《Ti farà sentire debole dipendere da qualcuno.》
Questa frase mi rimase in testa da quando la sentii dire fino ad oggi.
Mi fece sentire debole.
Diventò la mia ossessione.
Mi legò a lui.
Voleva soltanto farmi pagare nel peggiore dei modi,ma se avesse saputo perché dovetti lasciarlo forse avrebbe capito.Mi svegliai poggiata sul legno della casa,non so come presi sonno o cosa mi fece addormentare.
Un odore metallico invase le mie narici tastai il pavimento con le mani e capii di essermi addormentata in un bagno di sangue,nota per me stessa:ti ha fatto qualcosa cretina non ti sei addormentata.
Mi alzai piano e la testa mi girava,mia sorella era la cosa principale poi l'avrei sistemato quel bastardo.
Dovevo trovare il modo di uscire perché lei non c'era camminai per i corridoi più bui e ogni volta che passavo davanti a una porta sentivo delle urla o dei vagiti provenienti dall'altra parte inutile dire che non ebbi il coraggio di aprirne nemmeno una.
Il resto dei corridoi era silenzioso e l'unica cosa che rompeva quell'assordante quiete era il mio respiro,trovai una finestra.
Mi guardai alle spalle lui poteva essere ovunque, alzai il vetro e mi sporsi per vedere cosa c'era all'esterno di questa porzione di inferno:nulla
Ovviamente,decisi di buttarmi non avevo nulla da perdere ero nel buio e buio diventai.
La caduta sembrò durare ore,e non atterrai su nulla ma sprofondai nell'acqua bollente, era tutto così lucente qua sotto ero ad occhi chiusi ma la luce attraversava le mie palpebre mi sembrava tanto il paradiso e non sarei voluta uscire.
Allargai le mie braccia ed entrambe le mie mani toccarono qualcosa aprii di scatto gli occhi e davanti a me vidi una schiera di cadaveri erano dappertutto, corpi inanimati che galeggiavano negli abissi.
I loro occhi erano neri e quattro mani afferrarono le mie braccia iniziai a dimenarmi ma mi stancai subito un'altra mano mi tappò il naso e la parte superiore della bocca era coperta da calli e bubboni,quella vista mi fece salire un conato.
Ripresi un po di forze e continuai a dimenarmi fino a riuscirci il mio ossigeno era completamente assente ma nuotai nonostante la stanchezza arrivai alla superficie e pronta a prendere fiato mi scontrai contro una lastra.
Era come il ghiaccio,provai a romperla ma i corpi tornarono e precipitai nel buio.
Per l'ennesima volta,avrei dovuto lasciarmi morire
Era troppo forte per me.
[...]
"Sei anche un po stupida eh.." camminava davanti a me avanti e indietro.Ci trovavamo in uno scantinato,era completamente vuoto a parte le due sedie e una lampadina in fase di fulminamento.
Ero debole non avevo più energie,i miei vestiti erano tutti strappati , ero mezzo nudda e faceva un freddo cane.
Mi aveva legata a una delle due sedie ,le corde che avvolgevano i miei polsi erano eccessivamente strette e iniziavano a bloccare la circolazione del sangue.
"Dov'è Sara?." La mia voce era eccessivamente emotiva e tremolante non riuscivo a controllarmi e questo andava a mio svantaggio.
"Sara non c'è. È morta,caput,nada,nothing.
Avrei voluto tenere la sua anima per rafforzarmi ma qualche stupido angioletto è venuta a prendersela..blah."Adesso era seduto sull'altra sedia difronte a me e teneva un pugnale tra le sue mani,con indifferenza e una certa esperienza ci giocava facendolo ruotare fra le sue dita col rischio di amputarsene uno
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Ouija-H.S ( #Wattys2015 )
Acak"dai Sam ci divertiremo" "mh..okay ma sappiate che non ci casco.." Samantha Cross quella sera non sapeva a cosa sarebbe andata in contro. Quella notte la sua vita cambiò. A volte giocando col fuoco ci si può bruciare ma Sam questo non l'aveva capito.