I ragazzi sono tutti nel cortile dell'Ipm.
Sciù sciù ed occhi belli si stanno smezzando una sigaretta e Naditza è seduta accanto a loro a parlare con la sua amica.
Il resto del gruppo sta giocando a calcio.
Azzurra nonostante abbia ottenuto la messa in prova ha rifiutato i domiciliari per star vicino a Ciro e ai suoi amici.
Ha saputo che il vero colpevole non era Carmine ma Filippo, è stato lui a ferire Ciro quasi a morte.
Si è sentita tradita dal suo amico storico, quando ha scoperto al verità ha sentito dentro una forte rabbia che l'avrebbe portata sicuramente a fargli del male ma Ciro è riuscito a farla ragionare.
Le ha promesso che avrà vendetta ma non all'interno dell'Ipm.
Per adesso la milanese si è limitata a chiudere l'amicizia con lui e ha smesso di proteggerlo da Ciro e dai suoi fedelissimi.
Carmine, dopo essere stato sparato, è stato ricoverato e piano piano si è ripreso e dal suo ritorno ha legato molto con Azzurra, che ha scelto come madrina della sua bambina... ma il migliore amico della milanese all'Ipm é sempre Cardiotrap.
Naditza nonostante sia profondamente innamorata di Filippo non tratta la sua amica da colpevole, la capisce perché quella notte ha provato la sua stessa paura e sa come si è sentita Azzurra quando ha visto Ciro su quella barella quasi praticamente inerme.
Il cancello dell'Ipm si apre improvvisamente ed un auto raggiunge il cortile.
Scende un ragazzo che viene accolto da Liz, sarà sicuramente un nuovo componente.
Notando i ragazzi al campetto da calcio, il nuovo, arrivato si avvicina. Conosce tutti ma proprio tutti.
La milanese è seduta sulle ginocchia di Ciro ma ha l'attenzione rivolta dalla parte opposta, ovvero verso Naditza, quindi non ha ancora visto il volto del neo arrivato anche se in un certo senso lo "conosce" anche lei.
<< Francéé >> grida scioccato Ciro.
Azzurra si volta d'istinto e vede vivo e vegeto davanti a lei l'ultima persona al mondo che poteva immaginare.
È Francesco, l'amico fraterno di Ciro, colui a cui sparò un anno fa su ordine del padre.
<< ciao Cirù, ciao a tutti. Azzurra, finalmente ci conosciamo. Tutta Napoli parla di te. Sei una vera leader >>
<< ci parli dopo, adesso ti aspetta la direttrice >> lo informa Liz trascinandolo via.
Sono tutti scioccati. Lo credevano morto da più di un anno.
Dopo la famosissima ora d'aria i detenuti dell'Ipm vengono scortati all'interno.
Ciro si trascina Azzurra nella sua cella e si sdraiano a guardare il mare.
L'Ipm è proprio a picco sul mare napoletano.
La stringe forte a sé e all'orecchio comincia a cantarle una canzone. Una canzone che le ha dedicato già da tempo.<< Da quand si arrivata tu è cagnat tutt intorno a me. Me piac quand tu cammini semp affianc a me. Veg tutt sti scemi ca s'encantan pe te ma sto tranquill pecche sacc ca vo sulu a me. Sulu a me. Tu si a regina mi. Stu bene mi pe te. Currimm man e man ncopp a n'isola io e te e riest nziem a me ca te facc vere sta vita quant'è bella si tu stai vicin a me >>
Gli dà un bacio.
<< te face angor male sciù sciù? >> le domanda sottovoce accarezzandole il fondoschiena.
<< molto meno occhi belli e secondo me il modo migliore per farlo passare del tutto é rifarlo allo stesso modo >> risponde lei guardandolo negli occhi mentre ci si perde.
<< quanno vuoi sciù sciù >> sussurra poi la bacia.
<< se dipendesse da me direi subito ma non voglio metterti nei guai. Stasera?, in terrazza? >>
<< nu vec l'ora >> ammette il numero 1 dell'Ipm e poi la bacia un'altra volta.
<< ah però nun è male stare all'Imp >> dichiara una voce maschile piombando alle loro spalle rompendo così la magia.
<< France... com'è possibile? >> domanda Ciro tirandosi su, la milanese lo imita.
<< m'hanno salvato e papà ropp ca ma sparato m'é mannato a l'America. Nun ha sparat buon Cirù ma mo te l'aggia fa pavà >> annuncia Francesco.
<< vuarda ca tu hai puntato per primo la pistola >> ribatte Ciro.
<< è, ma era scarica. M'hai ngannat >> gli fa notare Francesco.
<< me vuò accire? >> domanda Ciro.
<< no. Te vogl levà la cosa cchiù mportante, Azzurra. Sarà accussì pazza e me ca te sparerà essa quanno c'ho dic ie >> spiega Francesco.
Azzurra si alza.
Ciro la lascia fare, si siede ed accavalla le gambe. Vuol gustarsi lo spettacolo. La conosce, sa che non ha paura di niente e nessuno è la sua anima gemella.
<< Francesco, giusto? >> chiede la milanese.
<< sì picceré >> conferma sorridendole.
<< ascoltami attentamente perché io parlo una volta sola. Lascia in pace Ciro o finisco il lavoro che ha cominciato lui un anno fa e se non riuscirò neanche io chiederò l'intervento di mio suocero a Poggioreale. Io non sarò mai pazza di te, sei talmente brutto da farmi venire il voltastomaco e mò lievate ra nanz ó cazz >> dichiara la ragazza a brutto muso poi con uno spintone lo accompagna fuori dalla cella e chiude il portone.
Il numero 1 dell'Ipm la guarda estasiato.
Spalanca le braccia e la porta a sedere sulle sue ginocchia, le sorride.
<< tuo suocero te vole bene, si 'na figlia pe iss. Qualunque cosa gli chiedi la fa >> le ricorda.
<< il bene è reciproco >> confessa lei.
<< sciù sciù tu si a cchiù bella e tutte e bell ma ra ngazzat me fa ascì pazz >> sussurra.
<< allora succede spesso. Mi arrabbio facilmente >> ammette la ragazza.
<< quanno ó sape ó padre ch'é tremat 'nanz a 'na femmena lo disereda. Ho solo un appunto da fare >>
<< quale occhi belli? >>
<< dobbiamo continuare con le lezioni 'e napulitan. La pronuncia nun è angor perfetta >> le spiega.
<< sono pronta. Però dimmi la verità, l'ho detto al momento giusto eh? >> chiede lei.
<< giustissimo >>
Sorride lei e gl'accarezza il viso.
<< ok ricominciamo con le lezioni di lingua napoletana, secondo me la cosa migliore è familiarizzarci il più possibile >> sussurra lei poi sfilando la lingua dalla bocca comincia ad avvolgerla attorno a quella del numero 1 dell'Ipm poi se la prende tra le labbra e l'assapora come se fosse un gelato.<< Azzù Azzù >> grida Pino entrando in cella di corsa.
<< Pinù e che sfaccimma. Si nu cagacazz >> grida Ciro.
<< aggià parlà pe Azzurra. Azz, me manca tropp Tyson. Me ritt ca si stev male ce stav pe mme >> dichiara Pino.
<< è così. C'ho pensato. È una cosa bella questo bene profondo che avevi per il tuo cane. Noi siamo amici sai che ti voglio bene e vorrei che ti fidassi di me. Tyson era un cane e doveva far la vita del cane ma tu lo hai caricato di una responsabilità enorme. É bello che gli vuoi bene ma secondo me la cosa migliore per te adesso è trovare un ragazzo d'amare e che ti ama. Ti farebbe un gran bene soprattutto perché ti aiuterebbe ad incanalare e a sfogare la tua rabbia... >>
Pino, con lo sguardo, la interrompe. Ciro sta per scoppiare a ridere.
<< cosa? >> domanda la ragazza non capendo.
Le fa notare la presenza di Ciro.
<< ignoralo. A lui non interessa il gossip >> lo rassicura lei.
<< nun'adda assì a ca dint >> impone Pino.
<< parola d'onore >> lo rassicura la milanese poi gli stringe una mano.
<< se hai qualche dubbio, curiosità io ci sono. Sono una donna, posso darti qualche consiglio. Non devi vergognarti di niente. Sei un bravo ragazzo, devi viverti questa cosa a testa altissima. Sei libero da questo punto di vista >>
<< ok >>
<< ci rifletterai? >> gli domanda.
<< sì Azz, grazie >>
<< è bello sentirselo dire ma non c'è bisogno. Siamo amici >> gli ricorda lei sorridendogli.
<< ok torno in cella. Ja ce verimm roppo >> si congeda sorridendo poi riappoggia lo sguardo su Ciro.
<< tranquillo >> lo rassicura ancora lei.
Pino ó pazz lascia la cella e tornano adesso di nuovo soli.
<< sciù sciù mo m'ara ricere tutto >> la implora col sorriso in bocca.
<< non c'è nulla da dire. Quello che è lo hai sentito >>
<< propr pecché agg sentut aggià sapé. 'E ritt ca s'adda trovà nu vuaglione. È ricchione Pino? >>
<< semmai gay >> puntualizza la milanese.
<< t'ha fatto outing?, e come? >> insiste lui.
<< me l'ha semplicemente detto. I dettagli li ho avuto da Filippo >>
<< e ó chiattillo che ne sape? >> il numero 1 dell'Ipm è curiosissimo.
<< tempo fa Pino gl'ha imposto di fargli un lavoro di mano in bagno >> racconta Azzurra.
<< noooo e pecché nun me l'hai ritt? >> domanda ridendo.
<< credevo lo sapessi già che Pino è gay >> si giustifica lei.
<< ma quanno maie. Marò, si ero pe Eduardo sai come stevam parian >>
<< occhi belli? >>
<< sì? >>
<< questa cosa deve rimanere tra me e te. Pino ci sta facendo ancora i conti. Quando sarà pronto lo dirà lui agli amici. Ok? >>
<< va buono >>
<< e poi non fa neanche ridere. Infondo fa le stesse cose che fai te solo che tu le fai con me e lui le vuole fare con un uomo >> gli fa notare.
<< beh no sciù sciù è nata cosa >> esclama poi si alzano.
Gennaro sta gridando.
È ora di andare a mensa.
La milanese avvolge un braccio attorno al collo di Ciro e lui le avvolge la schiena per poi poggiare la mano poco più giù del fianco e si avviano.
In questi giorni la cucina e la mensa dei ragazzi hanno problemi e quindi le ragazze stanno ricambiando il favore ricevuto tempo prima.
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E ti ho detto tutto di me e giuro che non è da me/Mare Fuori
FanfictionLiberamente ispirato alla serie televisiva "Mare fuori". Prima di leggere vi consiglio di vedere gli episodi. Un penitenziario minorile napoletano dove si incrociano le storie e i destini di minorenni reduci da situazioni pericolose o predestinati...