16.

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«Jimin, tutto bene?» domandò il corvino nel sentir sbuffare il suo coinquilino nella sua stanza e nel vederlo frugare fra una serie di fogli riposti in un raccoglitore verde e in un libro dalla copertina bianca con delle fotografie nere.

«Tutto divinamente, non si vede?» rispose sarcasticamente continuando a muoversi furiosamente avanti e indietro per la stanza, lanciando i fogli che teneva in mano sul letto.

«Okay, ora ti calmi un attimo» Yoongi entrò nella stanza, si diresse verso il biondo e lo prese per le mani «Jimin, respira assieme a me, okay?» gli spiegò di inspirare con il naso ed espirare con la bocca, in modo lento e costante per un bel po' di volte fino a che non si rilassò un poco.

«Cosa ti preoccupa? L'esame?» chiese Yoongi, senza mai lasciare le mani del biondo che non oppose resistenza perché in quel momento la sua mente era occupata dalle sue ansie e paure per l'esame che avrebbe dovuto tenere in pochi giorni.

Il corvino sapeva bene quali fossero le preoccupazioni del minore perché lo sentiva ripetere giorno e notte, a qualsiasi ora e per ore e ore di continuo. Più e più volte lo aveva invitato a fare una pausa perché il suo studiare freneticamente lo avrebbe solo portato a scarsi risultati ma ovviamente non lo ascoltò e continuò a riempire la sua mente di informazioni.

«Tu che dici, Min?» rispose sarcastico, lanciando un'occhiata gelida al maggiore.

«Farò finta di non aver colto la tua risposta di merda. Quando lo hai?»

«Dopo domani»

«E perché stai studiando? Dovresti rilassarti, giocare, parlare con i tuoi amici persino stare con me, ma non studiare» il minore si allontanò da Yoongi e andò a recuperare il quaderno e il libro, li aprì e si mise a sfogliarli, di nuovo con le mani che gli tremavano dal nervosismo.

«Jimin, basta. Ti verrà un crollo e fallirai all'esame» niente, non ottenne nessuna risposta «Basta, Jimin» gli strappò i fogli dalle mani e li lanciò sul letto.

«Che cazzo fai?» andò a recuperare i fogli dal letto, prima che Yoongi lo fermasse nuovamente «Ma che cazzo ne sai tu di cosa è meglio per me o meno? Studi? No, non mi sembra tu lo faccia, quindi non sai niente di cosa è meglio o meno per me» scoppiò a piangere, in un momento di alta tensione e nervosismo alle stelle, gli occhi del biondo si fecero gonfi e scoppiò in lacrime buttandosi fra le braccia di Yoongi, che colto alla sprovvista lo abbracciò accarezzandogli i capelli.

«Va tutto bene, Jimin. È solo un esame, puoi superarlo senza tutte queste preoccupazioni»

«S-scusa» disse fra un singhiozzo e l'altro «Sono davvero uno stronzo con te, non te lo meriti. Certe volte sì, ma altre sei davvero gentile e io non faccio altro che trattarti male» Yoongi lo strinse a sé senza dire nulla, non voleva interrompere quel fiume di emozioni che lo stava attraversando.

«Sono spaventato dall'esame, è il più importante del corso ed influisce sul mio passaggio al secondo anno e non voglio fallire. Non lo sopporterei, sarebbe la fine»

«Jimin...» lo allontanò leggermente per guardarlo in volto «a parte il fatto che non sarebbe la fine perché il fallimento non è mai la fine, ma è un nuovo punto da cui iniziare; pensa a se dovessi farlo bene, se dovessi superarlo con un buonissimo risultato, come staresti?»

Yoongi lo pensava davvero, era convinto che il fallimento non fosse mai la conclusione di nulla, ma appunto, un nuovo punto da cui iniziare, da cui rialzarsi e tornare a lottare per ottenere quello che si desidera; lo sapeva benissimo, gli innumerevoli rifiuti che aveva ricevuto per le sue canzoni gli avevano fatto capire di non mollare, di rialzarsi e di lottare perché mollare e piangersi addosso non avrebbero mai portato a nulla

Stuck with you || YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora