Angel or demon - kth+jjk

21

Quando Jimin aprì gli occhi, erano davanti a un caffè.

"Che posto è questo?" chiese Hobi.

Videro Taehyung e Jungkook all'interno del caffè attraverso le grandi finestre.

Entrarono e videro Jungkook distruggere ogni tavolo e bicchieri, "Come hai potuto portarmi qui!?" stava urlando.

"Che posto è questo?" chiese Jimin.

"Questo è il luogo con cui Jungkook ha una connessione emotiva, e il guardiano vive nella casa dietro questo edificio", ha detto Taehyung tra respiri profondi.

Jimin fece un cenno a Hobi di andare a controllare la casa.

"Jungkook calmati piccolo" disse Taehyung con voce implorante.

"Voglio distruggere tutto!" gridò Jungkook.

Hoseok tornò di corsa.

"Cosa c'è che non va?" chiese Yoongi.

"Non c'è nessuno lì!" dice Hobi.

"Cosa vuoi dire? Sei entrato in casa e hai controllato!?" ha chiesto V.

"Non c'è casa!! Il terreno è vuoto!!"

Che cosa? Quindi il guardiano ha pianificato tutto e poi si è immerso? stronzo del cazzo.

"Jungkook.."

"No!"

Jimin ne aveva abbastanza. Fece schioccare le dita, cosa che fece fermare Jungkook.

"Perché non posso muovermi!? Lasciami andare!!" gridò Jungkook.

"Jungkook, ascoltami.." iniziò Taehyung, "Ti ricordi quando siamo venuti per la prima volta in questo caffè? Hai aiutato un bambino, ecco cosa sei. Aiuti gli altri, sei gentile e premuroso, non qualcuno che distrugge. Ricordi il nome del bambino?" chiese.

Jungkook ha risposto con riluttanza, "TaeTae"

"Sì! e poi per scappare dai LOCHES siamo andati al club.."

"Chi va in un club per sfuggire ai LOCHES?" Hobi sussurrò a Yoongi, che lo zittì in cambio.

"E al club, mi hai chiamato Taehyung, puoi dirmi perché?"

L'espressione di Jungkook si addolcì, "Io-è perché--volevo fare di te una persona--invece di un soldato--volevo che tu avessi sentimenti ed emozioni"

Taehyung sorrise, "Esatto tesoro, quello era il giorno in cui mi piacevi e poi quando ho perso i miei poteri, mi sono sentito più umano che mai ed è stato allora che mi sono innamorato di te, anche se allora ero solo un umano, volevo proteggerti, è quello che ho sempre voluto. Quando NEW mi ha offerto i suoi poteri l'ho preso perché volevo proteggerti dagli altri. Pensavo che dopo aver riottenuto i miei poteri demoniaci avrei smesso di provare qualsiasi cosa provassi per te..ma io l'ho sentito più che mai e mi sono sentito così in colpa per aver tradito la tua fiducia, mi sono sentito così in colpa a guardarti ogni giorno. Mi dispiace così tanto, ero la ragione per cui il tuo cuore è stato spezzato e tu sei diventato l'arma. È tutta colpa mia , per favore non distruggere i regni" Taehyung era ora in lacrime.

"Ricordi quando ti ho raccontato quella storia sul ragazzo dell'inferno, e come per la prima e l'ultima volta si è fatto male con un coltello. È sbagliato, mi ha ferito di più quando ti ho pugnalato, non mi sono mai sentito così prima.. .Jungkook ti amo, anche se non ci credi... dico la verità"

Si inginocchiò, "per favore smettila"

La presa di Jimin su Jungkook stava svanendo, Jungkook era fermo, nessuno poteva prevedere cosa avrebbe fatto. Yoongi prese lentamente la sua spada.

"T-Taehyung?" Le labbra di Jungkook tremarono, "Mi sento strano, non mi piace" le lacrime gli rigarono il viso.

Taehyung si alzò e tirò Jungkook più vicino a sé, "Lo so piccolo, troveremo un modo"

"È dentro di me--posso sentirlo, mi sta costringendo a farti del male" gridò Jungkook, aggrappandosi a Taehyung.

Taehyung guardò impotente Jimin, "per favore fai qualcosa"

"C'è un modo", disse Yoongi.

"Che cos'è?" chiese Hobi.

"Dobbiamo estrarlo da Jungkook e distruggerlo", ha detto Yoongi.

"Come lo facciamo?"

"Abbiamo bisogno di due sangue reale" disse Yoongi.

"Dobbiamo chiamare mia madre?" Jimin interrogato.

"No... non capisci. Voglio dire... sangue reale di entrambi i regni"

"Beh, questo piano va avanti" sospirò Hobi.

Le luci tremolarono intorno a loro e videro una figura scura incappucciata in piedi davanti a loro.

"Sono in ritardo alla festa?" la voce echeggiò attraverso il caffè.

"Il prezzo del demone" Yoongi rimase a bocca aperta.

Merda. Erano fregati.