•capitolo tredici•

813 62 6
                                    

Chi lotta con i mostri deve far attenzione a non diventare un mostro lui stesso.
Se guarderai a lungo dentro l'abisso anche l'abisso vorrà guardare dentro di te.

Ho ucciso mia madre.
Scioccante lo so,ma no mi ha impressionato più di tanto.
La vita adesso va stranamente regolare,passo molto tempo con Zac ma di lui non mi fido.
Si comporta in modo strano e ho intenzione di uccidere anche lui.
La rabbia a volte prende il sopravvento e non capisco cosa mi succede.
Penso spesso ad Harry.
Penso di vederlo ovunque,vorrei tanto rincontrarlo non dovevo mandarlo via.
Lo cerco ovunque lo penso tanto.
[...]
Uscii dalla classe,c'era lezione di storia ma io quelle cose le so già non so come ma le so come se le avessi vissute.
Ho letto su internet come rievocare gli spiriti voglio vedere Harry ho bisogno di lui.
Entrai in bagno,la porta si chiuse di scatto spingendomi dentro la stanza
È qui riesco a sentirlo.
Misi la mia figura davanti allo specchio e lo vidi alle mie spalle
"Harry.." uscì un debole sussurro dalla mia bocca.
Venni spinta contro il vetro che si ruppe in mille pezzi provocando un debole suono ma non avvertii dolore.
Presi uno dei cocci più grandi da terra e lo usai per guardare dietro di me,intravidi qualcosa e il mio cuore batté sempre più forte come se fossi al principio di un'infarto.
La mia visuale venne offuscata dal sangue che mi colava dalla tempia.
Anche quando ho ucciso la mamma c'era tanto sangue,era così scuro e aveva un odore ferroso.
Ne prelevai una piccola quantità dalla mia testa con l'indice e lo portai alla bocca,aveva un sapore strano.
Tenevo ancora nella mano destra il pezzo di quello che era uno specchio sentivo i lati affilati contro il mio palmo.
Strinsi in un pugno la mano e iniziò a uscire sangue anche da li,ma il dolore non veniva a galla.
"Harry dove sei?!" Giravo per il bagno nella speranza che si facesse vedere.
Mi misi davanti allo specchio alla mia destra,nonché ultimo rimasto,e lo rividi.
Aveva un espressione serena,lui voleva restare con me per questo mi ha portato nella sua casa dall'altra parte.
I suoi occhi sono così belli alla luce mi girai cautamente ignorando la mia espressione ebete.
Era li,si avvicinò lentamente a me e sfiorò le mie labbra un fremito attraversò il mio corpo una sezione del mio cervello mandava un segnale che diceva di fermarmi che stavo facendo la cosa sbagliata ma cedetti nelle sue braccia e mi abbandonai alle sue labbra e al dolce sapore che emanavano.
Questa volta sentii un dolore,fu come un leggero bruciore e poi una fitta.
Fu un attimo che il mio petto andò in fiamme.
La maglietta si inzuppava sempre di più e il famoso coccio era piantato perfettamente nel mio cuore.
Iniziai a cercare ossigeno prelevandolo a bocca aperta,macchie nere iniziarono a farsi spazio nel mio campo visivo.
Riuscii ad emettere un urlo strozzato come un piccolo gemito.
La testa pesante.
Le ossa deboli.
Una voce,insistente.
Svegliati
Svegliati
Svegliati.
Un flash.
Come se fosse una visione.
Una parete bianca e una figura in camice.
Il nero si dilagò,ormai non faceva più paura.
Un abisso che si faceva spazio continuamente nel mio corpo,e poi venni riportata alla realtà.
"Dannazione Sam svegliati!" Sentii la voce allarmata di Zac ,aprii gli occhi e incanalai aria come se stessi riemergendo da una lunga apnea
"Sam che cazzo hai fatto?!" Ora stava urlando e guardava la mia maglietta,forse non era proprio un sogno.
Il dolore sopraggiunse appena il respiro iniziò ad essere regolare
"Chiama l'ambulanza" sussurrai tra i gemiti di dolore.
"Sei scema?!e poi mi fanno causa per violenza domestica!" Disse allontanandosi per poi tornare correndo con degli asciugamani e una bacinella piena d'acqua
"Coglione,devi togliere il vetro dalla ferita" e seguì un grido disperato di dolore sentivo la scheggia scendere sempre di più verso il cuore
"Stai zitta e non muoverti" strappò il tessuto e posò lo sguardo sullo squarcio,prese una pinza da cucina dalla bacinella e mi porse un piccolo asciugamano
"Mettilo tra i denti e quando senti dolore mordilo" ordinò in tono serio.
Il metallo freddo dentro di me che scavava in mezzo alla ferita che andava in fiamme come la pelle intorno ad essa.
"Resisti ce l'ho"assicurò
Ma mentre perdevo i sensi pensai ad un solo nome.
Harr...
[...]
"Hey,come ti senti?" Mi diede un bacio sulla fronte
"Come se mi fosse stata tolta una scheggia dal cuore"risposi con la voce roca e impastata dal sonno.
"Credo che dobbiamo mettere fine a questa storia.
Adesso basta,quante volte sei quasi morta?! Hai ucciso delle persone dannazione!" Si muoveva bruscamente seduto sulla sedia difronte a me.
"Lo so!cosa credi che mi stia divertendo?! Non ce bisogno che tu metta carne al fuoco grazie." Rispondo alzando la voce
"Si ma non fai nulla per dimostrare ciò che dici,sembra quasi che ti piaccia che quell'essere ti perseguiti!" Afferma incrociando le braccia.
Non dico nulla,abbasso lo sguardo.
"Ho bisogno di dormire ne riparleremo."
Sprofondai sotto il piumone e chiusi gli occhi per poi sentire Zac uscire di casa e sbattere la porta.
[...]
Ero sveglia seduta sul letto,la ferita era migliorata notevolmente ma ogni tanto bruciava,dopo un po di tempo Zac tornò.
"Sono qui!" Urlai dalla camera e sentii i passi sulle scale
"Dobbiamo trovare un collegamento con Harry , ti viene in mente qualcosa?" Disse col fiatone,da come lo conosco si è messo a correre appena ha trovato la soluzione.
Pensai in silenzio,con Harry non ho più nulla a che fare.
Potremmo trovare la tomba di Grace ma non so dove sia sepolta e trovarla richiederebbe anni.
Ricordo la casa di Harry..possiamo andare li.
"La casa di Harry." Risposi cautamente
"bene è perfetto,partiamo domani."
E uscì dalla stanza.
Ero pronta per lasciarlo andare?

Ouija-H.S ( #Wattys2015 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora