Le due ragazze dopo aver lasciato la piazza si dirigono nella casetta dove si è stabilita Hope dopo l'arresto di suo padre. Hope va avanti e aperta la porta invita Cloe ad entrare.
Hope: "Accomodati pure, vado a prenderti dei vestiti e delle garze per medicarti."
Cloe le sorride e si siede su un divano piccolo e polveroso vicino alla porta. La ragazza mentre aspetta Hope si guarda intorno per la stanza: le pareti sono scorticate e piene di ragnatele, il pavimento è in legno e l'arredamento è quasi inesistente.
"Dovrà essere una povera orfana" pensò tra sé non sentendo nessun'altra voce di persona nella casa.
"Eccomi, ho preso tutto" disse Hope apparendo improvvisamente.
Dopo essersi seduta accanto a Cloe continuò dicendo: "Prima curiamo un po' queste ferite, se ti fa male dimmelo". Detto questo la piccola infermiera iniziò a curarla. Nel mentre, Cloe incuriosita chiede: "Abiti da sola qui?"
Hope facendo un sospiro risponde: "Beh... diciamo che è un po' complicato da spiegare. Non ho proprio una vita semplice."
Cloe: "Capisco, mi dispiace. Se ti può far stare meglio neanche io ce l'ho. Almeno credo."
"Che vuol dire almeno credo?" disse confusa Hope.
Cloe si zittisce non sapendo cosa dire, allora Hope per riempire il silenzio cerca di rassicurarla: "So che non è semplice fidarsi delle persone. Sono come te, non mi fido di nessuno. E questo perché anche le persone a me più care mi hanno sempre mentito o nascosto qualcosa. Magari lo hanno fatto per proteggermi, lo so. Ma forse se mi avessero detto da subito la verità, le cose sarebbero andate diversamente e ora non vivrei da sola in questa topaia... e magari noi due non ci saremo mai incontrate."Cloe, sorridendo per l'ultima frase, dice: "Chi è che ti ha mentito?"
Hope: "I miei genitori. Non mi hanno detto che avevano problemi economici e che per risolverli si sono uniti ad una banda di ladri del tempo, che io credevo essere una grande famiglia. Queste bugie hanno probabilmente provocato anche la morte di.... di mia madre, che è stata uccisa da un'altra banda di ladri. Magari se mi avessero detto tutta la situazione avremmo potuto utilizzare il mio tempo per risolvere i problemi economici e tutto questo non sarebbe successo. Ma no, non lo hanno fatto. Hanno preferito proteggermi. E ora guarda dove sono finita. Vorrei tanto che avessero capito che non si protegge una persona nascondendogli la verità."
Mentre pronunciava ciò Hope aveva gli occhi lucidi e una lacrima scivolò sul suo viso anche se lei cercò in tutti i modi di trattenerla.
Invece Cloe ascoltando queste parole quasi provava lo stesso dolore della sua confidente. La sua grande empatia la spinse così ad abbracciarla e Hope, sebbene sorpresa dal gesto, ricambiò volentieri l'abbraccio. Dopo essersi staccata Cloe con voce un po' spezzata disse: "Mi dispiace. Immagino sarà stato difficile affrontare tutto questo."
Hope: "Si, lo è stato. Ma ora non voglio piangere per qualcosa a cui non posso porre rimedio. Come mi diceva sempre mia mamma bisogna lottare per ciò che si può ottenere e non pensare a ciò che non si può avere."Cloe: "Tua mamma ha ragione... si vede che ci tenevi molto. Ma tuo padre? Lui dov'è?"
Hope facendo un sospiro e asciugandosi gli occhi dice: "Beh lui è in un posto peggiore di quello in cui si trova mia mamma ora. Lui è in prigione. È stato arrestato dalla polizia... a cui non interessa il perché una persona ha commesso un determinato reato. No, per la polizia sei colpevole e basta. Ma i miei genitori anche se rubavano il tempo alle persone non gli facevano del male. Prendevano poco tempo, a differenza dell'altra banda che... ha ucciso mia madre."
Cloe: "Si a volte la giustizia non è così giusta. Ma puoi sempre pagare la cauzione e farlo uscire dal carcere."
Hope: "Infatti questo è quello che farò. Ad ogni costo. Ho già perso un genitore, non ho intenzione di perderne un altro. Ma non ho abbastanza tempo così ho chiesto un prestito alla banca."
Cloe: "Ah sei coraggiosa allora. Che sfida ti hanno dato?"
Hope: "Se te la dicessi ti metteresti a ridere."
Cloe sorridendo dice: "No dai perché dovrei. Eve assegna le sfide in base ai limiti di una persona. Ognuno ha i suoi limiti, non giudicherò i tuoi."
Hope: "D'accordo. Per avere il tempo che ho richiesto devo.... io.. devo..."
Cloe: "Devi?"
Hope: "Innamorarmi. Devo innamorarmi."
Cloe: "Ahahaha ma dai pensavo peggio. Non sarà così tanto difficile."
Hope alzando le spalle replica: "Innanzitutto avevi detto che non avresti riso. E poi... magari per te sarà facile. Ma per me no. Non mi sono mai innamorata. Amo solo i miei genitori e me stessa."
Cloe: "Va bene, va bene, scusami. Vedrai che ce la farai. Troverai sicuramente qualcuno da amare e che ti amerà. Ne sono certa."
Hope: "Lo spero. Ma ora dimmi un po'... tu sei mai stata innamorata?"Cloe, sentendo quella domanda, improvvisamente cambia espressione. Hope notandolo dice: "Okok se non me lo vuoi dire va bene. Sono io stupida che ti ho raccontato praticamente tutta la mia vita e so solo il tuo nome." Hope si alza dal divano poggiando via il cotone con cui stava medicando Cloe. Hope è arrabbiata con se stessa, si rimprovera dentro di sé per essersi confidata con una perfetta sconosciuta. Da qui si nota quindi una parte del carattere di questa giovane che è molto impulsiva. A volte fa e dice cose senza pensarci troppo per poi pentirsene subito dopo, proprio come in questo caso. Ma bisogna comunque capirla, è una ragazza che ha affrontato e sta affrontando una situazione più grande di lei, è una ragazza che si mostra forte, ma come tutti ha le sue debolezze e i suoi difetti. Inoltre, nonostante i suoi numerosi sforzi per fare amicizia, non ha mai avuto dei veri amici. I suoi coetanei tendevano ad escluderla e a prenderla in giro per il suo modo di vestire e di comportarsi, la giudicavano qualsiasi cosa facesse e dicesse. Per questo, ora che Hope ha trovato una persona della sua età che non l'ha trattata come gli altri, non ha potuto fare a meno di confidarsi e di cacciare tutto il dolore che ha dentro.
Dall'altra parte bisogna giustificare anche Cloe che è molto felice di aver incontrato una ragazza come Hope che sembra disposta ad aiutarla. Ed è felice che Hope abbia deciso di confidarle quelle cose molto personali. Ma, nonostante Cloe sente di potersi fidare di lei, non sa rispondere alle domande e alle curiosità della ragazza. Vorrebbe tanto poterlo fare ma non può. Così, mentre Hope è di spalle pensierosa e con le braccia conserte, Cloe inizia a piangere in silenzio e con voce tremante dice: "Io apprezzo ciò che mi hai detto, perché significa che ti fidi di me. E anche io mi fido di te, sento che sei una brava persona. Però..."
Hope arrabbiata risponde: "Però cosa? Ti fidi ma non mi vuoi dire nulla di te, nonostante io sto cercando di aiutarti anche se non ti conosco."
Cloe: "Hope ascoltami ti prego. Io vorrei raccontarti la mia vita, però non la so neache io. Sta notte mi sono svegliata nel bosco al buio, da sola ed infreddolita, in queste condizioni. Con queste ferite. Non so cosa mi sia successo, non ricordo nulla. Non ricordo chi sono, dove abito, non so nulla di me e della mia vita. Non sapevo neanche come mi chiamavo, l'ho saputo mentre sono uscita dal bosco da un passante che mi ha riconosciuta."
Cloe pronuncia queste parole tutte ad un fiato per far capire la sua situazione ad Hope, che in questo momento è completamente senza parole, non si aspettava questa triste spiegazione e si sente ancora più stupida per aver attaccato la ragazza indifesa.Dopo qualche minuto di silenzio, Hope si gira verso Cloe con le mani al petto e la abbraccia dicendo: "Scusami. Sono stata una stronza."
Cloe con le lacrime sul volto risponde: "No tranquilla, non potevi mai saperlo."
Hope: "Si e ora che lo so voglio aiutarti. Ti aiuterò a recuperare la memoria e a scoprire cosa ti è successo."
Cloe: "E io invece ti aiuterò a vincere la tua sfida." Hope si alza di nuovo dal divano e con un sorriso e porgendo la mano verso Cloe dice: "Bene, allora io propongo di fare un patto: io aiuto te e tu aiuti me. Ci stai?"
Cloe asciugandosi gli occhi e sorridendo afferra la mano di Hope e con fierezza afferma: "Ci sto!"

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The Time of the Truth
FantasíaIn una dimensione parallela, in cui il tempo di vita delle persone è diventato una vera e propria moneta, tre ragazzi, Cloe, Hope e Tom cercano di affrontare i loro problemi insieme. Cloe dovrà riuscire a recuperare la sua memoria, Hope dovrà affron...