Dopo aver stretto il patto Hope finisce di curare le ferite di Cloe e presta a quest'ultima dei vestiti puliti. Le due ragazze escono poi dalla casetta per cercare di portare avanti le loro "missioni".
Cloe: "Allora, come facciamo? Da dove iniziamo?" Hope: "Beh in realtà non ne ho la più pallida idea." Cloe: "Va bene allora partiamo con il trovare una persona che possa piacerti. Preferisci un ragazzo o una ragazza?"
Hope: "Non lo so!"
Cloe con aria stupita dice: "Ma come non lo sai. Vabbè facciamo un giro e diamo un'occhiata."
Così le nostre due nuove amiche si avviano verso il centro del paese per cercare qualcuno che possa piacere ad Hope. Cloe, indicando un ragazzo vicino al palco in cui qualche ora prima Sally aveva avuto il suo comizio, dice: "Guarda quello lì.... è carino. Ti piace?"
Hope: "Beh si dai non è affatto male."
Cloe: "Perfetto."
Detto questo Cloe afferra il braccio di Hope e la trascina verso il ragazzo, mentre lei cerca di fermarla dicendo: "Ferma Cloe che fai. Sembriamo due pazze."
Ma le urla di Hope sono ormai inutili, poiché lei e Cloe si trovano davanti al ragazzo.
Cloe indicando Hope si rivolge a lui: "Ei ciao, io e la mia amica ti abbiamo notato. E ci tenevamo a presentarci. Io sono Cloe, lei è Hope e tu sei?"
Il ragazzo, con aria confusa, in quanto non era mai capitato in una situazione del genere, risponde: "Piacere... io mi chiamo Thomas, ma potete chiamarmi Tom."
Cloe: "Bene allora piacere Tom."Prima di andare avanti con il racconto, il lettore deve sapere una cosa ancora sconosciuta alle nostre protagoniste. Infatti, Cloe e Hope non sanno che Thomas è l'unico figlio della signora Sally Daffodils di cui si è parlato nei capitoli precedenti. In effetti, anche se le ragazze non lo hanno notato ci sono due indizi importanti che potrebbero far capire loro la vera identità di Tom. Il primo è il fatto che si trova proprio vicino al palco dove la madre ha tenuto il suo falso discorso e lì vicino possono avere accesso solo persone a stretto contato con Sally, come parenti, guardie del corpo e i componenti del suo partito. Ma, l'indizio più importante riguarda proprio l'aspetto fisico perché il figlio sembra la versione maschile e più giovane della madre. Infatti, Tom ha lo stesso colore di capelli della madre (biondo scuro), gli stessi lineamenti marcati, lo stesso fisico asciutto, lo stesso colore di occhi (azzurri) e lo stesso modo elegante di vestire (il ragazzo al momento indossa un pantalone nero un po' largo, una camicia con il colletto coreano e delle scarpe laccate nere).
Cosa però che lo fa distinguere dalla madre è proprio il suo carattere. Sally è una donna ambiziosa e intraprendente, pronta a fare di tutto per raggiungere ciò che desidera. Invece, Tom è un ragazzo timido e, a differenza della madre, non ha ambizioni di potere. Desidera solo raggiungere la felicità che secondo lui non è rappresentata dal denaro ma dalle persone che ama. Queste ultime in realtà non sono molte, infatti, si può dire che lui tiene solo alla madre, che dopo la morte del padre (avvenuta a causa di una terribile malattia), è la sua unica famiglia. Il ragazzo ha un rapporto strano con sua madre poiché questa tende ad essere severa nei suoi confronti e non gli dimostra molto affetto, come invece faceva il padre. Il sogno di Tom è proprio quello di creare ciò che lui non ha mai avuto, ovvero una grande famiglia felice e quindi di sposarsi ed avere dei bambini. Però la madre ha in mente progetti diversi per lui. Sally ha educato suo figlio nelle scuole più importanti solo per lasciargli poi prendere il suo posto e fargli dirigere il Partito della Stella. Questo nonostante Tom ha cercato più volte di farle capire che non ha interessi per la politica e il lavoro che vorrebbe fare è quello di medico in quanto desidera aiutare e guarire le persone affinché queste possano vivere in salute e non fare la stessa fine del padre.
Un altro dettaglio importante da conoscere sulla vita di Tom è che, proprio come Hope, non ha mai avuto amici. Ciò è proprio a causa della madre, poiché tutti i genitori dei suoi compagni vietano loro di uscire con il figlio di una specie di dittatrice. Tom ha sofferto molto per questo. Infatti, il ragazzo non ha mai avuto una persona con cui confidarsi, con cui scherzare o con cui semplicemente poter parlare. Si può dire che è cresciuto da solo in quanto il padre è morto quando Tom aveva solo 5 anni, invece, la madre, pur non facendogli mancare nulla a livello materiale e formativo, ha sempre messo al primo posto il lavoro piuttosto che suo figlio. Però, 15 anni fa, quando Luke, il padre di Tom, era vivo, la situazione era migliore. La loro sembrava una bella famiglia felice. Però poi tutto cambiò. Difatti, dopo la morte del suo amato, Sally si chiuse in sé stessa e si focalizzò sul lavoro trascurando suo figlio che fu costretto ad affrontare il lutto da solo. Quindi, siccome Tom non aveva mai avuto molte persone con cui parlare, quando incontra Cloe e Hope, seppure ansioso di approcciare con qualcuno diverso dai suoi professori e da sua madre, prova una sensazione di curiosità e felicità. Dopo questa precisazione continuiamo con la storia.
Cloe notando che il ragazzo si trova vicino al palco gli chiede curiosa e spaventata dalla risposta: "Non dirmi che fai parte del Partito della Stella."
Tom in preda al panico per la domanda non sa cosa rispondere. Pensa per qualche secondo e arriva alla conclusione che per farsi degli amici è meglio nascondere la sua vera identità. Quindi un po' balbettando dice: "Nono, assolutamente."
Hope incredula gli domanda: "Ma guarda che qui possono avere accesso solo dipendenti di Sally."
Tom va di nuovo in panico ma, anche se pensa che ormai è stato scoperto, continua a mentire: "Oh sisi lo so. Sono venuto qui solo perché mi era caduto il bracciale."
E disse ciò indicandolo alle ragazze, che abboccarono a questa scusa.
Hope sollevata dice: "Ah menomale. Per un attimo ho pensato di avere davanti un amico di Sally o peggio un parente."
Le ragazze ridono e anche Tom lo fa seppure in maniera forzata. Tom per evitare di essere scoperto invita le ragazze ad allontanarsi da quella zona e cerca di cambiare discorso: "Comunque ditemi un po'... voi siete sempre così? Cioè mi spiego... vi presentate ad ogni persona che notate?"
Hope: "Ahahaha nono tranquillo. E solo che la mia amica cercava inutilmente di aiutarmi con una sfida del tempo."
Tom incuriosito domanda: "Uh davvero? E se posso sapere di che sfida si tratta? Presentarsi ad un ragazzo?"
Hope: "Ahahah magari, in realtà è molto più complicato. Per vincere la sfida io dovrei...."
Tom: "Dovresti?"
Hope per timidezza non riesce a completare la frase così Cloe va in suo soccorso: "Dovrebbe innamorarsi."
Tom non si aspettava affatto questa risposta e notando l'imbarazzo di Hope cerca di smorzare la situazione: "Ahahah e voi credete che potresti innamorarti di me?"
Hope alza le spalle e ride insieme agli altri due. Tom riprende poi il discorso: "Comunque a parte gli scherzi... non credo funzioni così l'amore."
Hope: "Ah no? E come allora?"
Tom: "Beh l'amore non si cerca, arriva e basta, quando meno te lo aspetti."
Le ragazze si guardano e colpite dalla frase profonda danno ragione al ragazzo annuendo con la testa.
Hope con tristezza dice: "Spero allora che arrivi presto. Perché mi serve quel tempo."
Cloe le mette il braccio sulla spalla e la rassicura: "Vedrai sarà così."
Tom incuriosito chiede: "Cosa devi fare con quel tempo?" Per paura però di sembrare troppo indiscreto dice subito dopo: "Ovviamente non sei obbligata a dirmelo."
Hope fidandosi di Tom decide di rispondergli con sincerità e racconta lui ciò che aveva detto qualche ora prima a Cloe che a sua volta racconta la sua storia al ragazzo. Anche Tom racconta di sé, ma tralasciando un piccolo dettaglio, ovvero l'identità di sua madre.Alla fine di questa lunga conversazione (che non viene riportata in quanto i miei lettori conoscono già bene gli avvenimenti) fatta di confidenze, lacrime e consolazioni, i tre si abbracciarono.
Tom con gli occhi lucidi dalla commozione afferma: "Ragazze sono davvero felice di avervi incontrato. Come vi ho detto, non ho mai parlato di questo con nessuno e sono felicissimo di averlo fatto con voi."
Hope: "Si anche io sono felice di ciò. Per alcuni tratti siamo così simili. Mi sembra di conoscervi tutti e tre da tempo. Invece vi ho conosciuti solo oggi."
Cloe: "Già, è proprio così. Ma se il destino ci ha fatti incontrare un motivo ci sarà."
Tom: "Si e ovviamente ci incontreremo di nuovo."
I tre con questa promessa, dopo essersi scambiati i numeri di telefono, si salutarono. Tom andò a casa dove la madre lo stava aspettando, mentre le ragazze andarono nella casetta di Hope, che naturalmente si propose di ospitare Cloe.In effetti, è difficile non notare che questi ragazzi si sono incontrati proprio nel momento in cui ne avevano bisogno. Sarà una casualità? Oppure è davvero il destino o qualunque altra entità in cui crediate che ha messo loro sulla stessa strada?
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The Time of the Truth
FantasyIn una dimensione parallela, in cui il tempo di vita delle persone è diventato una vera e propria moneta, tre ragazzi, Cloe, Hope e Tom cercano di affrontare i loro problemi insieme. Cloe dovrà riuscire a recuperare la sua memoria, Hope dovrà affron...