Gaia
Ogni volta che mi bacia mi sento più leggera, Leon mi fa stare bene come nessun'altro.
Vorrei stare stretta fra le sue braccia per sempre, ma questo, purtroppo, non è possibile.
Leon mi porta su una collina lì vicino, un po' isolata dal resto della città.
E' bellissima, sembra una di quelle rappresentazioni del paradiso, senza un'anima viva a parte gli uccelli.
Si sdraia fra le margherite, appoggiando la testa nell'erba.
Io mi siedo accanto a lui, guardando il sole che splende alto nel cielo.
Sorrido, prima di sdraiarmi al suo fianco e appoggiare la testa sulla sua spalla.
Parliamo sottovoce di qualsiasi cosa ci venga in mente, finché il cielo non inizia a tingersi di arancione e rosso e assistiamo ad un tramonto spettacolare.
- Wow- sussurro, di fronte a quel panorama.
- Bello, vero?- mi chiede lui, abbracciandomi.
- Quasi quanto te.- rispondo, ricambiando la stretta e baciandolo.
Leon mi guarda, elaborando la mia ultima affermazione.
- Grazie...- replica, mentre si gratta la testa con timidezza.
Nel rispondere, il mio sguardo si abbassa sul suo orologio, e realizzo che sono quasi le nove.
- Oddio, è tardissimo, mia madre si sarà preoccupata!- esclamo, prendendo il telefono e controllando i messaggi.
Mi aveva chiesto a che ora tornavo.
Peccato che il messaggio fosse delle 17.
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Leon Faun || Un tiro e passa tutto
FanfictionLeon de la Vallée, diciassettenne, di Roma, apparentemente un ragazzo come tanti. Gaia Ferrari, sedicenne, di Milano, ragazza studiosa trasferitasi a Roma con la madre, in seguito al divorzio dei genitori. Due adolescenti incompatibili e allo st...