-12- Il momento perfetto:

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-AZZURRA ALL'IPM SENZA CIRO, 2.0.-

È notte fonda quando l'agente Bebbe scopre il volto di Ciro spostando il lenzuolo bianco. Il copro giace sopra ad una barella. Azzurra sta minacciando Carmine, lo mette sull'attenti. Vendicherà Ciro personalmente.
<< Azzurra >> grida il comandante.
<< non adesso. Me ne fotto che è un Di Salvo >> ribatte la milanese.
<< vieni, Ciro era solo svenuto >>
Azzurra si volta. È incredula. Ha ancora gli occhi pieni di lacrime. Corre verso la barella.
Ciro è intontito ma chiede di lei.
<< Azz, sciù sciù arò sta?. Ti amo >> sta delirando.
Azzurra sorride e lo bacia in fronte.
<< sono qui occhi belli, ti amo >>
Fa intrecciare le loro dita. Il numero ell'1 comincia a sussultare.
<< signorì scusate. Dobbiamo correre in ospedale sta entrando in coma >> le dice uno dei medici mentre spinge la barella sull'ambulanza.
<< comandà vado con lui >> dichiara Azzurra sicura di sé senza chiedere il permesso.
<< va bene. Se provassi ad impedirtelo mi ammazzeresti >> le risponde il comandante invitandola a salire con un cenno di capo.
<< potete starne certo >> ribatte lei sorridendogli poi lo abbraccia rapidamente e salta sull'ambulanza che parte verso l'ospedale universitario.
Ciro viene subito portato in sala operatoria, stabilizzato e poi trasferito in terapia intensiva. La milanese rimane per giorni e giorni e giorni davanti a quel vetro senza lasciarlo solo mai. Un agente a piantonarli entrambi. I medici le concedono di entrare una sola volta al giorno ma per pochi minuti.
Un giorno, Azzurra, entra in camera di Ciro. Lui sempre in coma. Per la prima volta si trovano da soli, solitamente con loro c'è sempre un medico o un'infermiera.
Approfittando di questa inaspettata libertà si cala la mascherina e lo bacia teneramente sulle labbra.
Un bacio casto a stampo. Quando si rialza si accorge che sta muovendo le dita. No questa volta non è un gesto riflesso, stavolta si sta svegliando.
Azzurra scatta fuori. Inizia a gridare.
<< dottore dottoreeee >>
Un medico esce dall'infermeria e le corre incontro.
<< cos'hai ti senti male? >>
<< si sta svegliando >> esclama lei piangendo di gioia.
Il medico entra nella camera di Ciro, la ragazza ha lasciato la porta spalancata.
Il medico si avvicina e lo accompagna nel risveglio.
<< Ciro sono il dottor Sottile. Sei in ospedale. Come ti senti? >>
<< bene >> risponde lui aprendo gli occhi.
Il medico tira fuori dalla tasca del camice lo stetoscopio e fa un rapido controllo.
Azzurra lì sta fissando da sotto l'arco della porta, è posizionata ai piedi del letto.
Il monitor mostra lo stato di salute. La pressione si sta stabilizzando ed anche la temperatura.
<< hai bisogno di qualcosa? >>
<< chiamate Azzurra. Voglio Azzurra >>
Il dottore con un cenno di mano autorizza la ragazza ad entrare.
<< occhi belli sono qui >>
<< sciù sciù ti amo >>
<< anche io. Grazie di essere tornato da me >> sussurra lei.
Il Ricci tira fuori le labbra per farsele baciare e la milanese non lo lascia attendere nemmeno un secondo.
Il bacio sa di lacrime di gioia, di amore. Le lingue si accarezzano finché il dottore non li interrompe.
<< calmatevi ragazzi. Ti sei appena svegliato Ciro >> li rimprovera ma il numero 1 dell'Ipm come al solito se ne frega e si fa ribaciare.

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Nel giro di pochi giorni Ciro ha fatto una ripresa formidabile. La pantera nera non muore mai. È stato trasferito in un'altro reparto. Azzurra sempre al suo fianco, lo lascia solo giusto per andare a fare una doccia.
Purtroppo non stanno mai completamente soli, fuori dalla camera ci sono sempre 2 agenti a controllarli.
È seduto sul letto mentre la milanese su una sedia. Dopo qualche minuto di chiacchiere ed effusioni la invita a sedersi accanto a lui sul letto.
Sorride lei poi si alza e si accomoda al suo fianco, avvolge un braccio attorno alle sue spalle mentre lui la bacia.
<< esco tra una settimana e il giorno in cui mi dimettono tu avrai il secondo permesso >>
<< è troppo bello per essere vero >> sussurra lei.
<< agg chiesto a Pietro di prenotare in hotel >>
Lo accarezza sulla guancia poi annuisce.
<< pure ca me face male aggià sapé ch'é combinatu Eduardo?. T'é fatto male? >> indaga lui.
<< né male né bene. Non ho sentito niente. Niente di niente >> confessa lei.
<< come sarebbe?, era a prima vota >> le ricorda.
<< è la verità. Ho sentito molto di più ma molto di più nel tuo letto quando ci siamo baciati e tu eri sopra di me completamente nudo >>
<< sta cosa é strana sciù sciù >>
<< non so cosa dire. Non ho termini di paragone >>
<< vuò vere ca chist nun è trasut. Ma l'é pigliato mano pe te ó ficcà rind? >>
<< no. E poi gli sarebbero bastate due dita per prenderlo >> dichiara Azzurra.
<< cioè? >> domanda Ciro ridendo.
<< nel senso che era piccolo >>
<< piccolo quanto sciù sciù? >>
<< diciamo che tu hai una palla da basket e lui una biglia >>
Ride lui.
<< agg capito. Controllo io >> la rassicura poi la bacia.

————

1 settimana dopo stanno varcando l'ingresso di un grande e prestigioso hotel di Napoli a pochi passi da piazza Vittoria.
Il numero 1 dell'Ipm è di nuovo in perfetta salute.
Pietro ha riservato per loro una meravigliosa suite.
Appena entrano Ciro blocca la porta, stacca il telefono poi preso dal momento solleva Azzurra e si precipita a letto.
È troppo, veramente troppo impaziente e lei non è da meno. Si disfano dei vestiti rapidamente tra un bacio e l'altro. Non perdono neanche tempo a spostare le coperte .
Una volta nudo si sdraia sopra di lei. Si scambiano qualche bacio poi piano piano prova a penetrarla.
Questa volta per lei è tutto magico, intenso, vero, sentito, realizza ogni singola cosa, ogni singolo dettaglio.
Comincia a digrignare i denti per il dolore mentre stringe le dita attorno all'angolo del cuscino.
<< sciù sciù >> sussurra lui preoccupato accarezzandole una guancia.
<< ma che... >> esclama lui sorpreso infilando una mano tra le gambe della ragazza poi se la posiziona davanti agli occhi.
Sorride estasiato e felice poi le mostra le dita. Ci sono 2 gocce di sangue.
Gli avvolge le braccia attorno al collo.
<< mia pe sempe >> sussurra poi riprende a muoversi.
Riprende ad affondare dentro di lei con spinte leggere e piano piano aumenta il ritmo.
La milanese ha già dimenticato quel piccolo dolore che ha provato, adesso il piacere comincia ad annebbiarle il cervello. Ansima lei ed ansima lui.
Si guardano negli occhi. Si baciano. Si accarezzano. Il ritmo aumenta.
Si regalano parole d'amore ed insieme giungono al piacere estremo.
<< nzieme sciù sciù >> sussurra lui mentre prova a riprendere fiato.
<< si >> risponde lei felice.
<< comm si bella, a cchiù bella e tutt e bell e mo ancora re cchiù >> commenta il numero 1 dell'Ipm.
<< è merito tuo, tu sei bello. Troppo bello. Ó cchiù bello e tutti belli >> dichiara lei.
Sorride lui.
<< occhi belli >>
<< sciù sciù >>
<< te voglio assai. Si dice così? >> chiede lei.
<< si dice così ma t'aggia mparà nu poco e napulitano >> nota lui.
<< volentieri ma dopo >> propone lei poi capovolge il fronte e riprende a baciarlo.
<< stasera mi porti al mare? >>
Le fa il solletico.
<< spiritosa, nun se ne parla proprio, pecché po sicuro trovammo fratemo e i cumpagni mie e non putimm cchiù sta sul >>
<< guarda che scherzavo. Lo dicevo nel caso nel cui necessitavi di una pausa. È tanto che non lo fai, magari non riesci a concedere il bis >> ironizza lei.
<< mo te facc vere >> ribatte lui e poi fa quello che deve fare in modo impeccabile, più volte.
<< allora? >> le domanda infine.
<< non avevo dubbi. Lo sapevo che sarebbe stato speciale >>
<< sciù sciù ancor >> la implora.
Ricominciano un'altra volta e continuano così per tutto il giorno e la notte. Entrando in contatto in ogni modo possibile.
La mattina dopo si alzano rapidamente, sono già quasi in ritardo.
<< ai >> esclama Azzurra.
<< c re sciù sciù? >> domanda lui allarmato mentre recupera i suoi boxer ed i slip della milanese.
<< lo sai >> risponde lei guardandolo in modo inequivocabile poi si poggia una mano sul fondoschiena.
Corre ad abbracciarla.
<< scusa sciù sciù, ho fatto piano >>
<< lo so, sei stato meraviglioso ed è stato meraviglioso. Questo è perché sei dotato in modo speciale. Ora occhi belli vestiti o ti faccio fare tardi e non si può >> lo avvisa.
Sorride lui e le stampa un bacio in bocca.

Si rivestono velocemente, scendono in sala colazioni per prendere un paio di cornetti da mangiare strada facendo.
Felici ed innamorati.
Una volta all'Ipm Ciro va a parlare con Edoardo.
<< Eduà ma che cazz e fatt pe Azzurra a mare? >> domanda Ciro.
<< secondo te?!. È bellissima ma nun agg fatt niente. Pecché anche si c'era attrazione era capit che è nnammurat e te. Nu l'agg penetrata, agg ficcato roje dita. Ve l'agg fatt crerere pecché quando pe uno re doje é a primma vota conta solo l'att e no la persona. Quando l'hanno già fatto tutt e doje conta la persona. E ve vulev fa stu regal >> confessa Edoardo.
<< strunz, m'ha fatt murì >> confessa il Ricci.
<< comm'é ghiut? >> domanda Edoardo.
<< t'appost >> lo rassicura Ciro sorridendo.
Si abbracciano.
<< ó tieni piccol è? >> lo canzona il numero 1 dell'Ipm.
<< che staje ricenn? >> ribatte Edoardo.
<< me l'ha ritt Azz. Ha ritt ca tieni 'na biglia e io 'na palla e basket >> spiega Ciro.
<< ma tu varda a chesta. Ie l'aiut e me ripaga accussì >> si lamenta Edoardo.
<< ha ritt a verità >> gli fa notare Ciro.
<< Ciru mo racconta, ch'avete fatt? >>
<< adda rimane tra me e lei >> dichiara il numero 1 dell'Ipm.

E ti ho detto tutto di me e giuro che non è da me/Mare FuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora