<< voglio chiagnere na lacrema, annascunnuta a ll'uocchie d'ó munno indifferente ca guarda e sse ne va. Nun voglio parlà 'e niente pecché ogne pparola é ssulo 'nu rummore pe cchi nun vó capì. E 'o core mio suspira, mme dice: "nun dà retta, parla cu mme sultanto". E i' 'o stong a ssentì >>
Edoardo recita la sua poesia in piedi a voce alta, sotto lo sguardo sognante di Azzurra che seduta composta al suo banco non distoglie l'attenzione neanche per errore.
Un applauso scrosciante lo travolge al termine, ringrazia e si mette seduto.
Ciro, notando la reazione di Azzurra, si sporge in avanti perché Edoardo é seduto al banco singolo davanti a lui. Gli poggia una mano sulla spalla.
<< we fratm nun provà a me fa fess >> sentenzia Ciro.
<< ma che staij ricenn? >> chiede Edoardo.
<< 'o saje >> ribatte Ciro poi si rimette composto.
<< complimenti Edoardo. Hai scritto una poesia bellissima ed è ancora più bella perché l'hai letta voce alta. Il prossimo mese ci sarà una premiazione a Posillipo, la tua poesia è tra le finaliste. Complimenti >> dichiara la professoressa.
La lezione è finita. I ragazzi divisi in gruppo si avviano chi nei laboratori, chi in sala musica, chi a lavoro.
Azzurra ed Edoardo seguono il gruppo diretto in laboratorio.
Approfittando di un attimo di distrazione dell'agente Edoardo prende Azzurra per un braccio e la trascina dietro ad un armadietto.
<< picceré >> esclama lui nascondendola.
<< dai, ci vedono >> prova a protestare lei.
<< e cchi se ne fotte >> ribatte lui malizioso.
<< ma tu me lo vuoi dare un bacio? >> le domanda.
<< no >> risponde lei, consapevole di mentire.
<< ah no?!. Vuà io non vedo l'ora che arrivi la premiazione così ci vediamo fuori da qua... te magn >> sussurra lui stringendola mentre lei prova ad allontanarlo poggiandogli una mano sul torace.
Sta reagendo così perché teme una qualsiasi reazione di Ciro, delle guardie se ne infischia dal primo giorno.
<< ci vedono tutti >> risponde lei sperando di smorzare il suo entusiasmo poi si avvia verso il laboratorio.La situazione non è per niente facile, si sente tra due fuochi.
Da una parte ha Ciro, un fratello con cui condivide sogni ed ambizioni.
Il primo tra tutti prendersi Napoli.
Dall'altra Azzurra, una ragazza speciale con cui sta nascendo una sintonia.
Mentre passeggia per il penitenziario incrocia Cardiotrap.
<< we Già >>
<< we Edoà >>
<< senti, vuless fa 'no regal a 'na vuagliona. Quanto ci vuole? >> domanda Edoardo, Gianni è una sorta di postino del penitenziario.
<< mi dici quello che vuoi e in due o tre giorni è qua >> spiega Cardiotrap.
Edoardo sta fissando il suo collo. Ha notato una catenina d'oro con un ciondolo a forma di cuore.
<< bella questa >> confessa Edoardo.
<< se la vuoi te la ordino >>
Edoardo gliela stacca e se la porta.
<< ordinala pe te. Grazie Cardiotrap >> dichiara il numero 2 dell'Ipm congedandosi.
A passo svelto raggiunge il laboratorio dove Azzurra è concentrata a modellare l'argilla.
<< picceré, siente >> sussurra lui esortandola a farsi seguire.
La milanese si alza e lo raggiunge dietro ad un armadio.
<< me rici semp ca facc sul parole. Chest su fatt. Era re mammà. Vogli ca la tiene tu >> sussurra lui porgendogli la catenina.
Azzurra è piacevolmente sconvolta.
L'afferra mentre sorride.——————-
Nel tardo pomeriggio Azzurra raggiunge Ciro nella sua cella.
Hanno un "appuntamento". È in compagnia di Filippo.
Stanno parlando.
<< Azz, finalmente >> l'accoglie Ciro regalandole un sorriso estasiato poi la bacia a stampo.
Azzurra afferra tra le mani le dita di Ciro mentre lui continua a parlare con Filippo.
<< mo vai a fà ó colloqui pe patit e po me puort chell ca te ra 'n'amic mij, chest é >> impone Ciro.
<< no non posso ho paura >> ammette Filippo.
<< cosa deve fare? >> domanda la ragazza.
<< m'adda purtà 'na cosa >> ammette Ciro.
<< ci penso io >> risponde sicura di sé la milanese.
<< dici sul serio? >> chiede Ciro.
Azzurra annuisce.
<< Azz sei pazza?. Se ti beccano? >> chiede Filippo.
<< ma no che non mi beccano. Sarà un gioco da ragazzi >> lo rassicura lei.
<< va bene occhi belli? >> aggiunge la milanese.
<< benissimo, sei unica >> sussurra Ciro poi si china per baciarla ma Filippo é ancora lì in piedi accanto a loro.
<< we chiattì mo t'ara levà ra nanz 'o cazz >> impone Ciro mentre tiene Azzurra per mano.
<< a dopo Fil >> lo saluta lei.
<< a dopo Azz, grazie >> esclama congedandosi.
Azzurra e Ciro non perdono troppo tempo e cominciano a baciarsi.
Poco dopo lui si appoggia al tavolo e la stringe più forte, di rimando lei poggia le braccia sulle spalle.
<< sciù sciù ma nu tieni paura? >> sussurra lui.
<< il tuo amico deve picchiarmi? >> chiede lei.
<< ma no. Nu 'c'adda manc pruva o lo lasso 'nderra >> le risponde.
<< allora consideralo fatto. Vengono i miei genitori. Prendo la consegna e torno qui. Nessuno si accorgerà di niente. Vedrai che sono coraggiosa >>
<< ó sacc già ca si coraggiosa. Azz? >>
<< dimmi occhi belli >>
Le accarezza i fianchi mentre lei gli accarezza il viso.
<< fai i complimenti ai tuoi genitori da parte mia? >>
<< perché sono coraggiosa? >>
<< pecché si speciale, a cchiù bella e tutte e belle >> risponde Ciro poi la bacia.
<< ora vado, a dopo >> si congeda lei.
<< a dopo sciù sciù >>
La bacia un'altra volta poi la guarda andar via.
Azzurra, scortata da Liz, si avvia verso la stanza riservata ai colloqui.
I genitori sono già lì.
Si precipita tra le loro braccia. Non sono arrabbiati. Sanno perché lo ha fatto. Capiscono che lo ha fatto unicamente per proteggere la sorella.
<< come sta Elisa? >> chiede per prima cosa Azzurra.
<< fisicamente molto bene. È stata visitata. Tranquilla >> la rassicura la madre.
<< mami quello schifoso ha... >>
<< no Azz. Non le ha portato via la verginità >> risponde la madre.
<< meglio così >> ammette Azzurra mentre si lascia accarezzare le mani dai genitori
<< è preoccupata per te >> le spiega il padre.
<< dobbiamo aspettare il processo >> risponde Azzurra.
<< come ti trovi qui? >> domanda la madre.
<< tutto bene >> confessa lei.
<< non avevo dubbi. Sei una leader. Sai farti rispettare >> dichiara il padre.
<< grazie di essere venuti fino a qui. Mi abbracciate Elisa e Asia? >>
<< è un piacere, ma certo che te le salutiamo >> la rassicura il padre.
<< l'avvocato cosa dice? >>
<< Azz, sta dando il massimo. Vuole dimostrare che è stata legittima difesa e farti avere la messa in prova in modo da fare i domiciliari a Milano >> le spiegano i genitori.
<< magari, così potrei finire la scuola. È la sola cosa che conta per me. Ho quasi freddato un uomo ma l'ho fatto per salvare mia sorella. Se per la legge devo pagare in parte per ciò che ho fatto va bene. Mi prendo le mie responsabilità, anche perché non mi sento in colpa. Anzi. Lo rifarei >> confessa la milanese.
I genitori annuiscono, sanno come la pensa.
<< ci vediamo presto >> sussurra Azzurra poi li abbraccia.
Con la coda dell'occhio nota un ragazzo, le fa l'occhiolino.
Ok, è l'amico di Ciro.
Il ragazzo si alza e si avvicina alla milanese.
<< ey Azz, come stai?!. Sei sempre più bella >>
Non lo conosce per niente ma sta al gioco.
<< ciaooo. Quanto tempo. Io bene tu? >>
<< pure io. Abbracciamoci, dopo tutto questo tempo >> propone lui.
La milanese non fiata e lo abbraccia.
<< ti metto la bustina in tasca, sbrigati a sistemarla >> le sussurra all'orecchio.
Sciolgono l'abbraccio. La ragazza lo guarda negli occhi poi annuisce.
Saluta nuovamente i genitori che le chiedono spiegazioni in merito al ragazzo che ha appena abbracciato.
Liquida la questione dicendo di averlo conosciuto tempo prima ad una gita scolastica.
Scortata da un'agente lascia la stanza riservata ai colloqui.
<< scusi, ho bisogno del bagno >> confessa Azzurra a Liz, che ha l'incarico di riportala in cella.
<< non puoi aspettare? >> le domanda l'agente.
<< no, mi spiace. Credo mi stia arrivando il ciclo >> mente Azzurra, consapevole di farlo.
<< vai pure >> l'autorizzazione Liz lasciandola entrare nei bagni alla loro destra.
La milanese entra in bagno e si chiude a chiave all'interno.
Sfila la bustina che tiene nella tasca destra e se la sistema nel reggiseno.
Lascia il bagno e raggiunge l'agente.
<< grazie >> dichiara Azzurra.
<< nessun problema. È arrivato?, hai bisogno di qualcosa? >> le domanda l'agente.
<< no ma grazie >> la rassicura la ragazza poi raggiungono insieme il piano superiore dove sono situate le celle.
Di prassi, ragazze e ragazzi, dopo i colloqui vengono perquisiti.
Ed anche Azzurra viene perquisita, nonostante sia il suo primo colloquio.
Passa indenne e con aria spavalda si dirige verso la cella di Ciro. È da solo.
<< sciù sciù >> l'accoglie lui poi la prende tra le braccia e la bacia appassionatamente.
<< hai avuto paura sciù sciù? >> chiede premuroso.
<< per niente >> lo rassicura lei.
<< si tropp bella >> sussurra il numero 1 dell'Ipm poi la bacia ancora.
<< me lo dai così la nascondo? >> le chiede.
La ragazza sorride mentre scuote la testa.
<< vuoi tenerla tu? >> domanda lui sorridendo a sua volta.
Lo prende per mano e lo trascina nel bagno della cella. Chiude la porta.
<< cercala. L'ho nascosta su di me. Se la trovi te la lascio, altrimenti ci smezziamo una canna dopo aver fatto una certa cosa >> propone la milanese.
<< una certa cosa cosa? >> domanda lui con aria maliziosa.
<< lo sai >> risponde lei facendogli l'occhiolino.
<< amma piglià nu permesso subito o me faije asci pazz. 'Nca faz cchiù aspettà. Cumme te vogl >> confessa Ciro poi la bacia.
Lascia scivolare la mano sul corpo della ragazza. Nelle tasche, ovviamente, non ha niente.
Le apre i pantaloni, niente.
Le mani salgono sotto la t-shirt.
Niente.
<< ma dove l'hai nascosta, miez a sti capill?. Ma cumm so bell >> confessa lui.
La ragazza di rimando si sfila la t-shirt.
Afferra la sua mano e se la infila nel reggiseno.
<< sono stata brava? >>
<< bravissima >> risponde lui piacevolmente sorpreso.
<< qui non l'avrebbero mai trovata. Solo tu puoi toccarmi >>
Il numero 1 dell'Ipm recupera la bustina poi se la infila in tasca. Con due dita sgancia il reggiseno e la prende in braccio. In automatico la ragazza gli avvolge le gambe attorno ai fianchi e le braccia attorno al collo.
Piano piano comincia a succhiarle il seno facendola perdere nel piacere.
Sono ormai 4 mesi che stanno insieme. Sono ormai 4 mesi che Azzurra è all'Ipm.
Azzurra sta cercando di riprendere a respirare normalmente.
<< ti amo sciù sciù >> sussurra lui mentre l'abbraccia.
Da quando stanno insieme é diventato meno feroce, lei più coraggiosa.
Ogni volta che le confessa ciò che prova a lei fa male il cuore. Si sente in colpa, per Edoardo, per le emozioni che le fa provare.
Inizialmente si era avvicinata a Ciro per vendicarsi di Viola ma col tempo ha imparato a conoscerlo, a capirlo, ha conquistato il suo cuore e la sua fiducia.
<< amma ascì nzieme sciù sciù, amma sta sul nuje. Senza niscun ca ce rompe ó cazzo >>
Annuisce lei.
<< occhi belli... devo dirti una cosa >>
<< c ré e cagnat idea?. Nu buò cchiù ascii cu me?, nu buò cchiù veni a casa mia? >>
<< voglio, tantissimo ma... >>
<< c ré sciù sciù? >>
<< sono vergine....ma non vedo l'ora di stare con te >> sussurra senza riflettere.
<< nun te preoccupà, ce pens ije a te, sarò dolce ammore. To promett >> risponde Ciro.
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E ti ho detto tutto di me e giuro che non è da me/Mare Fuori
FanfictionLiberamente ispirato alla serie televisiva "Mare fuori". Prima di leggere vi consiglio di vedere gli episodi. Un penitenziario minorile napoletano dove si incrociano le storie e i destini di minorenni reduci da situazioni pericolose o predestinati...