XI

398 31 6
                                    

A un certo punto menziono una canzone, se volete vivere meglio l'atmosfera mettetela come sottofondo.

22 SETTEMBRE 2020.

Dopo pranzo, Harry costrinse Camila a raccontargli ogni novità con Lauren, del processo e di quello che le aveva detto Dinah.

<< Non è nulla di che, Haz. Lauren stamani mi ha lasciato un bacio all'angolo della bocca, più o meno qui. >> Iniziò indicando la parte coinvolta: << Il nuovo appello sarà il 7 Novembre, e Dinah mi ha semplicemente chiesto scusa per non avermi dato la possibilità di sentirmi a mio agio per parlarle di questo. Tu mi devi raccontare che succede con Louis. >>

<< Ci siamo visti altre volte, però è stato diverso. Si è aperto di più, e dopo averlo fatto è rimasto a coccolarmi. I suoi occhi non sembravano chiusi come al solito, anzi, erano di un azzurro lucente. Lo amo, Mila. >> Sospirò il riccio, mordendosi le unghie.

<< Lo so, Haz. Lo so. E riuscirai ad amarlo anche alla luce del sole, devi solo aspettare che riesca ad accettarsi, non è semplice. >> Lo rassicurò la cubana.

Non le piaceva per niente il comportamento del Serpeverde nei confronti del suo migliore amico, ma non aveva la minima intenzione di intromettersi nel loro rapporto e dire a Harry cosa fare. Sono Harry e Louis sapevano il rapporto che c'era fra loro, e lei non era nessuno per interferire.

<< Grazie, nana. >>

Il britannico le lasciò un bacio fra i capelli.

<< Io devo andare al dormitorio di Lauren, mi dovrebbe star aspettando sotto le scale. >> Lo informò la cubana, alzandosi dalla poltrona della Sala Comune.

<< Io devo vedermi con Lou. >> Rise lui, per la coincidenza.

<< A dopo, così ci raccontiamo tutto e spettegoliamo un po'. >> Gli fece l'occhiolino Camila, andando verso le scale per il dormitorio femminile dei Serpeverde.

<< Eccoti, ritardataria. >> Rise la corvina, prendendo in giro Camila, che si limitò a mandarla a quel paese.

<< Ciao, Joe! >> Salutò il gatto la cubana, quando esso le saltò addosso appena entrò.

<< Ti sei fatta amare anche dal gatto. >> Disse senza pensare Lauren, che rendendosi conto delle sue parole non si corresse, sperò semplicemente che Camila non le commentasse.

<< È corrisposto, Joe. >> Rispose ridendo, e il gatto le fece le fusa.

<< Vuoi coccolare un po' anche me o stare solo con il gatto? >> Chiese ironicamente la corvina, sdraiandosi sul letto.

Camila posò il gatto a terra e saltò addosso a Lauren, cercando di farle il solletico. La corvina però le afferrò le mani, e la cubana si ritrovò sotto di lei in meno di mezzo secondo.

Ora Lauren aveva un sorriso soddisfatto sul volto, e la cubana la guardava incantata, perché non capiva come fosse possibile che esistesse una persona così bella.

Lauren afferrò la bacchetta, e indicando lo stereo che sua mamma le aveva regalato disse il titolo di una canzone: Apocalypse dei Cigarettes After Sex.

Piano, lasciò i polsi di Camila, unendo però le loro mani, intrecciandole. Era la quarta volta che stavano in quella posizione, così vicine da sentire i loro respiri mischiarsi.

<< Posso baciarti? >> Sussurrò la cubana, non riuscendo più a controllare la sua parte impulsiva.

<< Da quando chiedi prima di fare qualcosa? >> Mormorò la corvina, facendo sfiorare le loro labbra e chiudendo gli occhi.

Camila sorrise, e lentamente, le diede un bacio: un bacio delicato, semplice, umile. Non pretendeva nulla indietro, non voleva che Lauren la amasse, non in quel momento.

Voleva amarla, voleva dimostrarle il suo sentimento, quanto le era grata di essere lì con lei. Di starle accanto e sopportare ogni sua sfumatura. Lauren nemmeno se l'immaginava quanto Camila le fosse devota per tutto quello che stava facendo per lei.

Un bacio di ringraziamento, un bacio che conteneva un assaggio del sentimento che la cubana provava verso la ragazza dagli occhi verdi. Lauren sentiva il cuore di Camila contro il suo petto, stava battendo così forte e veloce da farla tremare.

Era così che ci si sentiva a baciare la persona che si amava? Camila aveva il batticuore, stava tremando, e non capiva più nulla. Era annebbiata dai sentimenti e dalla felicità, dalle labbra soffici della corvina, dal suo odore stupendo.

Non poteva succedere cosa più bella, non riusciva a crederci. Stava baciando Lauren Jauregui, la ragazza della quale era innamorata da anni; stava baciando Lauren.

La corvina si staccò leggermente, rimanendo a mezzo centimetro dalle labbra della cubana, solo per sussurrarle una frase della canzone: << Your lips, my lips, apocalypse. >>

<< Sei bellissima... >> Rispose la cubana.

Lauren quasi non riusciva a distinguere la cornea dall'iride, da quanto era grande. La corvina si sentiva protetta, amata, apprezzata, forse così tanto intensamente per la prima volta nella sua vita.

La corvina si mise al lato di Camila, occhi negli occhi, naso contro naso. Entrambe si guardavano senza dire nulla, quel silenzio era diventato sacro, come il momento stesso.

La corvina cominciò ad accarezzare la guancia libera di Camila, mentre la cubana chiuse gli occhi, inebriata da quel contatto, dalla pelle morbida di Lauren a contatto con la sua.

"Ho sentito tutto quello che volevi trasmettermi, Camz. L'ho sentito nel cuore, nella pelle, nella testa. L'ho sentito in me."

Camila sentì di nuovo quel sibilo nella testa, pronunciare queste parole, che la fecero sorridere inevitabilmente.

"Ora voglio trasmetterti qualcosa io."

E un paio di secondi dopo le loro labbra erano di nuovo unite. La delicatezza con la quale la corvina le stava accarezzando la guancia, mentre delicatamente spingeva le loro labbra l'una contro l'altra, era immane.

Camila sentì come uno scudo attorno a lei, una sorta di aurea di protezione che si costruiva lentamente. Qualcosa che l'avrebbe protetta da ogni tipo di dolore, qualcosa di forte, una barriera contro il male.

Poi si sentì sollevata, provò lo stesso sentimento descritto da Lauren la sera alla Torre di Astronomia. Sollevata da tutto, così rilassata che le sembrava di star dormendo, di star sognando. La corvina si allontanò di poco, unendo le loro fronti.

"Nessuno potrà più farti del male, ci sono io a proteggerti."

Camila sentì il suo cuore esplodere, non riusciva nemmeno a capire quello che provava, solo un gran casino che la stava facendo letteralmente volare. La stava facendo sentire la persona più fortunata del mondo.

Camila si avventò nuovamente sulle labbra della corvina, volendo sentirsi ancora così bene, così in pace. Lauren spostò la mano sul suo fianco, portandola più vicina. Mise una gamba tra le due di Camila, così da attaccare del tutto i loro petti.

Entrambe sentivano il cuore dell'altra, andavano allo stesso ritmo veloce e incontrollato, ma allo stesso tempo uguale. Battevano all'impazzata ma all'unisono, come le loro anime. Agitate ma complete solo se insieme.

Quando si staccarono nessuna delle due riaprì gli occhi o parlò, semplicemente si addormentarono; lasciarono i loro cuori l'una nelle mani dell'altra sicure che sarebbero stati al sicuro, per sempre.

My Slytherin - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora