Capitolo 13.

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Louis' pov. 



Cinque.

Cinque come il voto che avrei preso nel compito di fisica.
Cinque come i giorni che erano passati dall'accaduto.
Cinque come i giorni che erano passati dall'ultima volta che avevo visto Beth.
Cinque come i giorni che erano passati dall'ultima volta che avevo sentito Beth su whatsapp.


Cinque giorni erano passati e i sensi di colpa aumentavano sempre di più. Mi sentivo tremendamente in colpa: mi sentivo un coglione ed era tutta colpa di Zayn.

No, non è vero. Era anche colpa mia: dovevo chiarire sin da subito con Beth, non dovevo far passare un mese. Dovevo immaginarlo che, prima o poi, fosse venuta a galla tutta la verità e mi si sarebbe rivoltata contro.

Stupido Louis. 

L'avevo cercata in quei giorni, ovvio, ma lei non ne voleva sapere più di me. Visualizzava i messaggi solamente. Non avevo mai odiato quelle due V azzurre sotto i miei messaggi prima di allora.


Varcai il cancello della scuola alle otto in punto quella mattina e accanto a me avevo Niall, il biondino, che stava giorcando con il suo cellulare. Mentre dietro di me c'era Zayn che cercava di bloccarmi dal braccio ogni cinque secondi per parlare con me.

"Louis, quindi?" chiese, infatti.
"Quindi cosa?" mi voltai, scocciato, verso di lui.
"Ti ha più risposto ai messaggi?" lo strozzo, lo uccido e lo seppellisco qui immediatamente pensai.
"No Zayn" dissi duro "E' da cinque fottuti giorni che non risponde ai miei messaggi, non so più come fottutamente farmi perdonare ed è tutta colpa tua!" dissi ancora più duramente.

Zayn si ammutolì, abbassando lo sguardo sulle sue sneakers rosse, e io continuai a camminare verso l'entrata principale. Ma mi bloccai immediatamente non appena vidi Beth varcare il cancello e avviarsi verso il solito muretto.

Sorrideva. Posso permettermi di dire che il suo sorriso mi era mancato? Che mi era mancata lei? Che mi era mancata vederla a scuola? Però c'era qualcosa di strano in lei e nel suo sorriso. Non so dire esattamente se era strano in senso negativo o positivo.
Si guardava intorno, alla ricerca di qualcuno e sperai che quel qualcuno fossi io, ma.. no. Andò ad abbracciare Allison.

Abbracciare Allison? mi chiesi. Si erano sentite in quei giorni? Perché non me l'aveva detto? Da quando avevano fatto pace?




Allison's pov. 




Beth varcò il cancello e appena mi vide mi si avvicinò. Abbracciai la mia amica così forte, che ebbi paura di farla morire per mancanza di fiato. Mi era mancata in quei giorni.
"Hey hey, scollati" rise "Non voglio morire così giovane!" disse quasi con un tono duro, ma il sorriso accennato sul viso la tradiva.
"Ciao patatina, bentornata a scuola!" dissi io, invece, felice.
"Ciao a te Ally e grazie!" si sedette sul muretto. Io la seguii.

Ero felice di aver fatto pace con lei e ringraziavo me stessa per aver insistito con lei: sono sempre stata io la ragazza, tra le due, con un carattere più forte.


+++


Nel tardo pomeriggio andai a casa di Beth: non potevo non vederla e non potevo stare col pensiero di una Beth arrabbiata, per giunta con me.

Suonai al campanello e mi venne ad aprire suo padre.
"Ciao Ally" mi disse sorridente. Mi fece entrare.
"Salve, sono venuta per parlare con Beth, salgo un attimo su" dissi nervosa e suo padre mi fece salire le scale tranquillamente: ormai potevo considerarmi di casa.
Salii lentamente le scale e prima di bussare sulla porta della stanza di Beth respirai profondamente.

L'ansia mi stava divorando dentro e non mi ero mai sentita in questo modo. Io e Beth non avevamo mai litigato così pesantemente e diciamocelo: mi ero un po' cagata sotto. Avevo troppa paura di perderla per un mio piccolissimo errore -che poi non potevo considerarlo errore, dato che l'avevo fatto a fin di bene e quei due ragazzi avevano agito alle nostre spalle. Dovevo rimediare in qualche modo perché i miei giorni senza Beth erano dei giorni vuoti, inutili, privi di significato.


Ad ogni modo, bussai alla porta e dall'altro lato sentii un "Papà non voglio vedere nessuno, lasciatemi stare tutti!".
Non mi importò e aprii la porta lo stesso, chiudendomela poi alle mie spalle. "Papà, ti ho det- Ally?" disse "Che ci fai qui?" era sorpresa, ma la sua rabbia si poteva percepire nell'aria.
"Sono venuta per parlare con te!" mi morsi il labbro, fissandola negli occhi.

Lei era stesa sul suo letto, mentre cazzeggiava -sicuramente- con il cellulare. Alzò il viso verso di me "Io non voglio parlare con te!" e tornò a guardare lo schermo del cellulare.
"No, tu adesso mi stai a sentire!" dissi e buttai la mia tracolla a terra, mentre io mi sedevo sul letto, vicino a lei.
"Non abbiamo nulla da dirci"
"Io credo di sì" insistetti.
"Invece no" continuò lei e io in risposta le sfilai il cellulare dalle mani. "Ridammi il mio cellulare" disse seccata.
Io scossi la testa "Non prima di aver sentito ciò che ho da dirti" lei sbuffò e si mise seduta.
"Avanti, sentiamo" mi guardò: il suo viso non aveva espressione.

Non era mai successo: fottuto Louis, l'avrei ucciso!

"Beth, ascoltami. Mi dispiace molto per quello che è successo. Credimi!" lei ruotò gli occhi verso il cielo, ma io continuai, facendo finta di nulla "Pensavo davvero che Louis avesse una cotta per te. Pensavo davvero che volesse cercarti per dirtelo, per questo ho dato il tuo numero a Zayn!"
"Perché non mi hai detto che avevi dato il numero a quei due?"
"Volevo che per te fosse una sorpresa!"
"Infatti lo è stata" disse sarcastica.
"Beth, credimi, non pensavo mettessero su questo schifo di scherzo" mi torturai le mani, nervosa. "Sono davvero mortificata e mi sono sentita male al tuo posto quando l'ho scoperto. E' stata quella sera, al pub.. Dovevo dirtelo e volevo farlo, ma tra una cosa e l'altra non c'è stato modo e beh, poi l'hai scoperto in quel modo!" abbassai lo sguardo.

Presi fiato e continuai "Credimi Beth, non l'avrei mai fatto per ferirti. Non sono mai stata stronza fino a questo punto. Ti voglio bene, tanto bene e-" Ad un tratto non capii più nulla: Beth si fiondò su di me e mi abbracciò. Ricambiai stringendola forte a me e inspirai il suo dolce profumo. "Mi sei mancata!" ebbi il coraggio di dirle. Di solito non mostravo i miei sentimenti così apertamente, ma glielo dovevo.. soprattutto dopo questa assurda situazione.

Lei mi guardò e mi stampò un bacio sulla guancia. "Dimmi che è la verità, perché se così non fosse ti uccido e ti sotterro nel mio giardino!" trattenne una risata.
"Credimi Beth, questa è la verità. Solo la verità.." sussurrai. "Scusami" continuai ancora.

"Perdonata!" sentenziò.
"Dio, meno male. Non ce la facevo a saperti arrabbiata con me!" confessai e lei scoppiò a ridere. "Mi sono seccata davvero tanto.. ma in questi due giorni ho avuto modo di riflettere" disse.
"A proposito di questo.. come mai non sei venuta a scuola?" chiesi.
"Non volevo vedere le vostre facce. Te l'ho detto, ero troppo arrabbiata e avrei fatto strage se fossi venuta a scuola, quindi mi sono finta malata con i miei e sono rimasta a casa per pensare a questa situazione"

Io annuii e le sorrisi.

"Comunque ti voglio bene anche io!" continuò, io le tornai il cellulare e mi fece una linguaccia.


-

"Louis si è fatto sentire?" azzardai.
Lei annuii e mi porse il cellulare. Io lo presi in mano, sbloccai lo schermo e entrai nella chat con Louis. Scoppiai a ridere "Dimmi che non l'hai fatto sul serio!"
"Invece sì, l'ho fatto sul serio" rise.

Aveva cambiato il nome da "Elle♥" a "Stronzo".

Comunque sia, controllai la chat ed era piena solo dei messaggi di Louis. Non aveva smesso di scriverle, nonostante lei visualizzasse i suoi messaggi e non rispondesse.

"Non hai risposto a un solo suo messaggio!"
"Che gli rispondo a fare?" chiese ovvia "Vuole che lo perdono, così poi poi ha la coscienza a posto e continuerà a giocare allo stesso modo, con cui ha fatto con me, con altre ragazze!" sbuffò.
"A scuola mi ha chiesto di te" mi feci scappare e la guardai.
Lei in un primo momento si sorprese per quella mia rivelazione. "Oh davvero?"
Annuii "Sì, voleva sapere come farsi perdonare da te.."
"E tu?" assottigliò la vista.
"E io gli ho detto che non lo avrei aiutato!" 
"Battimi il cinque, sorella!" le alzò la mano verso di me e le diedi il cinque, scoppiando a ridere. 

Però...

C'era un però. Leggendo tutti quei messaggi, capii che Louis ci tenesse davvero a perdono di Beth. Mi morsi il labbro. Forse era seriamente pentito di aver giocato con la mia migliore amica. Forse Liam aveva ragione: Louis ha un carattere diverso da quello di Zayn e che Louis si era ritrovato vittima e allo stesso tempo complice dello scherzo. Gli si era rivoltato tutto contro.

Da un lato mi dispiaceva, dall'altro potevo dire che gli stava bene!

"Ti manca Elle?" azzardai ancora.
Lei annuì e mi guardò. Il suo sguardo era triste, stava trattenendo alcune lacrime "Mi mancano i suoi messaggi, Ally.. I pomeriggi mi sembrano vuoti senza quelli. Ma quando penso che dietro Elle ci sono quei due ragazzi mi sale un nervoso che non puoi nemmeno immaginare" guardò fuori dalla finestra. Il cielo era diventato scuro e guardai l'orologio appeso sopra la scrivania di Beth.
Erano le sette e un quarto.
"Pensaci su eh! Io adesso devo andare. Domani torni a scuola?" presi la tracolla e la sistemai sulla spalla.
"Sì, domani torno" tossì e si alzò dal letto per abbracciarmi ancora una volta.
"Perfetto! Allora a domani" le stampai un bacio sulla guancia ed uscii da casa sua, non prima di aver salutato i suoi genitori seduti in salotto.




+++



Alla fine non era tornata a scuola l'indomani perché le era venuta l'influenza e sua madre aveva preferito non mandarla a scuola.

"Louis ti sta guardando" la avvertì Harry, che ci aveva raggiunte da poco con il suo solito bellissimo sorriso.
Beth guardò in direzione del ragazzo dagli occhi azzurri e alzò le spalle.
"Lascialo guardare, gli rimane solo questo!"

"Lo perdonerai?" chiesi e iniziammo ad incamminarci verso le aule, dopo il suono della campana.

"Non mi importa più nulla di Louis"



{Vi ricordo il mio nick twitter: @hiwilljam ! Cercatemi pure lì se volete parlare con me}

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