23. Una visita inaspettata

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Callie mi cinse il collo con le braccia, quasi mozzandomi il respiro.

«E tu che ci fai qui?» le domandai staccandomi dal suo abbraccio.

Si spostò una ciocca di lunghi capelli corvini dietro all'orecchio e spostò lo sguardo su mio padre, che era ancora in piedi accanto alla porta.

«I tuoi genitori mi hanno chiesto di raggiungervi e passare gli ultimi giorni con te. Mi hanno detto che passi molto tempo da sola», sottolineò l'ultima parola, come a volermi far capire che sapeva che non ero proprio da sola.

Mi accorsi solo in quel momento di quanto mi fosse mancata la mia migliore amica. Era bello sapere di avere qualcuno a tenermi la mano in mezzo a tutto quel casino.

Un rumore di passi sulle scale catturò la nostra attenzione. Lee ci raggiunse sulla soglia, le mani strette nelle tasche dei jeans corti e l'espressione ancora confusa per la conversazione avuta poco prima.

Alzò lo sguardo su Callie, ma rimase inespressivo. Subito dopo tornò a rivolgersi a me.

«Ora è meglio che vada. Ci sentiamo, va bene?»

Annuii e lo accompagnai fuori dalla porta. Sarebbe stato inutile fare le presentazioni tra di loro in un momento come quello, quindi rivolsi un'occhiata esplicativa a Callie e presi la sua valigia con me.

Quando arrivammo in camera, Adam era scomparso.

«Allora», esordì la mia amica buttandosi sul letto. «Raccontami tutto.»

Mi misi a sedere accanto a lei e incrociai le gambe sul materasso. «Sto cercando di risolvere un omicidio.»

Gli occhi scuri di Callie si spalancarono per la sorpresa, e d'istinto si portò una mano al collo, proprio dove teneva la sua collana con la pietra di granato che le aveva donato sua nonna quando era una bambina. Sosteneva che servisse a proteggerla dagli spiriti maligni.

«Quindi sei certa che non si sia trattato di un incidente?»

Annuii.

Lei si lasciò scappare un sospiro. «Avrei dovuto portare con me la mia abuelita. Lei avrebbe di certo saputo cosa fare.»

«C'è una donna, qui. È in grado di vedere nel passato.»

«Sei andata da una medium senza protezione?» strillò Callie coprendosi la bocca con le mani. «Ay Dios mìo, non ti ho insegnato proprio niente?»

Evitai di dirle che stava un tantino esagerando. Del resto, dopo quello che avevo vissuto quell'estate, non stava a me riportarla con i piedi per terra.

«Lui dov'è?»

Guardai Callie con aria interrogativa.

«Lui chi?»

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