Stuck with you || Yoonmin

31.

Erano passate due settimane dal bacio fra Yoongi e Jimin. Due settimane in cui Yoongi, andava al lavoro a turni alterni sempre lasciando un bigliettino e la colazione pronta al minore ogni volta che usciva presto la mattina.

Buona giornata, piccoletto mio, ci vediamo alle 14 – era la frase che spesso chiudeva ciascuno di quei bigliettini; mentre Jimin si destreggiava fra lezioni online, piccole faccende domestiche e i gattini. In ogni momento libero, i due ragazzi si ritrovavano assieme, a baciarsi in ogni angolo della casa per ore e ore. Capitavano mattine in cui si svegliavano assieme, Jimin preparava la colazione per entrambi per poi finire a baciarsi sul tavolo o sulla porta di casa ogni volta che il maggiore rientrava dal lavoro.

Non mancavano le piccole attenzioni da parte sua, che spesso rientrava con piccoli regali per il rosso come dei semplici fiori raccolti in giardino. Piccole cose, dal valore sentimentale inestimabile che non facevano altro che far impazzire Jimin di felicità. Anche i momenti di intimità non mancavano mai, anzi erano ormai giornalieri. Non appena avevano un po' di tempo da dedicarsi senza intoppi universitari o lavorativi, lo passavano quasi sempre a baciarsi, spogliarsi e mangiarsi senza voler perdere neanche un minuto del tempo assieme.

Il cuore di Yoongi scoppiava di felicità ogniqualvolta che si ritrovava sulla strada del ritorno dopo un turno lavorativo, felice più che mai di ritornare a casa e di abbracciare e baciare il rosso che non vedeva l'ora di sapere come la sua giornata fosse trascorsa nonostante si sentissero spesso durante le pause e i momenti "vuoti", ma solo nelle giornate in cui non vi era anche Hoseok al lavoro, che ancora non sapeva del loro rapporto.

«L-lì, Yoongi. Veloce.» ansimò il rosso, seduto sul divano, con le mani poggiate sullo schienale morbido in pelle, le ginocchia piegate sulla seduta e la testa portata indietro e sorretta dalla spalla di Yoongi che si trovava dietro di lui, con le mani salde attorno ai suoi fianchi, mentre riempiva di baci ogni angolo del suo viso che riusciva a raggiungere in quella posizione, sussurrandogli quanto fosse bello in quei momenti di puro e mero piacere, in cui si lasciava andare abbattendo ogni barriera. Spostò una mano sulla sua virilità e iniziò a muoverla con la stessa intensità con cui colpiva il suo punto debole da ormai svariati minuti, portando il minore al limite della sopportazione per poi rallentare, non volendo mai porre fine a quell'amplesso che continuava da quasi un'ora. Un rapporto lento, caratterizzato da ansiti rochi e profondi, sospiri affannati, corpi che si sfioravano con una delicatezza tale da contrastare con la lussuria del momento.

«Sei infinitamente bello.» disse poco prima di catturare le labbra del rosso in un bacio che di casto aveva ben poco. Yoongi approfittò del respiro affannato del minore per intrufolare la lingua nella sua cavità orale, dando così il via ad un bacio che poteva essere definito tale; mentre con la mano che ancora avvolgeva la sua intimità, raccolse quello che fu il risultato del fuoco che avevano dentro e lo portò alla bocca di Jimin, sostituendo le sue labbra con le dita che subito accolse senza lamentarsi, senza mai smettere di guardarlo negli occhi. Il corvino non capì più nulla, uscì da dentro di lui, lo sbatté sul divano e si intrufolò fra le sue gambe, andando a ripulire con attenzione e cura il suo petto, per poi risalire lentamente fino ad arrivare alle sue labbra, che catturò nuovamente in bacio fatto di sapori che si mischiavano.

«Sei bellissimo.» disse fra un bacio e l'altro.

«Non fai altro che ripetermelo, Min.» ridacchiò Jimin continuando a baciarlo con le mani fra i suoi capelli.

«Perché lo sei, gioia mia. Fammi spazio dai.» gli lasciò un ultimo bacio e aspettò che si facesse più in là sul divano per farlo sdraiare accanto a lui, mise un braccio sotto alla sua nuca e rimasero vicini, l'uno fra le braccia dell'altro.