saluta la sorella minore e poi si chiude in camera per prepararsi per la notte.
I genitori sono ancora fuori ma il portiere li tiene costantemente informati sugli orari delle figlie.
Una bella doccia, lo shampoo, una maschera rilassante per il viso e poi, dopo essersi asciugata e dopo aver indossato il pigiama, s'infila finalmente a letto.
Ignara di cosa l'aspetterà domani.
Probabilmente l'ennesima giornata scolastica, tra compiti in classe di latino ed interrogazioni di matematica.——————-
Sono le 11.30 in punto quando spinta dalla noia chiede alla professoressa di lettere il permesso di andare in bagno.
Cammina lentamente e svogliatamente.
Tra un passo e l'altro si trova a passare davanti alla sala professori, la porta è accostata.
Si sentono delle voci.
D'improvviso la ragazza all'interno della sala professori comincia a gridare.
>> aiuto, mi lasciiii!
Azzurra si ferma, le é bastato meno di mezzo secondo per riconoscere la voce della sorella minore, Elisa.
Entra, senza pensarci due volte, e ciò che vede le fa scattare dentro un meccanismo tale da farle quasi perdere il controllo delle sue azioni.
Sua sorella posizionata su un tavolo con il professore di educazione fisica addosso che tenta di abusare di lei.
Azzurra afferra il libro posizionato accanto a loro e comincia a colpirlo, ripetutamente, sulla testa ed in faccia.
Niente.
Lancia il libro e cerca di afferrarlo alle spalle per allontanarlo.
Il professore scocciato la spinge facendola finire a terra.
La sorella di Azzurra continua a gridare ma nessuno arriva in loro soccorso.
<< Beretta, questo scherzetto le costerà caro. Quando avrò finito con sua sorella farò divertire anche lei >> dichiara il professore mentre tenta di penetrare la sorella di Azzurra.
A quel punto la ragazza si rialza da terra.
Fa mente locale poi sfila la cintura che ha in vita e l'avvolge rapidamente attorno al collo dell'insegnante.
Stringe, più forte che può.
Lui cerca di dimenarsi ma il fiato comincia a mancargli.
Elisa riesce finalmente a liberarsi e si sistema i vestiti.
Azzurra è accecata dalla rabbia, non le basta.
Continua a stringere, sempre più forte, nonostante le suppliche della sorella.
Il viso del professore diventa prima rosso poi bianco ed infine si abbandona completamente, a quel punto la ragazza lo lascia scivolare a terra.
Una bidella ed una professoressa entrano in sala professori.
Elisa piange.
Il professore giace a terra.
Azzurra respira affannosamente è come se fosse in una bolla, ovattata.
Non sente più niente.
Come un vortice succede tutto in fretta.
I soccorsi che arrivano e non riescono a rianimare l'insegnante.
Viene portato via in tutta fretta e a sirene spiegate.
Arriva la polizia.
Arrivano i genitori delle sorelle Beretta.
Cominciano tutti a fare domande.
Azzurra non parla.
È ancora arrabbiata con quello schifoso.
Chissà quante altre volte l'ha fatto.
Chissà quante ragazze ha violato.
Elisa fornisce un quadro generale della situazione poi Azzurra viene portata via dalla polizia.
Viene processata d'urgenza nonostante i genitori hanno assunto per lei il miglior principe del foro della Lombardia.
La condanna è chiara: Omicidio volontario.
E la polizia la scorta nel posto in cui dovrà scontare la sua pena.
Napoli, precisamente all'Istituto Penale per i minori.
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E ti ho detto tutto di me e giuro che non è da me/Mare Fuori
FanfictionLiberamente ispirato alla serie televisiva "Mare fuori". Prima di leggere vi consiglio di vedere gli episodi. Un penitenziario minorile napoletano dove si incrociano le storie e i destini di minorenni reduci da situazioni pericolose o predestinati...