capitolo quindici

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Il mese successivo alla partenza di Zayn e Gigi passò incredibilmente veloce. Ero certo che avrei sofferto molto per la mancanza di uno dei miei migliori amici e della mia nuova migliore amica, ma grazie all'amore del mio Harry e della nostra piccola Darcy la tristezza era stata raramente protagonista delle mie giornate.

Tutti i giorni io ed Harry saccheggiavamo la cucina con la complicità delle gentili cameriere che lavoravano per mio padre sia a pranzo sia a cena. Loro avevano capito che tra me ed Harry c'era qualcosa perciò erano sempre molto felici di coprirci e di complottare con noi per rubare il cibo per la nostra piccola Darcy.

A mio padre avevamo detto che tutte le mattine, prima che Harry andasse con lui e Kotler nei campi di concentramento, veniva con me al lago per nuotare un po' sia per tenere in forma il suo fisico, sia per aiutare me a diventare un buon soldato. Nemmeno un'idiota avrebbe creduto a quelle bugie perché era risaputo il mio disprezzo per i soldati, per la guerra e per il nazismo, ma mio padre era così tanto acciecato dalla voglia di avere un figlio SS che non guardava la realtà in faccia.

Perciò tutte le mattine, al contrario delle nuotate formative che credeva mio padre, io ed Harry correvamo al nascondiglio di Darcy e facevamo colazione tutti insieme come una vera famiglia.

Ero felice, nella difficoltà, nella diversità e nel pericolo, ero felice di avere Harry, di avere Darcy, di avere la famiglia imperfetta che avevo sempre desiderato.

«Oggi andiamo al lago!» disse Harry mentre mangiavamo.

«Non devi andare nei campi oggi?» chiesi felice.

«No, ho chiesto a tuo padre un giorno libero perché avevo voglia di stare con voi.» rispose Harry con il suo splendido sorriso.

Di scatto Darcy si alzò dal suo posto e abbracciò Harry che subito la strinse forte tra le sue braccia.

Quando andammo al lago trovammo Liam e Niall prendere il sole e chiacchierare.

«Zio Niall, vieni con me e papà a fare il bagno?» chiese Darcy tutta felice tenendo per mano Harry.

«Andiamo ad affogare papà Harry!» disse ridendo Niall.

Tutti scoppiammo a ridere, dopodiché Darcy, Harry e Niall corsero in acqua a divertirsi, a nuotare e a giocare, al contrario mio e di Liam che rimanemmo sotto una pianta seduti a terra sui nostri asciugamani per parlare un po' dato che non lo facevamo molto ultimamente.

«Come stai?» mi chiese dal nulla.

«Sono felice Payno, sono davvero tanto felice.» risposi guardando l'uomo della mia vita e la nostra splendida figlia.

«Com'è Darcy?»

«È davvero un amore Liam! Certe volte penso davvero che sia sangue del mio sangue..»

«Sai Lou, magari non avrete lo stesso sangue ma è vostra figlia, sembra il frutto del vostro amore e lei vi ama tantissimo.»

«E noi amiamo lei..»

«Com'è Harry come padre?» chiese Liam ridendo.

«Come vuoi che sia? È perfetto come in tutto quello che fa! Darcy lo ama.»

«E tu? Lo ami?»

«La sai la risposta.» risposi facendolo sorridere intenerito da quello che avevo appena detto.

«Certe volte ci penso e mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se Harry non fosse venuto a casa nostra. Come ho fatto a vivere fino ad ora senza di lui? Ma soprattutto, come ho fatto a credere che Kotler potesse essere l'uomo della mia vita?!» continuai.

𝟏𝟗𝟒𝟑 || 𝐋.𝐒.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora