19 SETTEMBRE 2020.
Mancava una settimana e qualche giorno alla partita di Quidditch contro i Serpeverde, e tutta la squadra era più agitata che mai. Era quel periodo dove Austin non smetteva di dare ordini, e tutti eseguivano fino ad essere così tanto stanchi anche mentalmente da non riuscire a tenere più gli occhi aperti.
<< Sia chiaro, da lunedì si fanno allenamenti tutti i giorni! La mattina dalle sei alle otto prima delle lezioni, e la sera dalle ventuno alle ventitré dopo cena! Ci dovete essere tutti, niente ritardatari. Alle 6 e alle 21 vi voglio in campo, freschi e in divisa, capito? >> Ordinò il ragazzo, prima di farli uscire dallo spogliatoio per determinare la fine degli allenamenti per quel giorno.
Tutti annuirono, si sentì Niall imprecare un pochino, ma alla fine erano tutti d'accordo, quindi andarono verso la mensa. O meglio, tutti tranne una, ossia Camila.
Lauren quella mattina, durante Babbanologia, l'aveva invitata alla Torre di Astronomia dopo il Quidditch. La cubana non si era di certo rifiutata, infatti aveva dato la sua parola che ci sarebbe stata.
Con Dinah aveva usato la scusa della biblioteca e il voler imparare di più, cosa che la polinesiana si bevette senza troppi problemi, e ciò che la fece sentire più in colpa fu lo sguardo che le lanciò Harry.
Quando vide la corvina in piedi, con i gomiti appoggiati alle grate, e gli occhi chiusi, non volle disturbarla.
"Ciao, Camz." Si sentì dire da un sibilo nella sua mente, era la seconda volta che succedeva. Ed era sicura fosse stata Lauren perché nessun altro usava quel nomignolo.
La salutò con la mano, e vide un piccolo sorriso formarsi sul volto della corvina.
<< Entriamo, c'è la cena. >> Mormorò Lauren.
Quando la cubana fece il suo ingresso vide una tovaglia da picnic con qualsiasi tipo di cibo e delle candele lì attorno.
<< Wow. >>
Come al solito, lo stesso tono di sempre. Ormai per Camila era tutto una sorpresa, che la affascinava sempre di più.
<< Le candele le ho messe per fare luce, sai, è quasi buio. >> Si schiarì la voce Lauren, cercando di giustificare le sue azioni, forse anche a se stessa.
<< Mi piacciono. >> Le sorrise la cubana sedendosi e cominciando a mangiare.
Il suo sorriso era dovuto al fatto che la corvina aveva deciso di non usare il semplice "Lumos!" per far luce con la bacchetta, ma avesse utilizzato delle candele.
<< Come stai? >> Domandò Lauren, alzando gli occhi dalla tovaglia, facendo sussultare la cubana.
Non erano il solito smeraldo, ma un colore più scuro, quasi come quello degli alberi in una selva di notte. Però non erano tristi, erano tranquilli, rilassati, a loro agio.
<< Sto bene, Lern. E tu? >>
<< Mi sento sollevata. >> Chiuse gli occhi la corvina: << In senso letterale. Mi sento come se fossi a dieci metri da terra, sto provando lo stesso rilassamento che hai mentre dormi e fai un sogno stupendo, mi sento a mio agio. >>
Camila sorrise, la corvina non smetteva un secondo di aprirsi con lei, avevano stretto un legame non facilmente costruibile in venti giorni. Mangiarono in silenzio, senza nessun rumore tranne quello del fiume ai loro piedi.
<< Grazie. >> Proruppe la cubana dopo aver finito di mangiare, una mezz'ora dopo.
<< La smetterai mai di ringraziarmi? >> Chiese la corvina, appoggiata contro il muro della Torre, alzata.
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My Slytherin - Camren
FanfictionCAMREN. "Se sto con te io ritorno buono, senza di te io non posso farlo." All'inizio del primo capitolo c'è il trailer - fatto da me - della FF.