<< vo dic i, vo dic i. Stanno nel deposito, ngoppa a barberia. E mo lasciali stare. Per piacere Ci >> grida Beppe spaventato.
I ragazzi si scambiano sorrisi vittoriosi.
<< hai sentito comandà?!. Sta uerra a vinc i. Vuagliù a zoppa e o comandante song e vuost. Facit chell che cazz vulit vuie. Acciriteli >> esorta Ciro spingendo a terra la direttrice poi si alza, s'incammina e sputa a terra.
<< vengo cu te >> dichiara Edoardo seguendolo.
<< no Eduà me le devo sporcare io le mani co quelle due merde. Lievate a miezo >> impone Ciro.
<< no. Nuie tenim ati piani. O te l'ha scurdat? >> ribatte il suo vice.
<< nu m'agg scurdat niente ma chilli duie m'hann fatt fa a figura ro strunz. E o sai ca quest nu po succer si vuò cumannà >> ribatte il numero 1 dell'Ipm.<< e come pensi di comandare se ti chiudono a Poggioreale e buttano via la chiave?, a?. Chi cazz ce riman ca dint?. A cap a vuò usà?. Me l'ha 'nsegnat tu. Stamm a sentì Ciro. L'accerim fore. Te giur ce vac ie a Milano a me fa 'o chiattillo. Ma nuie c'avimm a piglià Napulé o vuò manna tutt e cose all'aria?. Eh? >> Edoardo prova a farlo ragionare.
<< ce vai tu a Milano pe te chiavà 'nata vota Azzurra?!. No. È megl sta ngalera a testa alta ca libero e chinu e scuorn. Chest é chell ca m'ha nsegnat papà, chest è a nosta legge. O te mis a fa e poesie e tu si scordat? >> grida Ciro.
<< a me nu me ne fott proprio ra legge. Stai facenn accusì pecché si accecat pe Azzurra. Amm sbagliat ma te vulimm bene. Cirù essa vole sta cu te. Nun ha maie vulut ca te venisse a parlà. T'ha sempe protett. Quant'é ver Iddio. È stat sul chillo mument. Se vole spusà a te. Sul a te >> confessa Edoardo.
<< io nun me a spos 'na facc e zoccola ca mentre è fidanzata cu me se fa chiavà a fratemo e manc mo dice >> ribatte Ciro.
<< te stong a parlà comm a nu frate. Cu core man. Stai facenn 'na strunzat e o stai facenn sul pe chell che è succies >>
Ciro gli mette il coltello alla gola.
<< lievat a miez Eduà >>
<< no fra >>
<< lievat a miez >>
<< stamm a sentì. Va a parlà co Azzurra. Fall'apparà. Senza e te nu vive >>
<< t'agg ritt levat a miez >> ribatte Ciro e gli graffia il collo poi si allontana.<< marò a polizia, guarda quanti sono >> esclama Naditza vedendola arrivare dalla finestra.
Lei è profondamente innamorata di Filippo e grande amica di Azzurra.
Ciro esce dall'edificio col coltello puntato alla gola di Lino. Passano alle spalle della polizia.
<< se urli t'accir quant è ver Iddio >> lo minaccia trascinandoselo dietro.
Passa sotto alle finestre della sala comune delle ragazze.
Azzurra è talmente spaventata e preoccupata da non riuscire più a controllarsi.
<< Ciro. Amoreee >> grida lei.
Lui si ferma.
<< dimme pecché me chiami ancora ammore si nun so stat mai ngap a te?!. Agg saputo tutt chell che fatt ajere cu Eduardo. È fernuta Azz. Prima ca me lassi tu te lass io >> grida lui.
Solo ora realizza tutto lei. Ha sbagliato. È pentita. Era lui quello giusto.
<< non è così. Ho sbagliato. Ti amooooo >> finalmente glielo dice. Per la prima volta.<< zitta. Nu me ne fott proprio. Zoccola >> ribatte lui poi riprende la sua missione.
Entra nel deposito sopra la barberia.
Azzurra freme. Sa che è accecato e non controlla più le sue azioni. Da questo incontro non potrà uscire nulla di buono.
Comincia a piangere.
<< Ciro, so due vuagliuni comm a te. Tu nun si comm a patito. Stai male pe Azzurra, vacc a parlà. Ama a te no a iss. Hann sbagliat >> prova a farlo ragionare Lino.<< statt zitt. Ha sbagliat e mo addà pavà. Infrangerò tutt e prumess ca l'agg fatt >> ribatte Ciro sempre più avvelenato.
Dà una testata a Lino e lo lascia a terra svenuto poi finalmente va ad affrontare Filippo e Carmine.
Ad Azzurra sta per scoppiare il cuore. Vuole scendere e raggiungerlo. È disposta anche a farsi picchiare pur di farsi perdonare e tornare con lui. Non la vuole una vita senza Ciro, col pericolo di vederlo un giorno felice ed innamorato di un'altra.
<< chiattì arò sta chillat strunz? >> domanda Ciro prendendolo per il colletto e puntandogli il coltello.
Dà anche a lui una testata poi gli si poggia addosso per tirargli uno schiaffo.
<< scetate c'ara veré a mort cu l'uocchie. Siete stati bravi. Mi avevate convinto che era stato Pino >> grida il numero 1 dell'Ipm.
<< è amico tuo Pino >> ribatte Filippo spaventato.
<< io non ho amiciii >> grida Ciro.
<< lassalo, pigliatella cu me >> grida Carmine piombandogli alle spalle.
Ciro tira uno schiaffo a Filippo.
<< cu te finisco tra poco >> gli promette poi si alza e va incontro a Carmine.
Filippo si alza.
<< c re 'o pié?! Tien e pall mo?. Famm veré >> impone mentre prova a colpirlo col coltello.
Carmine lo affronta e lo mette a terra. Prova a picchiarlo ma Ciro si difende. Capovolge il fronte. Riprende il coltello e gli chiede se ha paura.
Filippo è seduto ad osservarli mentre piange.
Nota il cacciavite che gli aveva dato Carmine e nel momento in cui Ciro tira su il coltello per uccidere il suo amico si alza.
Gli infila tutto il cacciavite nel fianco destro per salvare Carmine da morte certa.
Ciro lascia cadere il coltello, si accascia lamentandosi.
La polizia nel frattempo ha immobilizzato gli altri.
Il comandante li raggiunge sperando di sistemare le cose.
<< chi ci sta? >> domanda Naditza poi Azzurra la prende per mano nonostante le lacrime ed escono dall'edifico per raggiungere il cortile nonostante le imposizioni di Liz.
<< ohh. L'ho ucciso io. E capit?!. Mi a vuardà. Vieni ca. Ie si esc a ca dint so muort e capit?! Nu c'ho speranza. Acciren a me o a creatura >> grida Carmine mentre lo abbraccia.
Filippo sta singhiozzando. Ha gli occhi rossi.
Appena arriva il comandante prova a tirare su Ciro che ricomincia a lamentarsi per il dolore.
<< che cazz avete cumbinat? >> grida il comandante mentre Filippo disperato si mette le mani tra i capelli.
<< me vuleva accirere comandà >> risponde Carmine.
<< dica a mio padre che non ho avuto paura. Non voglio morire comandante. Voglio Azzurra. Comandà, ditele che la amo tantissimo e che voglio tanti figli con lei >> lo implora Ciro.
<< non te preoccupà, li farete... Chiamate un'ambulanza >> risponde il
comandante piangendo ma ormai Ciro ha smesso di parlare.Poco dopo.
Il comandante scende e raggiunge il cortile gridando.
<< li voglio qui. Adesso. Maschi e femmine. Muovete >> ordina ad uno degli agenti.Azzurra e Naditza sono già in cortile. Azzurra è disperata. Gli occhi rossi, il respiro corto e mille lacrime che scendono. Come se inconsciamente si sentisse già qualcosa.
Naditza la tiene tra le braccia ma ha paura anche lei.
Le altre ragazze si radunano accanto a loro.
I ragazzi dall'altra parte della rete.
Quando sono tutti schierati il comandante prende la parola.
<< lo sapevate tutti che sarebbe successo e nessuno ha parlato. Questo era un vostro compagno. 'Nu vuaglione cumm a vuie ma mo è muort. È muort pe nu codice 'e merda, da camorrista >> annuncia il comandante.
<< chi è? >> domanda Edoardo mentre i medici dell'ambulanza spingono una barella che ospita un corpo coperto da un telo bianco.
<< vuò sapé chi è?. Beppe, fermatevi >>
Naditza poggia una mano sulla schiena di Azzurra mentre Beppe sposta il telo per scoprire il viso.
<< Ciro >> sussurrano in coro i ragazzi sconvolti mentre si ammassando disperati contro la rete.
Azzurra lancia un grido lancinante di disperazione e dolore.
Fa fatica a respirare.
<< un perdente in meno >> commenta Viola.
Azzurra le si scaglia contro.
<< t'ammazzo. Lo giuro. Ti lascio a terra >> la minaccia la milanese ma il comandante si precipita ad afferrarla per le spalle e l'allontana dalla torinese.
<< Ciro >> gridano i ragazzi disperati mentre Azzurra lo raggiunge piangendo e stringendolo forte a sé.
Lo bacia teneramente sulle labbra.
Edoardo comincia a sbraitare contro la rete.
<< che è Eduà?. Mo chiagni?. O vuliv bene?! E c aviva pensà prima >> gli fa notare il
comandante.
Rimprovera i ragazzi poi si avvicina ad Azzurra che continua a tenerlo tra le braccia mentre piange disperata.
<< Azz devi salutarlo >> la implora il comandante.
<< no >> protesta lei piangendo.
<< per favore >>
<< no. Io lo amo >> confessa lei.
<< lo so. Salutalo e vieni con me. Devo dirti una cosa >> le propone il comandante.
A malincuore lo saluta baciandolo sulle labbra, sulla fronte e sulla mano.
Il suo corpo é ancora caldo, normale, sembra stia dormendo.
<< chi è stato? >> chiede Azzurra.
<< ie ma nu volevo >> le risponde Carmine.
<< quello che volevi tu a me non interessa. Sei un uomo morto Carmine. Io vendicherò Ciro. Preparati >> dichiara Azzurra.
<< scusami >> le dice lui.
Si limita a guardarlo di traverso mentre Filippo continua a piangere.
A quel punto il comandante la prende tra le braccia e la direttrice li segue.
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E ti ho detto tutto di me e giuro che non è da me/Mare Fuori
FanfictionLiberamente ispirato alla serie televisiva "Mare fuori". Prima di leggere vi consiglio di vedere gli episodi. Un penitenziario minorile napoletano dove si incrociano le storie e i destini di minorenni reduci da situazioni pericolose o predestinati...