La sala da pranzo era molto silenziosa quella mattina. Era la prima volta che tornavo a mangiare a tavola dopo aver saputo del matrimonio tra Harry e Lottie. Non ero tornato perché lo volessi, se fosse stato per me avrei fatto in tutti i modi per non rivedere più la faccia di Harry. Ero tornato solo perché me lo aveva chiesto Fizzy, perché mia sorella aveva bisogno di me ed io non l'avrei mai lasciata sola.
Durante la colazione non alzai lo sguardo nemmeno una volta per evitare di incontrare gli occhi verdi di Harry che sembravano cercare i miei senza sosta.
Sentivo il suo sguardo sul mio, voleva che lo guardassi e lo desiderava così tanto da essere distratto e da non rendersi conto che mio padre lo stesse chiamando più volte.
«Tenente Styles è con noi?» chiese mio padre passandogli una mano davanti agli occhi.
«Ehm sì..stavo solo pensando.» si giustificò.
«Beh ora dobbiamo andare nei campi, continuerà a pensare a quello che vuole stasera, quando avremo finito.» disse innervosito mio padre, dopodiché si alzò seguito da Kotler e si diressero fuori casa, al contrario di Harry che rimase a fissarmi ancora qualche istante.
Di scatto decisi di alzarmi e lui fece lo stesso.
«Dove vai?» mi chiese agitato.
«A fumare.» risposi secco, dopodiché me ne andai lasciando Harry in piedi fissarmi andare via come un completo idiota.
Mi sedetti sotto uno degli alberi che offriva il mio giardino ed iniziai a fumare la prima sigaretta al mentolo del giorno quando d'un tratto vidi Liam uscire di casa per venire verso di me a passo deciso.
«Dobbiamo parlare.» disse palesemente nervoso.
«Non ne ho voglia Liam..»
«Ma dobbiamo! Harry mi ha detto che cos'è successo ieri sera.»
Era così teso, così agitato e preoccupato che mi stava spaventando. Aveva addirittura il fiatone e per un attimo nella mia testa mi sfiorò l'idea che gli stesse venendo un infarto.
«Gli ho detto quello che pensavo.» risposi tranquillamente senza darci troppo peso anche se quello che gli avevo detto era importante, era davvero importante.
«Lo ami quindi?!» sbottò con la voce spezzata.
«Sì che lo amo, ma calmati Liam, sei troppo agitato!»
«Devi sapere la verità Lou, devi per forza saperla.» disse trattenendo le lacrime.
«Liam cosa stai dicendo?» gli chiesi confuso.
Mi stavo preoccupando, mi stavo davvero tanto preoccupando per come si stava comportando, per l'agitazione mista al dolore che vedevo nei suoi occhi color nocciola. Non l'avevo mai visto così.
«Tuo padre ha intravisto baciare me e Lottie, non Harry e Lottie. Ero io il ragazzo che la stava baciando.»
«Cosa?!» dissi incredulo.
«Io e Lottie abbiamo una relazione da tanto tempo ormai ma se dovesse saperlo tuo padre mi ucciderebbe dato che non sono un soldato.» spiegò Liam tirando su col naso.
Ero così arrabbiato, ero furioso che le idee malate di mio padre non solo stessero limitando l'amore tra me e Harry ma anche quello di Liam e Lottie. Era inconcepibile avere paura di fare la cosa più bella del mondo, l'unica che conta davvero ovvero amare la persona che ti fa stare bene, che ti rende felice nonostante tutto e tutti.
«Ne abbiamo parlato con Harry e, dato che lui non voleva tornare da Hitler per restare con te, abbiamo detto a tuo padre che era Harry il ragazzo che stava baciando Lottie.» continuò Liam facendosi scendere delle lacrime lungo le guance che subito gli asciugai: odiavo vederlo piangere.
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𝟏𝟗𝟒𝟑 || 𝐋.𝐒.
Fanfiction(in revisione) "tu mi hai dato pace in una vita di guerra" ⚠️la storia presenta tematiche delicate e scene esplicite