Capitolo 2.

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La campanella della fine della terza ora era appena suonata e Harry mi trascinò letteralmente in mensa. Stava morendo di fame, disse, ed effettivamente pure io. Non mangiavo dalla sera prima e la mia pancia stava protestando.

"Harry vai piano che se no mi stacchi il braccio!" risi e lui insieme a me.

"Scusami tesoro" 

Entrammo in mensa ed era già piena di studenti affamati. Prendemmo entrambi un vassoio ciascuno e ci facemmo servire dalla signora Johnson che stava dietro al bancone. La ringraziammo e cercammo un tavolo libero. Appena ci sedemmo, Allison ci raggiunse e si sedette insieme a noi.

"Ehi, dove ti eri cacciata?" domandai, scrutandola attentamente.

"Sono andata a salutare Liam" ti pareva!

"Oh no! Non diventare una di quelle ragazze smielate, che passa ventisei ore su ventiquattro col proprio ragazzo, ti prego" disse Harry, in tono melodrammatico. Io ed Ally scoppiammo a ridere. Iniziammo a mangiare parlando del più e del meno, il chiacchiericcio in mensa si faceva sempre più intenso e mi guardai attorno. Al centro della mensa c'era il tavolino con il gruppo di Tomlinsons, li osservai: scherzavano tra di loro, avevano dei sorrisi stupendi e.. la risata di Louis era quella che si sentiva più delle altre, era contagiosa, bella, limpida e cristallina. Quando rideva gli spuntavano delle rughette ai lati degli occhi. Oh i suoi occhi erano bellissimi, ma non ho mai avuto modo di guardarli da vicino: sapevo solo che erano azzurri.. azzurro cielo. Dannazione a lui che era troppo bello, troppo pieno di sè e soprattutto dannazione a lui che non dava molta confidenza a persone che non erano suoi amici. Quanto avrei dato per parlare con lui, per ridere con lui, per-

"Terra chiama Beth, ripeto.. terra chiama Beth!" disse scherzoso Harry e Allison rise.

"Scusate" arrossii e abbassai lo sguardo verso il mio pasto.

"Lo stavi mangiando con gli occhi, amica mia" disse Ally "Perché non ci provi con lui?"

"Ally, ma mi hai vista?" alzai lo sguardo verso di lei e poi indicai col dito il mio corpo. 

"Si, ti ho vista e sei una bella ragazza. Forse trascuri un po' il tuo aspetto, ma non è quello che dovrebbe colpire un ragazzo"

"Vesto con maglioni larghi, non mi trucco, sono disordinata e non so flirtare con un ragazzo" sbuffai "Non ho mai avuto una relazione con un ragazzo" le sussurrai "Sono un imbranata e lui è troppo impossibile"

"Ti ha fottuto il cervello, in poche parole" sentenziò Harry. Io annuii, non sapendo più cosa dire. Forse era vero, forse Louis Tomlinson mi aveva fottuto davvero il cervello.

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"Se chiedessi a Liam di organizzare qualche uscita di gruppo?" propose Ally, mentre uscivamo dalla mensa "Ci sarà pure Louis e-"

"Frena la fantasia, per favore" la bloccai "Non uscirebbero mai insieme a noi" indicai sia me che Harry "senza offesa amico" aggiunsi poi ridacchiando. Sospirai. "Sono destinata a guardarlo, odiarlo e amarlo da lontano".

"Ci vediamo dopo ragazze, adesso ho arte" salutammo Harry e noi ci dirigemmo verso la palestra, dove già si trovavano la maggior parte dei miei compagni di classe. La cosa bella dell'ora di educazione fisica è che la palestra era enorme e potevano fare lezione ben tre classi e tra queste tre classi, insieme alla mia, ci stava sia la classe di Louis che quella di Niall. Quindi il gruppetto era lì al completo. Amavo Louis anche mentre faceva palestra: la tuta che metteva sempre risaltava il suo sedere alla perfezione. Poi amavo guardarlo mentre si allenava a calcio e odiavo me stessa per amare un tipo come lui. Attenzione: non conoscevo bene il suo carattere, però all'apparenza sembrava uno di quei ragazzi che si vantava di ciò che faceva e di ciò che era. Non sapevo se andava bene a scuola, se aveva una buona condotta, se-

"Signorina Hunt, vuole degnarci della sua attenzione?" mi voltai verso il prof e annuì "Grazie" continuò, e poi riprese il suo lavoro.

"Allora ragazzi" cominciò il professore "l'attività di oggi è.." guardò la sua cartellina "..il calcio. Vi dividerò in due squadre miste e faremo due partite da venti minuti. La squadra che perde fara due serie di flessioni e addominali" no. Era pazzo? Ho troppa sfiga: io odiavo il calcio, la mia squadra avrebbe perso e io sarei rimasta qui a fare quegli stupidi esercizi! "Allora" ci guardò "Devis, Evans, Wood, Roberts e Hunt in una squadra" guardai i miei compagni: non ero nemmeno con Allison in squadra. "Jackson, Peters, Brown, Cooper e McAustin in un'altra squadra. Dai, iniziamo!" fischiò e si sedette su una sedia vicino. Dio mio, non sapevo da dove iniziare.

Due perdite consecutive e una pedata nel ginocchio dopo, ero lì a fare la mia seconda metà di esercizi. Ero davvero esausta e non sentivo più le braccia, per non parlare delle gambe. Diciamo che lo sport non era il mio forte, ero più una ragazza che amava leggere.

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"Dai Beth, cammina!" disse la mia simpaticissima amica.

"Stai zitta, tu non hai dovuto fare due serie di flessioni e addominali" sbuffai e lei sghignazzò.

"Non potrai mai piacere a Louis se non ti impegni nello sport" rise Harry, in mezzo a me e Ally.

"Siete di incoraggiamento tutti e due" dissi atona. Sistemai meglio lo zaino sulla mia spalla sinistra e uscimmo fuori da scuola. "C'è mia mamma lì" indicati la macchina parcheggiata pochi metri più in là "ci sentiamo più tardi su whatsapp, ciao principesse" salutai entrambi con un bacio sulla guancia.

"Ehiiii" protestò Harry. Io scoppiai a ridere e poi salii in macchina. Schioccai un bacio a mia madre che partì immediatamente verso casa.

"Cosa si mangia oggi? Ho una fame" mi toccai la pancia.

"Ti ho preparato le lasagne, proprio come piacciono a te"

"Mamma, sappi che ti amo" io amavo qualsiasi tipo di lasagna: al ragù, col pesto, con la zucca.

Arrivammo in fretta a casa, aprii la porta e subito Chester mi venne addosso. "Ciao piccolino" buttai lo zaino a terra e coccolai Chester, che apprezzò molto il mio gesto.

"Elisabeth, quante volte ti ho detto di non buttare lo zaino lì? Sali in camera e posa lo zaino al suo posto" entrò in cucina. Io alzai gli occhi al cielo: a volte mi trattava come una bambina di dieci anni. Sbuffai e in silenzio salii in camera, dove posai il mio zaino e misi in carica il cellulare. Legai i capelli in una coda, tolsi le lenti a contatto e misi gli occhiali. Non amavo farmi vedere a scuola con i miei occhiali, preferivo indossare le lenti a contatto.

Stavo per scendere giù a pranzare, quando il blip del mio cellulare mi bloccò. Chi poteva essere a quell'ora? Mi avvicinai al comodino, sbloccai il telefono ed entrai su whatsapp. Aprii il messaggio da... un numero sconosciuto?

Ciao :)

Whatsapp • Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora