N.b.: la storia è ambientata nel 2016, anno della premier di CACW
Dopo qualche ora il servizio fotografico è finalmente giunto al termine, Sebastian è stato molto carino per tutta la durata ed è stato piacevole passare del tempo con lui.
"Grazie Samantha." Mi sorride. "Posso offrirti qualcosa da mangiare ?" Guarda il suo orologio legato al polso sinistro, e io lo imito sfilando il telefono per controllare l'ora notando che è l'ora di pranzo annuisco sorridendogli.
"Se mi dai 10 minuti per sistemare le mie cose molto volentieri."
"Certo non preoccuparti prenditi tutto il tempo che ti serve." Si passa una mano tra i capelli mentre parla e mi fa un ultimo sorriso prima che io mi incammini a sistemare la macchina fotografica.Salgo con l'ascensore al piano del mio ufficio, una volta che le porte di quest'ultimo si aprono mi catapulto dentro l'ufficio decidendo di rendere il mio aspetto piú presentabile. Prendo la mia trousse e passo un po' di mascara sulle mie lunghe ciglia, mi spazzolo velocemente i capelli e infine spruzzo un po' di profumo, mi do un'ultima occhiata allo specchio prima di uscire.
"Devo stare calma ed evitare di fare figuracce, posso farcela." Mi continuo a ripetere come un mantra raggiungendo Sebastian fuori dall'edificio.
"Eccomi qua, scusa se ti ho fatto aspettare." Gli dico toccandogli il braccio, lui posa lo sguardo sulla mia mano sorridendo e io in imbarazzo la tolgo subito. "Partiamo molto male." Penso scuotendo leggermente la testa.
"Non preoccuparti. Dove vuoi andare a mangiare ?" Mi chiede cordialmente ed io gli rispondo con un'alzata di spalle. "Che ne dici se andiamo a mangiarci una pizza ?" Propone.
"La pizza è perfetta." Sorrido annuendo mentre cominciamo a camminare per le strade di Los Angeles sotto il caldo afoso delle 14.-
"Parlami un po' di te Samantha, sono curioso di sapere cosa si nasconde dietro questo bel faccino." Mi dice tagliando un pezzo di pizza. Finisco di masticare il mio boccone e mi pulisco la bocca prima di cominciare a parlare.
"In realtà non c'è molto da sapere. Sono nata in Inghilterra ma sono cresciuta in Germania, per questioni lavorative dei miei, ed è lí che ho incontrato la mia migliore amica Emma siamo cresciute insieme ma putroppo all'età di 18 anni mi sono trasferita qui in America perchè i miei hanno voluto tentare la fortuna. Vivo da sola da quando ho trovato lavoro, ho sempre amato e desiderato l'idea di una mia indipendenza e finalmente posso dire di aver realizzato il mio desiderio." Sorrido portandomi il bicchiere d'acqua alle labbra mentre lui mi guarda con le mani incrociate sul tavolo.
"Quanti anni hai ?"
"29." Rispondo.
"Cosa ti ha spinta a lavorare come fotografa ?"
"La fotografia è da sempre la mia passione tant'è vero che ho voluta farla diventare anche la mia professione. Amo stare dietro alla fotocamera e immortalare ogni singolo particolare. Ricordo che quando ero piccola chiedevo ad ogni singola persona di posare per me, Emma e mia cugina Stacey sono state le mie migliori modelle." Sorrido al ricordo. "Adesso tocca a te. Anche se i giornali ultimamente non fanno altro che parlare di te e tutti i tuoi colleghi. Vediamo se raccontano fandonie o sono attendibili." Sorrido guardandolo.
Si schiarisce la voce prima di iniziare a raccontare. "Ho 34 anni. Sono nato in Romania e mi sono trasferito in America all'età di 12 anni. Vivo a New York da allora ma a causa del lavoro sono spesso in giro. Al momento vivo da solo perchè anche io ho sempre amato l'indipendenza. Mi sono laureato in Arti Teatrali e adesso faccio l'attore." Mi concede un sorriso e dopo aggiunge. "Non c'è molto altro da aggiungere. O che tu non sappia già dai giornali" mi guarda con un sorrisetto.
Alzo gli occhi al cielo e gli concedo un mezzo sorriso "Com'è nata la passione per la recitazione ?"Gli domando curiosa mentre mi arrotolo una ciocca di capelli intorno al dito.
"Ricordo che da piccolo ho frequentato un campo estivo dove presi parte a diversi spettacoli, ed è da allora che ho deciso di voler intraprendere questa carriera." Annuisce guardandomi dritto negli occhi.
"Non mi dirai altro che non sia scritto ?"
"Step by step, i giornali sono coerenti con i miei racconti ?" Mi stuzzica sorridendo.
"Non raccontano fandonie sulla tua vita privata, che non è molto privata direi." Annuisco. Lui mi guarda e ridacchia scuotendo la testa.
"vado a pagare e ti riaccompagno all'ufficio." Mi informa alzandosi dalla sedia per dirigersi verso la cassa, nel frattempo io mi incammino fuori dal locale aspettandolo.-
Una volta raggiunto l'edificio si ferma e si appoggia al muro per accendersi una sigaretta.
"Tu fumi ?" Mi domanda con la sigaretta in bocca. Io scuoto la testa.
"Prima di andarmene che ne dici se mi dai il numero di telefono ?" Mi propone.
"Dritto al punto senza troppi rigiri." Sorrido scuotendo leggermente la testa.
"Era un «Si Sebastian te lo do subito ?»" Sfoggia un sorriso a 32 denti, ed io non posso fare a meno che ridere.
"Passami il telefono." Dico allungando la mano verso di lui, già pronto a passarmelo. Lo digito velocemente e glielo riporgo sorridendo.
"È stato più facile del previsto, ma adesso devo davvero scappare, ho un'intervista con Chris e Anthony." Mi dice guardandomi. "Mi ha fatto piacere passare del tempo con te."
"Non dirmi cosí che potrei cominciare a darmi delle arie." Scherzo. "Vai o farai tardi. Grazie degli scatti e dal pranzo." Lo ringrazio sinceramente.
"Grazie a te. Ci sentiamo presto Samantha." Mi saluta sorridendo.
Una volta che Sebastian si è allontanato del tutto entro dentro l'edificio raggiungendo il mio ufficio.-
Il tramonto sta calando ed io come ogni giorno sto correndo con le cuffie nelle orecchie intorno al mio isolato. Adoro correre la sera prima di cena, mi rilassa. Proprio mentre sto sfilando il mio ipod dalla tasca per cambiare canzone vado a sbattare contro qualcuno e inciampo. Mi sfilo le cuffie.
"Dovresti stare un po' piú attenta la prossima volta." Sento una voce dirmi mentre allunga una mano per aiutarmi ad alzarmi, la afferro e lo guardo. "Spero tu non ti sia fatta male."
"Si hai ragione scusami." Mi pulisco le mani ai pantaloni della tuta mentre il ragazzo mi squadra. "Comunque sia no, non mi sono fatta male."
"Meno male. Ad ogni modo io sono Alex, Alex Miller."
"Samantha Turner. Sei nuovo qui ?" Chiedo non avendolo mai visto da queste parti.
"Si, mi sono trasferito da poco. Tu vivi qui ?"
"Abito in questo isolato, 7 case piú in là." Gli dico. Lui annuisce allungando il collo per cercare di individuare la casa. "Se ti dovesse serviere qualcosa, qualsiasi cosa , non esitare a cercarmi, saró lieta di aiutarti." Sorrido.
"Bene a sapersi, grazie Samantha." Ricambia il sorriso.
"Nessun problema. Ci vediamo in giro allora." Lo saluto prima di continuare a correre.-
Appena mi stendo nel letto ripenso alla giornata di oggi. Ma i miei pensieri cadono principalmente su Sebastian. È stato molto piacevole passare del tempo in sua compagnia, non mi ha fatto sentire per un solo istante inferiore solo perchè lui è un attore di fama mondiale, bensí si è comportato come un normalissimo uomo di 34 anni con la voglia di conoscere persone.
Mi trovo a fantasticare su come, e soprattutto, quando lo rivedrò.
Prima di andare a dormire mando un messaggio ad Emma, qua è mezzanotte e là saranno all'incirca le otto di mattina , si starà sicuramente preparando per andare a lavoro.
«Da: Samantha
A: Emma
Hey Emmy come stai ? Spero tutto bene, io sono stanchissima oggi è stata una giornata lunghissima. Ho fatto un servizio fotografico a Sebastian Stan (per te che non guardi film Marvel, è Winter Soldier, vai a cercare qualche foto su internet) e poi mi ha offerto il pranzo, è molto simpatico e ho adorato passare del tempo con lui. E prima mentre stavo correndo sono andata a scontrarmi con un ragazzo che si è appena trasferito.
Invece come sta andando la tua giornata ? Ti voglio bene ci sentiamo domani. xxSam.»
Poso il telefono sul comodino e in men che non si dica Morfeo mi trascina con se.Emma Stone as Stacey Turner
Sam Claflin as Alex Miller
Prossimo aggiornamento: mercoledí 🥳
STAI LEGGENDO
Photograph [Sebastian Stan]
Fanfiction[Estratto dal Prologo] ... "Piacere, io sono Sebastian Stan." Mi sorride porgendomi la mano che afferro subito ricambiando il sorriso. "Il piacere è tutto mio signor Stan, io sono Samantha Turner, la sua fotografa." "Per favore chiamami solo Sebasti...