9. Karma

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Per qualche secondo nella stanza si poteva sentire un'aria molto tesa che terminò quando il detective Williams riprese la parola dicendo: "I colpevoli sono due ladri del tempo ovvero Bred Bush e Rudy Garcia il famigerato capo della Rudy Band."
Cloe e Jonathan fanno un sospiro, la loro ipotesi era corretta. Cloe dopo poco chiede: "Li arresterete subito vero?"
Detective: "Certo non preoccupatevi. Una pattuglia è già partita con un mandato di arresto non solo per questi due ma per anche per tutti gli altri componenti della banda. Infatti, devo dire che questo caso ci ha permesso di incastrare e catturare una volta per tutte questi criminali, che ormai erano ricercati da anni."
Jonathan con tono gentile si rivolge al detective: "Bene detective la ringraziamo molto per quello che ha fatto."
Detective: "Ho fatto semplicemente il mio lavoro. Detto ciò, vi auguro una buona giornata. Questa notte potrete dormire sereni sapendo che gli assassini dei vostri genitori sono tra le sbarre."
I due allora si alzano e dopo aver salutato il detective escono dal suo ufficio e si dirigono verso Hope e Tom che li stavano aspettando con tanta impazienza. Hope appena li ha davanti chiede con ansia: "Allora che vi ha detto? Si sa già chi è stato?"
Jonathan: "Si, come sospettavamo sono stati i ladri della Rudy Band, ma avranno ciò che meritano. Stanno per essere arrestati, quindi tra un po' saranno in carcere per fortuna."
Tom: "Bene, così avrete tutti la vostra vendetta."

I quattro tutti sollevati si avviano verso l'uscita quando vengono interrotti da vari agenti che scortano proprio i componenti della Rudy Band, tra questi Hope riconosce Rudy, si ricorda bene di lui, nonostante lo avesse visto poche volte come poteva dimenticare il volto di colui che ha causato la morte di sua madre e che ha ucciso anche i genitori della sua amica. Hope lo guarda con disprezzo ed incrocia per un attimo il suo sguardo mentre gli agenti lo portano via.
Cloe notando la faccia di Hope le chiede: "Tutto bene?"
Hope risponde a voce bassa: "Si, sto solo guardando quel bastardo, è lui."
Cloe le prende la mano e le due si guardano in silenzio, un silenzio che sembra però parlare. Raggiunta la strada Tom dice: "Io ora ragazzi vi lascio. Devo raggiungere mia madre."
Hope subito dopo dice: "Anche io devo andare. Vado a dare la notizia dell'arresto di Rudy a mio padre, sarà felice di saperlo."
Cloe: "Bene ragazzi allora ci rivedremo presto." Detto questo i tre si abbracciarono prima di salutarsi.

Cloe e Jonathan si dirigono verso la casa dei loro genitori. Durante il cammino rimasero in silenzio, ognuno con i suoi pensieri, pensieri però molto simili tra di loro: provano tristezza per la perdita dei loro genitori, provano rabbia e senso di colpa perché si rimproverano di non aver fatto nulla per evitare che ciò accadesse, ma questi sentimenti negativi vengono un po' alleggeriti dalla gioia provata nel vedere quegli assassini essere arrestati. Il silenzio tenuto fino a quel momento viene interrotto da Cloe, che quando i due arrivano a destinazione, dice: "Forse dovremmo ringraziare Luis, è stato soprattutto grazie a lui che la polizia ha trovato i colpevoli."
Jonathan: "Si, è una buona idea. Ha rinunciato alla possibilità di guarire la moglie consegnando la chiave del tempo. Il minimo che possiamo fare è ringraziarlo e magari aiutarlo."
I due così fanno qualche altro passo e raggiungono la casa del loro vicino, che si trova in giardino e vedendoli li saluta calorosamente scuotendo il braccio e sorridendo. Egli va poi verso il cancelletto e dice: "Cari miei, da quanto tempo che non vi vedo. Vi porgo le mie più sincere condoglianze. Mi mancano molto i vostri genitori, erano sempre gentili con me e la mia cara Sarah, ci hanno prestato anche spesso del tempo quando mia moglie ed io eravamo quasi senza."
Jonathan: "Luis anche per noi è un piacere vederti. Come sta Sarah?"
Luis con voce bassa e triste risponde: "Non bene. Ora sta dormendo, ma non le rimane molto tempo, solo 3 giorni, la malattia però se ne sta prendendo sempre di più, quindi non so se questo sarà il suo penultimo o ultimo giorno. Le ho proposto di prendere del tempo da me, ma non vuole, anche a me non ne è rimasto molto e lei dice che se gliene cedo un po' sarà comunque inutile dato che la malattia glielo porta via."

Cloe: "Cosa dicono i dottori?"
Luis: "Che ormai non c'è molto da fare, bisogna solo aspettare che la malattia la ... la uccida."
Jonathan: "Ma di che malattia si tratta, non c'è un rimedio?"
Luis: "Lei si è ammalata di Lack una malattia molto rara che causa la perdita del tempo fino alla morte. L'unico rimedio è donare alla persona malata almeno 50 anni. Ma sono troppi, io ho solo 3 mesi e ho anche provato a rivolgermi alla banca del tempo, ma tutte le sfide che mi hanno assegnato sono infattibili soprattutto perché mia moglie potrebbe morire da un momento all'altro. Quindi ormai ci siamo rassegnati, non abbiamo più speranze."
Cloe: "E invece no, avete noi. Le daremo il tempo necessario per guarirla."
Jonathan: "Si le doneremo 25 anni a testa, dovrebbero bastare."
Luis: "Ooh ragazzi, non dite sciocchezze, voi avete la vita davanti, non sprecate del tempo così. E poi non potrei mai accettare, mi sentirei in debito con voi per tutta la vita, perché so che non potrò mai restituirvi il favore."
Jonathan: "Ma tu ci hai fatto già un favore, siamo noi ora quelli in debito con te."
Luis: "E perché mai?!"
Jonathan: "Perché hai aiutato la polizia a trovare i colpevoli dell'omicidio dei nostri genitori. Quindi noi vogliamo sdebitarci in questo modo."
Cloe: "Esatto, che tu voglia o meno."
Così i due ragazzi entrano in casa e, sotto gli occhi attoniti del vecchio Luis, si avvicinano al letto in cui giace sua moglie Sarah.
Jonathan: "Fai prima tu?"
Cloe annuisce con la testa e senza dire altro poggia il polso su quello della donna e le dona 25 anni, Jonathan fa poi lo stesso e dopo poco Sarah si riprende. Sarah ancora un po' debole dice a voce bassa: "Ragazzi, vi ringrazio, che Dio vi benedica."

I due giovani dopo aver assistito al ritrovamento dei due amati, che si possono finalmente riabbracciare, se ne vanno con il cuore più leggero sapendo di aver fatto una buona azione. Infatti, uno dei tanti insegnamenti che i loro genitori hanno dato loro è che il bene o il male che fai alle persone, prima o poi, in un modo o nell'altro, ti ritorna sempre indietro. Questo principio prende il nome di "Karma", cioè la legge di causa-effetto, il frutto delle azioni compiute da ogni vivente. Inoltre, è bene notare che ciò, nel capitolo, emerge in due situazioni. Lo si vede in quello che è successo a Rudy e alla sua banda, che hanno ucciso molti innocenti prendendo il loro tempo e ora passeranno il resto della loro vita in carcere. E poi lo si vede in Luis, che ha fatto la cosa giusta aiutando a smascherare i colpevoli e ora ha ottenuto quello che voleva, ovvero la guarigione di sua moglie. Quindi, voglio dare ai miei lettori una cara lezione: chi vi ha tradito, verrà tradito;
a chi vi ha mentito, mentiranno;
chi vi ha illuso, verrà illuso;
chi vi ha offeso, verrà offeso;
a chi vi ha fatto soffrire, sarà fatto di peggio;
perché, purtroppo o per fortuna, sono così le regole del gioco.

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