11.

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Ocado:
«La spesa verrà consegnata nel giro di mezz'ora, con il furgoncino "fragola"»

Ocado era il supermercato online dal quale, ultimamente, facevano la spesa e la specifica "fragola" indicava il frutto disegnato sul furgoncino.
Prima si appoggiavano ad un supermercato vicino, ma purtroppo il servizio di consegna era pessimo e dopo innumerevoli spese arrivate in ritardo, con solo una parte della spesa consegnata, optarono per questo nuovo market.

In quanto a prodotti era decisamente più fornito, vi era una vastità di scelta vegetariana e vegana e questo aiutò Jimin a sbloccarsi con il suo non saper cucinare.
Certo, non aveva imparato ancora nulla di che ma doveva per forza mangiare, quindi avrebbe dovuto imparare a cucinare.

Invidiava il corvino che non aveva di questi problemi perché ogni giorno preparava qualcosa da cucinare, compresi anche pane o pizza.

«Tempeh?» domandò Yoongi iniziando a togliere i prodotti dai sacchetti.

«Mmh, mmh» annuì il biondo «È buono! È soia lavorata, ha un sapore molto simile alle noci! Devo solo scoprire come cucinarlo» rispose abbassando lo sguardo, come imbarazzato dal non sapere cucinare.

«Posso aiutarti, se ti va.
So cucinare» Jimin sorrise leggermente.

Era contento del clima che si stava creando in casa, le liti sempre meno frequenti, non si respirava più la tensione di qualche settimana fa.
Min Yoongi non sembrava essere il mostro che tanto si era dimostrato di essere e forse Jimin avrebbe potuto farselo piacere e sopportarlo; poi vi era l'avvenimento della sera precedente, l'imbarazzante incidente che aveva avuto entrando nella stanza del maggiore.
Jimin continuava a chiedersi perché si stesse filmando, o forse stava semplicemente guardando un video? Aveva un ragazzo? Stava registrando un video per lui? O era per Hoseok? O per la ragazza di cui non sentiva più parlare da un po'?

«Come sta Phoebe? Si chiamava così, vero?» chiese spacchettando le mele rosse e sistemandole nel portafrutta.

Jimin adorava la frutta, avrebbe potuto vivere mangiando solo quella. Si ricordava dei pomeriggi passati a casa dei suoi nonni a raccoglierla in giardino.
Avevano una grande casa, con un enorme giardino che ospitava tantissimi alberi da frutto.

«Sì, Phoebe. Ma non ci sentiamo più onestamente, non in quel senso almeno.
Siamo amici, perché me lo chiedi?»

«No, così. Non la sentivo più nominare»

«Sono free, piccoletto. Tutto tuo» bloccò il corpo di Jimin contrò il bancone in legno e gli si parò davanti mettendo due mani su di esso, ai lati del corpo del biondo «Puoi provarci con me» sussurrò al suo orecchio «Lo so che vorresti sentire le mie mani sul tuo corpo» portò una mano sulla sua vita sottile, poteva sentire il battito accelerato del cuore di Jimin «Io le vorrei sentire le tue, e fidati, non solo quelle» soffiò sul suo collo «Ma sono solo uno stronzo, vero? Chop chop, non c'è tempo da perdere. C'è della spesa da sistemare, Jimin»

Si allontanò dal corpo scolpito del biondo che rimase a fissarlo senza dire una parola, come paralizzato da quello che era appena accaduto e Yoongi, poté giurare di non essergli stato per niente indifferente.

Il discorso con Phoebe lo aveva fatto ragionare, forse avrebbe dovuto provarci con il biondo per scaricare la tensione dovuta alla chiusura? Avrebbe fatto bene? Yoongi non ne aveva idea, sicuramente non avrebbe smesso di stuzzicarlo.

[...]

«Quindi tu e Phoebe avete chiuso?» domandò il migliore amico del corvino, dall'altra parte della chiamata.

«Yep! Siamo amici, parliamo molto, mi capisce, non so Hobi mi piace parlarci»

«Mi stai sostituendo? Mi offendo e divento geloso» Hoseok sbuffò e Yoongi poté immaginarsi le sue labbra congiungersi con la buffa espressione che tendeva ad usare quando faceva il finto offeso, perché Hoseok sapeva benissimo che nessuno avrebbe mai toccato il suo posto nel cuore di Yoongi.

Stuck with you || YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora