•Capitolo sei•

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Voleva farmi morire lentamente, provava gusto nell'assaporare la mia paura.
Il suo scopo era quello di distruggermi dall'interno,un po come quando accendi una sigaretta
Prima si brucia la parte interiore e poi inizia a lacerarsi all'esterno.
Ma non sapevo come evitarlo.
Dovevo trovare un modo per uscire dal labirinto.

Ero sepolta dalle coperte che provavo a prendere sonno,mi stavo giusto assopendo quando un tonfo risuonò dalla camera affianco:quella di mia sorella.

Non ci feci caso doveva essere sicuramente caduta dal letto-lo fa sempre- così mi accoccolai e dormii.

Dormivo profondamente quando la mia porta si aprii lentamente,cigolò.

La luce della luna illuminava la mia stanza buia ,aprii leggermente gli occhi e la porta si apriva sempre di più ma lentamente.

Quella scema vuole sicuramente rubarmi i colori,mi scoprii e mi sedetti su letto per poi scendere e cacciarla a suon di calci dalla mia stanza ma mi bloccai alla sua vista.

Era in piedi all'estremità del mio letto,gli occhi bianchi e un coltello in mano.

Mi fissava.

Mi si gelò il sangue la sua pelle da rosea e vitale si era trasformata in  pallida e cadaverica,si avvicinava piano verso di me con gli occhi fissi sui miei.

Cacciai un urlo,urlai più che potei ma la mia voce sparì,provai a parlare ma nulla

Ero diventata muta.

Il panico prese il sopravvento provai a urlare a più non posso ,nel mentre lei si avvicinava completamente in trans.

Ero ancora bloccata senza riuscire a muovermi quando chiusi la bocca e provai ad inghiottire un po di saliva per poi schiarirmi la gola.

Riuscì ad emettere un suono e leggermente sollevata provai ad riurlare ma la mia bocca era sparita.

Come se la pelle del mio viso si fosse uniformata in quel punto.

Era davanti a me,provai a scivolare da sotto la sua forte presa -troppo forte per una decenne- e mi guardai allo specchio,ero diventata un mostro.

Dietro di me c'era sempre lui con la bocca colante di sangue,la sua immagine però era distorta come si stesse guardando un programma televisivo ma con poco campo.

Piegava lentamente la testa da destra a sinistra i suoi occhi erano scuri completamente neri.

Si girò verso mia sorella e con un gesto della mano la fece come svenire le prese il coltello e io non riuscivo a muovermi dalla paura.

Ebbene si in quel momento avevo davvero paura,guardavo l'intera scena dallo specchio.

Lui dietro di me pronto ad accoltellarmi, presi il portagioie e ruppi il vetro si sentì come un grido:forse lo avevo ferito.

Mi misi le mani sulle guance mentre le lacrime scorrevano:la mia bocca era riapparsa.

Sembrò tornare la calma respirai velocemente e le mie gambe cedettero,spostai lo sguardo verso il letto Sara era sparita mi alzai rapidamente e controllai l'altro lato del letto ma nulla corsi nella sua camera e il letto era vuoto.

Se l'era presa.

Nota autrice
Hi guys!
Ok scusate se questo capitolo fa un po schifo,ma volevo aggiornare e farvi leggere la storia nel caso lo riscriverò a breve.
Nulla volevo ringraziarvi per le visualizzazioni,i voti e volevo ringraziare chi ogni tanto commenta ^-^
Spero che la storia vi stia piacendo  ( e anche un po spaventando lols)
Bene vi lascio un santa pace
se vedemo ♡

Ester xx

Ouija-H.S ( #Wattys2015 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora