Ten

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Le mattine dopo le serate passate a ballare e bere sono le peggiori, e ringrazio il cielo che sia sabato così ho due giorni di riposo dal lavoro e non devo preoccuparmi di sentire Patricia che mi da ordini.

Sono nel mio letto, e non sono sola, quando giro la testa sul cuscino vedo Sebastian beatamente addormentato, il mio spirito da fotografa mi fa osservare tutti i suoi particolari. La sua bocca è semi aperta e ad intervalli escono dei sospiri pesanti, il suo naso premuto sul cuscino, le guance rosse, i capelli arrufati.
Mentre lo osservo non riesco a capacitarmi di tanta bellezza, ma soprattuto non riesco a credere che questo uomo sia nel mio letto.

Decido di lasciarlo continuare a dormire mentre vado a prepare la colazione, mi alzo dal letto cecando di fare meno rumore possibile e non appena sono in piedi lego i capelli con l'elastico che ho al polso, dopo un'ultima occhiata esco dalla stanza chiudendo la porta piano. Nel tragitto tra la mia camera da letto e la cucina incontro Emma che esce dalla stanza degli ospiti con indosso solo una maglia, che so per certo che appartenga a Thomas, mi guarda con un sorriso e le sopracciglia alzate sicura di sè. Alzo gli occhi al cielo divertita.

"Sto andando a preparare la colazione, vieni e raccontami, so che muori dalla voglia di farlo." Le dico cercando di tenere un tono di voce non troppo alto. Lei annuisce e mi segue in cucina dove si siede sullo sgabello appoggiando le braccia alla penisola davanti a lei.

"Insomma tu e Thomas." Inizio mentre mi aggiro per la cucina aprendo lo sportello dove tengo il caffè. "Onestamente ci avete messo più tempo di quanto avevo scommesso."

"Hai fatto una scomessa ?" Domanda Emma divertita, mi giro dopo aver preso 4 tazze e alzo le sopracciglia.

"Ovvio, ho scazzato la tempistica. Chi ha fatto il primo passo ?" Domando prendendo una padella e l'occorrente per fare dei pancakes.

"Direi insieme." Dice. "Abbiamo bruciato qualche tappa in una sera sola. Sai sto per andarmene e non sarei voluta rimanere con il rimpianto di non aver fatto tutto quello che avrei voluto fare." Mi spiega e io annuisco continuando a cucinare. Sono contenta che abbiano deciso di farsi avanti l'un l'altro e spero che la distanza e gli impegni che hanno non saranno un ostacolo per la loro conoscenza. "Tu invece ?" Domanda di punto in bianco alzandosi e aiutandomi ad apparecchiare per la colazione quasi pronta.

"Se mi stai chiedendo se abbiamo bruciato le tappe anche noi la risposta è no."

"No scema, so che per quello è ancora presto." Alza gli occhi al cielo. "Intendo se hai intenzione di andare avanti sapendo del bambino ?"

"Non lo lascerò solo, se il bambino sarà un ostacolo per una possibile futura relazione vorrà dire che saremo amici." Dico con fermezza facendo scivolare i pancakes cotti dalla padella al piatto.

"Si vede che lui tiene a te. Sono passati solo un paio di mesi, di cui uno non siete neanche stati a stretto contatto perchè lui era via, ma avete una sintonia pazzesca." Confessa Emma e sul mio viso si fa spazio un sorriso radioso.

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Samanthaturner

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Photograph [Sebastian Stan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora