Prologue

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Los Angels , California 2016

Samantha Turner è una ragazza di 29 anni non troppo alta con un corpo formoso, due occhioni marroni e capelli castani scuri che ha frequentato dei corsi universitari di fotografia; nutre la passione per la fotografia sin da bambina quando insieme a suo papà si divertiva a scattare foto di ogni genere, con il tempo questa passione si è amplificata fino a farla diventare la sua professione. Adesso Samantha lavora per Vanity Fair dopo una dura gavetta è riuscita ad ottenere il privilegio di poter esporre le proprie foto in copertina.
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Samantha ha molti amici, ma prima fra tutti c'è lei: Emma.
Sono cresciute insieme in Germania nonostante la differenza di età, purtroppo sono state costrette a dividersi quando i genitori di Samantha hanno deciso di tentare la fortuna in America. Sono 3 anni che non si vedono ma non c'è stato neanche un singolo giorno che una delle due non scrivesse all'altra, eccetto vari litigi durati non piú di una settimana. Emma conosce Samantha meglio di chiunque altro, non ci sono segreti tra le due, ed è una delle poche persone su cui puó fare affidamento nonostante abitino in due continenti diversi.

Thomas Brown è un carissimo amico della giovane ragazza, si sono conosciuti grazie a un servizio fotografico che lei ha dovuto fargli, è un bellissimo ragazzo alto, corpo slanciato, con occhi verdi e capelli castani chiari. Due fossette gli incorniciano la bocca quando sorride ed è il tratto caratteristico che piú attrae Samantha.
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SAMANTHA's POV

Mi sveglio di colpo a causa di un mal di testa martellante, mi allungo nel letto avvicinandomi al mio comodino per prendere il telefono e controllare l'ora: 03:37.
Sbuffo e mi alzo dal letto incamminandomi verso la cucina per prendere una pasticca pregando che il dolore passi in fretta. Torno in camera nella speranza di riaddormentarmi, ma ogni tentativo è vano.
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La mia sveglia suona alle 07:10 come ogni mattina, un'altra giornata mi sta aspettando e spero che non sia come ieri perchè non potrei affrontarla, il mio capo, era super irritante e pretenziosa.
Svolgo la mia routine quotidiana e alle 08:30 precise sono seduta nel mio ufficio gustandomi una tazza di caffè fumante. Qualcuno bussa e spunta la faccia sorridente di Belle, la mia assistente fotografa, le faccio un cenno di entrare e si chiude la porta alle spalle.

"Buongiorno Samantha volevo ricordarti che alle 12 abbiamo quel servizio fotografico di cui ci ha parlato ieri Patricia." Mi dice.

"Si, perfetto. Hai nuove idee per la copertina del prossimo numero ?" Le chiedo sorridendo.

"Si ero venuta anche per questo." Mi porge dei cartoncini con le copertine incollate sopra che io afferro subito. "Guarda."

"Sono perfette, sei la migliore Belle!"

"Bene Samantha ci vediamo piú tardi." Mi sorride un'ultima volta prima di uscire.

Continuo a lavorare al computer per sistemare alcune foto fino a quando Patricia, il mio capo, non mi chiama per raggiungerla nel suo ufficio, dopo un'alzata di occhi al cielo raccolgo le mie cose e vado da lei.

"Bene Samantha vedo che hai giá preso l'attrezzatura per il servizio, mi raccomando fai un ottimo lavoro come sempre e sii gentile." Mi ammonisce.

"Si signora Gibson."

"È tutto, puoi andare, o farai tardi." Mi congeda ed io le faccio un sorriso tirato prima di uscire e raggiungere Belle intenta ad allestire insieme ad altri tecnici la zona adibita ai servizi.

Dopo una manciata di minuti fa la sua entrata un ragazzo abbastanza alto, muscoloso, con occhi azzurri, capelli e barba castani e con un sorriso da mozzarti il fiato. Mi si avvicina per presentarsi.

Photograph [Sebastian Stan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora