IV

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9 SETTEMBRE 2021

Camila quel giorno era molto più carica del solito, aveva i primi allenamenti di Quidditch dell'anno. Essendo la Cercatrice della squadra aveva un ruolo fondamentale, non poteva permettersi di essere fuori forma.

Non aveva un fisico perfetto, delle braccia muscolose o delle gambe forti: le sue qualità erano l'astuzia e l'agilità nel saper usare la scopa e schivare ogni tipo di ostacolo che le si presentava davanti, e come ultima ma non importante, era cocciuta: anche se prendere il boccino l'avrebbe messa in una situazione di puro pericolo, l'avrebbe fatto lo stesso perché era il suo obiettivo.

Harry non faceva parte della squadra, a differenza di Dinah, che era una Cacciatrice, insieme a Calum e Austin. Il portiere si chiamava Ed, e i due battitori Niall e Liam.

Stare nella squadra la faceva sentire parte di qualcosa, utile. Era la sensazione migliore che avrebbe mai potuto provare, oltre stare con Lauren. Aveva ancora in testa ogni minimo dettaglio del pomeriggio che avevano passato insieme. Dei sorrisi della corvina e delle parole scambiate.

Mentre si cambiava nello spogliatoio pensava a quei momenti stupendi, e venne interrotta da Calum: << Mila, che fai? Sembri incantata. >>

<< Oh, nulla Cal. Stavo solo pensando. Carico per l'allenamento? >>

<< Dovrei chiederlo io a voi. Carichi? Su muovetevi! Tre ore senza fermarci! >> Li spronò Austin, capitano della squadra, battendo le mani per farli muovere.

Uscirono in campo e finito l'allenamento erano tutti distrutti, Camila si adagiò sulla panca dello spogliatoio, tutta sudata: quando anche Dinah se ne fu andata nel suo dormitorio, si fece la doccia. Non le piaceva mostrare il suo corpo, non le era mai piaciuto.

Aveva una fame inaudita, infatti si diresse in mensa velocemente e si sedette vicino a Harry e Dinah, ma a loro si era aggiunto Calum.

<< Come va ragazzi? >> Domandò l'australiano, mangiando lo spezzatino.

<< Tutto bene, voi non siete distrutti per l'allenamento? >> Commentò la polinesiana, toccandosi le gambe.

<< È normale DJ, è il primo dopo tutta l'estate, e poi Austin ci farà lavorare come pazzi, la prima partita sarà contro i Serpeverde. >> Esplicò la cubana.

Camila notò Harry molto silenzioso, non aveva avuto modo di parlarci e non sapeva come fosse andata con Louis, ma a giudicare dal suo volto smorto il risultato non doveva esser stato dei migliori.

<< Haz, mi accompagni in biblioteca? >> Chiese, facendogli un cenno.

Il britannico annuì, alzandosi. Non aveva mangiato praticamente niente. Camila aveva appena finito un libro che aveva riportato la mattina prima, ma non aveva avuto tempo di sceglierne uno nuovo; in quel modo sarebbe stata in grado di parlare con il suo amico e prendere un'altra fonte di storie.

<< Allora? Che è successo? >> Domandò, mentre camminavano a passo svelto verso la biblioteca.

<< Ci siamo urlati contro, mi ha detto che mai e poi mai rovinerebbe la sua reputazione per me, che sono solo una scopata. >> Sospirò il ricciolo: << Io lo sapevo che mi vedeva così, ma sentirmelo dire dopo tutti quei momenti che io ho vissuto in modo evidentemente opposto al suo mi fa un male incredibile. >>

<< Oh, Harry. >> Mormorò la cubana, afferrandogli il polso e attirandolo a sé: nonostante il ragazzo fosse il doppio di lei cercò comunque di farlo sentire al sicuro, accarezzandogli i capelli e cercando di rassicurarlo.

My Slytherin - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora